Esperienze passate che mi tormentano
Gentili dottori volevo parlarvi di alcuni aspetti passati che da qualche tempo hanno iniziato a tormentarmi.
C’è stato un periodo della mia vita (circa dai 19 ai 27 anni) in cui ho fatto esperienze sessuali diciamo non proprio conformi (se così si può dire) . Restando parecchio delusa da alcune avventure, ho iniziato ad essere un po’ libertina diciamo, e ho avuto diversi partner anche solo per una sera.
Non sono state così estreme come esperienze però insomma nemmeno da vantarsi. È capitato di andare con più di una persona in un giorno. Oppure un paio di volte ho avuto un esperienza a 3. Sono uscita per un po di tempo con uomini anche molto più grandi (io ne avevo circa 26 e loro anche 50) . Oppure mi ero anche fatta fare delle foto nuda da alcuni fotografi amatoriali. Insomma, queste cose qua più o meno.
Nel periodo in cui succedevano queste cose comunque stavo bene, non me né pentivo anzi. Forse lo facevo perché essendo che sono una persona molto timida, magari volevo essere accettata e guardata o che comunque si parlasse anche di me in qualche modo.
Mia mamma non so come ma qualche cosa era venuta a saperla, e sempre ogni volta mi ha continuato a ripetere che queste cose le facevano schifo come avevo fatto eccc. Me ne sono sempre fregata perché non mi pareva di aver fatto assolutamente nulla di male a nessuno. Ok non sono cose da vantarsi però non ho ammazzato e derubato nessuno.
Il punto è che ora da qualche giorno queste cose mi tornano in mente e le vedo un po diversamente. Diciamo che quasi me ne vergogno. Quando incontro magari persone con cui ero stata o che comunque sanno mi sento un po in imbarazzo come se avessi fatto qualcosa di davvero grave (che poi anche loro non erano dei santi oppure c’È gente che ha anche fatto peggio). Aggiungo che sono mamma da 2 anni. Potrebbe magari essere per questo che sento vergogna per il mio passato? Eppure fino ad ora non era mai successo. Sarò troppo severa con me stessa oppure secondo voi ho sbagliato? Potrebbe essere che abbia influito il continuo giudizio di mia madre?
Un ultima domanda: potrebbe trattarsi di doc?
Scusate le mille domande ma non riesco a capire come mai da un momento all altro mi ritrovo a pensare di avere fatto cose sbagliate quando invece in quel periodo ero contenta di farle.
Grazie a chi risponderà
C’è stato un periodo della mia vita (circa dai 19 ai 27 anni) in cui ho fatto esperienze sessuali diciamo non proprio conformi (se così si può dire) . Restando parecchio delusa da alcune avventure, ho iniziato ad essere un po’ libertina diciamo, e ho avuto diversi partner anche solo per una sera.
Non sono state così estreme come esperienze però insomma nemmeno da vantarsi. È capitato di andare con più di una persona in un giorno. Oppure un paio di volte ho avuto un esperienza a 3. Sono uscita per un po di tempo con uomini anche molto più grandi (io ne avevo circa 26 e loro anche 50) . Oppure mi ero anche fatta fare delle foto nuda da alcuni fotografi amatoriali. Insomma, queste cose qua più o meno.
Nel periodo in cui succedevano queste cose comunque stavo bene, non me né pentivo anzi. Forse lo facevo perché essendo che sono una persona molto timida, magari volevo essere accettata e guardata o che comunque si parlasse anche di me in qualche modo.
Mia mamma non so come ma qualche cosa era venuta a saperla, e sempre ogni volta mi ha continuato a ripetere che queste cose le facevano schifo come avevo fatto eccc. Me ne sono sempre fregata perché non mi pareva di aver fatto assolutamente nulla di male a nessuno. Ok non sono cose da vantarsi però non ho ammazzato e derubato nessuno.
Il punto è che ora da qualche giorno queste cose mi tornano in mente e le vedo un po diversamente. Diciamo che quasi me ne vergogno. Quando incontro magari persone con cui ero stata o che comunque sanno mi sento un po in imbarazzo come se avessi fatto qualcosa di davvero grave (che poi anche loro non erano dei santi oppure c’È gente che ha anche fatto peggio). Aggiungo che sono mamma da 2 anni. Potrebbe magari essere per questo che sento vergogna per il mio passato? Eppure fino ad ora non era mai successo. Sarò troppo severa con me stessa oppure secondo voi ho sbagliato? Potrebbe essere che abbia influito il continuo giudizio di mia madre?
Un ultima domanda: potrebbe trattarsi di doc?
Scusate le mille domande ma non riesco a capire come mai da un momento all altro mi ritrovo a pensare di avere fatto cose sbagliate quando invece in quel periodo ero contenta di farle.
Grazie a chi risponderà
[#1]
Cara utente 493808,
Abbiamo l’impressione che l’identità in cui ci riconosciamo sia una cosa stabile, che dura uguale a se stessa per tutta la vita. In realtà passiamo delle fasi molto diverse a volte tra loro nella vita, e può accadere, come sta accadendo a te, di non riconoscersi in quel che si è fatto, pensato o creduto in passato. C’è chi da un giorno all’altro perde la fede, che viene folgorato come sulla via di Damasco, chi semplicemente cambia partner, o città e questa variazione, che di per sé può non essere determinante, ha effetti imprevedibili sul senso di sé.
Tu dici, nella tua storia, di essere diventata madre. Non so che concetto tu abbia della maternità, ma è verosimile che questo abbia innescato in te un processo che ti ha portato a rifiutare il tuo passato perché ormai ti senti un’altra persona. Un buon atteggiamento nella vita è quello di non giudicare gli altri, se non ci si è costretti per ragioni professionali. Cerca di farlo anche tu con l’altra te stessa che ti porti dentro, e che ha avuto tuttavia un ruolo determinante nel farti diventare quel che sei.
Un cordiale saluto
Abbiamo l’impressione che l’identità in cui ci riconosciamo sia una cosa stabile, che dura uguale a se stessa per tutta la vita. In realtà passiamo delle fasi molto diverse a volte tra loro nella vita, e può accadere, come sta accadendo a te, di non riconoscersi in quel che si è fatto, pensato o creduto in passato. C’è chi da un giorno all’altro perde la fede, che viene folgorato come sulla via di Damasco, chi semplicemente cambia partner, o città e questa variazione, che di per sé può non essere determinante, ha effetti imprevedibili sul senso di sé.
Tu dici, nella tua storia, di essere diventata madre. Non so che concetto tu abbia della maternità, ma è verosimile che questo abbia innescato in te un processo che ti ha portato a rifiutare il tuo passato perché ormai ti senti un’altra persona. Un buon atteggiamento nella vita è quello di non giudicare gli altri, se non ci si è costretti per ragioni professionali. Cerca di farlo anche tu con l’altra te stessa che ti porti dentro, e che ha avuto tuttavia un ruolo determinante nel farti diventare quel che sei.
Un cordiale saluto
Dr. Marco Focchi
tel. 3493923017
www.marcofocchi.com
[#2]
Utente
Grazie dottore per la risposta.
Si ha ragione, probabilmente è come se adesso fossi una persona nuova e se prima alcune cose mi piacevano adesso e come se avessi fatto qualcosa di cui vergognarmi. Anche se, è pur vero che anche la società spesso giudica troppo e su molti argomenti la mentalità è ancora troppo chiusa.
Seguirò il sul consiglio, cercherò di essere meno severa con l’altra me stessa. Anche perché ormai il passato è passato giusto?
Grazie mille
Cordiali saluti
Si ha ragione, probabilmente è come se adesso fossi una persona nuova e se prima alcune cose mi piacevano adesso e come se avessi fatto qualcosa di cui vergognarmi. Anche se, è pur vero che anche la società spesso giudica troppo e su molti argomenti la mentalità è ancora troppo chiusa.
Seguirò il sul consiglio, cercherò di essere meno severa con l’altra me stessa. Anche perché ormai il passato è passato giusto?
Grazie mille
Cordiali saluti
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 21/10/2019.
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