Ansia paura di non amare
Salve
Ho 20 anni e ho iniziato e tre mesi fa una relazione con un ragazzo davvero speciale, c’è stata subito molta complicità e intesa mi sono innamorata subito è stato un colpo di fulmine. Ero davvero felice aspettavo da tempo di sentire emozioni così forti per una persona e mi sono lasciata andare molto facilmente. Dopo neanche un mese decidiamo di andare a trovare i suoi genitori in una località al mare ed ero felicissima sono stati 3 giorni stupendi mi sono sentita a casa e amata da tutti, ero al settimo celo.
Torno da questo weekend triste di doverlo salutare e di non poter più passare tutti i giorni con lui.
Lui mi accompagna a casa saluta la mia famiglia (a cui piace moltissimo) e se ne va.
Dopo neanche mezz’ora inizia a ronzarmi per la testa il pensiero: se non lo dovessi amare e da lì è nato l’inferno. Quella sera mi è venuto un attacco di panico l’ho chiamato e lui mi ha raggiunta tempestivamente, sentivo una voce nella mia testa che mi diceva che avrei dovuto lasciarlo che niente era vero. L’ho visto ci siamo guardati e sono scoppiata a piangere come se fosse stato un incubo terribile.
Ma i pensieri non si sono più fermati da quel giorno, ho iniziato ad esaminare le mie sensazioni in sua assenza, cosa provavo nel guardare una sua foto, cosa provavo le guardare una nostra foto.
Avevo continua ansia, piangevo sempre e sono caduta in un circolo vizioso che non mi faceva stare bene, e l’unica persona con cui sentivo di star bene era proprio lui.
Sentivo come se i miei sentimenti si fossero sotterrati sotto metri di terra che li schiacciava, e tutto il peso lo sentivo sul petto.
Avevo sensi di colpa nei suoi confronti, li ho tutt’ora perché anche se sono passati mesi, i pensieri che mi passano molto frequentemente per la testa ci sono ancora e non riesco a metabolizzarli.
Penso sia normale avere dubbi su una persona ma la cosa che mi ha spaventata a morte è stata la tempestività con cui tutti questi dubbi mi siano crollati addosso da un momento all’altro, sono invalidanti e mi provocano molta sofferenza perché questa è la prima relazione in cui mi sono sentita libera di essere me stessa, quando sono con lui sono felice e fiera della persona che ho affianco, sono felice di stare con la sua famiglia, e sento che è la cosa più preziosa che mi sia capitata. E questi pensieri ossessivi cercano di sabotare tutto.
Ho intrapreso un percorso con uno psichiatra le cose stanno leggermente andando meglio, ma spesso cado nello sconforto perché quando tornano i pensieri intrusivi mi sento impotente come se tutto mi dicesse, : prendi e scappa, non lo ami non ci prendiamo in giro, scappa
Ma io non scappo voglio affrontare quello che mi sta capitando e non voglio perdere la splendida persona che mi sta affianco.
Spero che possa essere d’aiuto ad altri
Mi scuso in anticipo perl la lunghezza.
Ho 20 anni e ho iniziato e tre mesi fa una relazione con un ragazzo davvero speciale, c’è stata subito molta complicità e intesa mi sono innamorata subito è stato un colpo di fulmine. Ero davvero felice aspettavo da tempo di sentire emozioni così forti per una persona e mi sono lasciata andare molto facilmente. Dopo neanche un mese decidiamo di andare a trovare i suoi genitori in una località al mare ed ero felicissima sono stati 3 giorni stupendi mi sono sentita a casa e amata da tutti, ero al settimo celo.
Torno da questo weekend triste di doverlo salutare e di non poter più passare tutti i giorni con lui.
Lui mi accompagna a casa saluta la mia famiglia (a cui piace moltissimo) e se ne va.
Dopo neanche mezz’ora inizia a ronzarmi per la testa il pensiero: se non lo dovessi amare e da lì è nato l’inferno. Quella sera mi è venuto un attacco di panico l’ho chiamato e lui mi ha raggiunta tempestivamente, sentivo una voce nella mia testa che mi diceva che avrei dovuto lasciarlo che niente era vero. L’ho visto ci siamo guardati e sono scoppiata a piangere come se fosse stato un incubo terribile.
Ma i pensieri non si sono più fermati da quel giorno, ho iniziato ad esaminare le mie sensazioni in sua assenza, cosa provavo nel guardare una sua foto, cosa provavo le guardare una nostra foto.
Avevo continua ansia, piangevo sempre e sono caduta in un circolo vizioso che non mi faceva stare bene, e l’unica persona con cui sentivo di star bene era proprio lui.
Sentivo come se i miei sentimenti si fossero sotterrati sotto metri di terra che li schiacciava, e tutto il peso lo sentivo sul petto.
Avevo sensi di colpa nei suoi confronti, li ho tutt’ora perché anche se sono passati mesi, i pensieri che mi passano molto frequentemente per la testa ci sono ancora e non riesco a metabolizzarli.
Penso sia normale avere dubbi su una persona ma la cosa che mi ha spaventata a morte è stata la tempestività con cui tutti questi dubbi mi siano crollati addosso da un momento all’altro, sono invalidanti e mi provocano molta sofferenza perché questa è la prima relazione in cui mi sono sentita libera di essere me stessa, quando sono con lui sono felice e fiera della persona che ho affianco, sono felice di stare con la sua famiglia, e sento che è la cosa più preziosa che mi sia capitata. E questi pensieri ossessivi cercano di sabotare tutto.
Ho intrapreso un percorso con uno psichiatra le cose stanno leggermente andando meglio, ma spesso cado nello sconforto perché quando tornano i pensieri intrusivi mi sento impotente come se tutto mi dicesse, : prendi e scappa, non lo ami non ci prendiamo in giro, scappa
Ma io non scappo voglio affrontare quello che mi sta capitando e non voglio perdere la splendida persona che mi sta affianco.
Spero che possa essere d’aiuto ad altri
Mi scuso in anticipo perl la lunghezza.
[#1]
Gentile utente,
Sì,
".. questi pensieri ossessivi cercano di sabotare tutto.
Ho intrapreso un percorso con uno psichiatra .. "
Lo Psichiatra Le ha prescritto dei farmaci?
Lei li sta assumendo con regolarità?
Da quanti giorni?
Dott. Brunialti
Sì,
".. questi pensieri ossessivi cercano di sabotare tutto.
Ho intrapreso un percorso con uno psichiatra .. "
Lo Psichiatra Le ha prescritto dei farmaci?
Lei li sta assumendo con regolarità?
Da quanti giorni?
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
[#2]
Utente
Grazie per la risposta tempestiva ,
Nell’ultima visita
Mi ha prescritto xanax 0,5 la mattina appena
sveglia
8 gocce di cipralex dopo colazione e 6 gocce dopo cena .
Sono arrivata a queste dosi in modo graduale partendo da 3 gocce di cipralex una volta al giorno . Poi 3 gocce due volte al giorno e adesso prendo la dose che le ho scritto sopra . E sono circa 3 settimane che sto seguendo la cura
Nell’ultima visita
Mi ha prescritto xanax 0,5 la mattina appena
sveglia
8 gocce di cipralex dopo colazione e 6 gocce dopo cena .
Sono arrivata a queste dosi in modo graduale partendo da 3 gocce di cipralex una volta al giorno . Poi 3 gocce due volte al giorno e adesso prendo la dose che le ho scritto sopra . E sono circa 3 settimane che sto seguendo la cura
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 732 visite dal 22/10/2019.
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