Come ritrovare gli stimoli?
Buonasera dottori,
in seguito alla separazione con il mio ex compagno mi ritrovo da un anno a questa parte molto sola e senza stimoli.
Provo a svolgere diverse attività, tra cui palestra, yoga, ballo, teatro ecc.. ma nonostante tutti gli sforzi messi in atto per cercare di trovare delle persone con cui ho voglia di passare il tempo vedo che ovunque sto mi sento un pesce fuor d'acqua. Mi guardo intorno e non riesco a trovare persone interessanti, cosi che pian piano questa grande voglia di fare sta venendo meno e mi sto chiudendo sempre piu in me stessa.
Perche mi rendo conto che provo ad uscire per conoscere nuova gente e trovare qualcosa che realmente mi appassioni (visto che i miei vecchi amici non li sopporto piu), ma poi nulla è cosi entusiasmante e ogni ambiente sento che non fa per me--
Tutto questo fa si che io stia li a rimuginare sul mio ex, e nonostante riconosca tutte le cose non andavano, alla fine penso che in fondo con lui avevo voglia di stare, con lui almeno riuscivo ad avere una vita sociale che mi soddisfaceva perche avevo lui che mi stimolava.
Io cosi ho la sensazione che la mia vita non abbia alcun significato.
Come faccio a non ritornare sui miei passi quando comunque vedo che nonostante tutto cio che faccio non riesco a trovare soddisfazione in nulla?
in seguito alla separazione con il mio ex compagno mi ritrovo da un anno a questa parte molto sola e senza stimoli.
Provo a svolgere diverse attività, tra cui palestra, yoga, ballo, teatro ecc.. ma nonostante tutti gli sforzi messi in atto per cercare di trovare delle persone con cui ho voglia di passare il tempo vedo che ovunque sto mi sento un pesce fuor d'acqua. Mi guardo intorno e non riesco a trovare persone interessanti, cosi che pian piano questa grande voglia di fare sta venendo meno e mi sto chiudendo sempre piu in me stessa.
Perche mi rendo conto che provo ad uscire per conoscere nuova gente e trovare qualcosa che realmente mi appassioni (visto che i miei vecchi amici non li sopporto piu), ma poi nulla è cosi entusiasmante e ogni ambiente sento che non fa per me--
Tutto questo fa si che io stia li a rimuginare sul mio ex, e nonostante riconosca tutte le cose non andavano, alla fine penso che in fondo con lui avevo voglia di stare, con lui almeno riuscivo ad avere una vita sociale che mi soddisfaceva perche avevo lui che mi stimolava.
Io cosi ho la sensazione che la mia vita non abbia alcun significato.
Come faccio a non ritornare sui miei passi quando comunque vedo che nonostante tutto cio che faccio non riesco a trovare soddisfazione in nulla?
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Gentilissima,
La fine di una relazione può rappresentare una perdita e quindi un lutto da elaborare, soprattutto se sul partner abbiamo investito aspettative, progetti di vita in comune e valori condivisi. Ci ritroviamo, pertanto, soli a fare i conti sul cosa e perché il rapporto sia finito, le eventuali cause e responsabilità, a volte attribuibili a lui, a se stessi o ad entrambi.
Tutto questo, di norma, succede sia nel caso di essere lasciati che in quello di lasciare l’altro. La solitudine non voluta che ne consegue richiede una energia di ristrutturazione di se’ e dei propri progetti, alla luce di quanto avvenuto, che ci svuota’ dentro.
Comprendo, quindi, il suo sentimento di vuoto e di mancanza di scopo, nonostante lei sia in grado di portare avanti le sue amicizie e le attività quotidiane.
Forse, se non l’avesse già fatto o inteso fare, le consiglierei di focalizzarsi su se stessa e connettersi con i suoi bisogni interiori profondi, magari accompagnata da un terapeuta che, oltre a comprenderla, sia in grado di guidarla verso obiettivi concreti e in sintonia con quello che lei vuole, ma soprattutto con quello che lei è.
Mi rendo conto che, in presenza di un vissuto come il suo, il mezzo telematico non rende giustizia in quanto limitato e non esaustivo. A tale proposito, la invito nuovamente a confrontarsi con un terapeuta competente e comprensivo. I miei migliori auguri!
Cordiali saluti.
La fine di una relazione può rappresentare una perdita e quindi un lutto da elaborare, soprattutto se sul partner abbiamo investito aspettative, progetti di vita in comune e valori condivisi. Ci ritroviamo, pertanto, soli a fare i conti sul cosa e perché il rapporto sia finito, le eventuali cause e responsabilità, a volte attribuibili a lui, a se stessi o ad entrambi.
Tutto questo, di norma, succede sia nel caso di essere lasciati che in quello di lasciare l’altro. La solitudine non voluta che ne consegue richiede una energia di ristrutturazione di se’ e dei propri progetti, alla luce di quanto avvenuto, che ci svuota’ dentro.
Comprendo, quindi, il suo sentimento di vuoto e di mancanza di scopo, nonostante lei sia in grado di portare avanti le sue amicizie e le attività quotidiane.
Forse, se non l’avesse già fatto o inteso fare, le consiglierei di focalizzarsi su se stessa e connettersi con i suoi bisogni interiori profondi, magari accompagnata da un terapeuta che, oltre a comprenderla, sia in grado di guidarla verso obiettivi concreti e in sintonia con quello che lei vuole, ma soprattutto con quello che lei è.
Mi rendo conto che, in presenza di un vissuto come il suo, il mezzo telematico non rende giustizia in quanto limitato e non esaustivo. A tale proposito, la invito nuovamente a confrontarsi con un terapeuta competente e comprensivo. I miei migliori auguri!
Cordiali saluti.
Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 737 visite dal 24/10/2019.
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