Non so più chi sono, non riesco a godermi il presente
Salve,
sono una ragazza di 20 anni e sono ormai quasi 5 anni che non sto bene con me stessa. Ho toccato il fondo molte volte nella mia vita, ho ripetuto gli stessi sbagli, ma sono anche cresciuta tanto. Sin da piccola sono sempre stata una bambina molto estroversa e felice, allegra e ho sempre sentito dentro di me qualcosa di forte, un’elevata sensibilità alla vita, mi emozionavo al punto di piangere quando abbracciavo mia madre (lei non mi abbracciava mai) oppure nel vedere le meraviglie della natura. Mia madre mi dice sempre che da piccola ero molto originale, curiosa, creativa ma i miei genitori non mi hanno mai dato l’opportunità di sviluppare questa creatività. P. e. amo la musica, cantare, mi sarebbe piaciuto imparare a suonare uno strumento, mi piace ballare ma non ho mai coltivato nessuna di queste passioni. I miei genitori non mi hanno mai dato l’affetto di cui io avevo bisogno, quindi mi porto un vuoto dentro incolmabile. Ho fatto sempre di tutto per ricevere un apprezzamento, studiavo tantissimo per dare loro delle soddisfazioni ma non era mai abbastanza Pur essendo sempre stata la prima della classe. Il fatto di non essere mai abbastanza me lo porto dietro da sempre, soprattutto nelle relazioni sociali. Sin da piccola sono sempre stata molto intelligente, lo dicevano le mie maestre ai miei genitori, ma ricordo anche che durante le spiegazioni molte volte (questo fino alle superiori) io mi perdevo nei miei pensieri, non riuscivo a concentrarmi su quello che il professore stesse dicendo. I miei pensieri viaggiavano a mille, sempre, anche ora. Ma adesso non succede solo a scuola, succede dappertutto, soprattutto quando sono con le persone. Un altro problema che mi porto dietro è il fatto che, pur avendo tanta stima di me stessa, per i miei valori e la mia intelligenza, allo stesso tempo non mi piaccio perché credo di non avere una personalità forte. E questo perché per ricevere apprezzamenti dagli altri (per colmare il vuoto lasciato dai miei genitori), mi sono plasmata in maniera sempre diversa in base a chi mi trovavo davanti. Ho l’ossessione di dover piacere a tutti, ma poi finisco col non piacere a nessuno (o meglio non piacere a nessuno per quella che sono davvero, perché ho tante persone che apprezzano solo l’immagine che hanno di me). Ho delle vere e proprie crisi di identità da circa un anno e continuo ad auto-diagnosticarmi disturbi (bipolarismo, narcisismo) o malattie (depressione). Un altro problema che ho riscontrato ultimamente è che penso troppo, non riesco a concentrarmi sul momento presente. Ho provato a fare della meditazione, ma a volte mi fermo e penso che senso ha vivere il QUI ED ORA se poi non so nemmeno come fare a godere di questo tempo presente, non sapendo chi sono e cosa voglio fare davvero? . Insomma, un vero macello. E questo è solo il 3% di tutto quello che in questo momento mi passa per la testa. Come devo comportarmi?
Ha senso continuare a meditare nonostante i miei pensieri attuali siano questi?
sono una ragazza di 20 anni e sono ormai quasi 5 anni che non sto bene con me stessa. Ho toccato il fondo molte volte nella mia vita, ho ripetuto gli stessi sbagli, ma sono anche cresciuta tanto. Sin da piccola sono sempre stata una bambina molto estroversa e felice, allegra e ho sempre sentito dentro di me qualcosa di forte, un’elevata sensibilità alla vita, mi emozionavo al punto di piangere quando abbracciavo mia madre (lei non mi abbracciava mai) oppure nel vedere le meraviglie della natura. Mia madre mi dice sempre che da piccola ero molto originale, curiosa, creativa ma i miei genitori non mi hanno mai dato l’opportunità di sviluppare questa creatività. P. e. amo la musica, cantare, mi sarebbe piaciuto imparare a suonare uno strumento, mi piace ballare ma non ho mai coltivato nessuna di queste passioni. I miei genitori non mi hanno mai dato l’affetto di cui io avevo bisogno, quindi mi porto un vuoto dentro incolmabile. Ho fatto sempre di tutto per ricevere un apprezzamento, studiavo tantissimo per dare loro delle soddisfazioni ma non era mai abbastanza Pur essendo sempre stata la prima della classe. Il fatto di non essere mai abbastanza me lo porto dietro da sempre, soprattutto nelle relazioni sociali. Sin da piccola sono sempre stata molto intelligente, lo dicevano le mie maestre ai miei genitori, ma ricordo anche che durante le spiegazioni molte volte (questo fino alle superiori) io mi perdevo nei miei pensieri, non riuscivo a concentrarmi su quello che il professore stesse dicendo. I miei pensieri viaggiavano a mille, sempre, anche ora. Ma adesso non succede solo a scuola, succede dappertutto, soprattutto quando sono con le persone. Un altro problema che mi porto dietro è il fatto che, pur avendo tanta stima di me stessa, per i miei valori e la mia intelligenza, allo stesso tempo non mi piaccio perché credo di non avere una personalità forte. E questo perché per ricevere apprezzamenti dagli altri (per colmare il vuoto lasciato dai miei genitori), mi sono plasmata in maniera sempre diversa in base a chi mi trovavo davanti. Ho l’ossessione di dover piacere a tutti, ma poi finisco col non piacere a nessuno (o meglio non piacere a nessuno per quella che sono davvero, perché ho tante persone che apprezzano solo l’immagine che hanno di me). Ho delle vere e proprie crisi di identità da circa un anno e continuo ad auto-diagnosticarmi disturbi (bipolarismo, narcisismo) o malattie (depressione). Un altro problema che ho riscontrato ultimamente è che penso troppo, non riesco a concentrarmi sul momento presente. Ho provato a fare della meditazione, ma a volte mi fermo e penso che senso ha vivere il QUI ED ORA se poi non so nemmeno come fare a godere di questo tempo presente, non sapendo chi sono e cosa voglio fare davvero? . Insomma, un vero macello. E questo è solo il 3% di tutto quello che in questo momento mi passa per la testa. Come devo comportarmi?
Ha senso continuare a meditare nonostante i miei pensieri attuali siano questi?
Gentile utente,
Mostra una buona capacità introspettiva. La sua analisi sembra attenta e sensata. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di sostegno psicologico ed eventualmente psicoterapico per riuscire a gestire le problematiche da lei esposte.
Saluti
Dott.ssa Rosaria Nocera
Mostra una buona capacità introspettiva. La sua analisi sembra attenta e sensata. Potrebbe essere utile intraprendere un percorso di sostegno psicologico ed eventualmente psicoterapico per riuscire a gestire le problematiche da lei esposte.
Saluti
Dott.ssa Rosaria Nocera
Dr.ssa Rosaria Nocera - Psicologo Psicoterapeuta
www.rosarianocera.it
www.facebook.com/nocera.psicoterapeutapalermo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 20/10/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Consulti simili su narcisismo
Consulti su disturbi di personalità
Altri consulti in psicologia
- Legame ansia e malattie cardiovascolari
- Sempre troppa paura malattie
- Ansia, attacchi di panico per malattie cardiache...
- Terrore di essere lesbica nonostante io ami il mio ragazzo con cui sto da 4 anni alla follia
- Paura delle malattie ed infelicita
- Dolori intercostali dolore al centro della schiena e mal di testa perenne sa dirmi cosa potrebbe ess