Disagio con i familiari del partner
Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 27 anni fidanzata da 3 con un ragazzo dolce, premuroso, affettuoso, che mi fa sentire speciale e che vorrebbe desiderare ogni donna. Con lui mi trovo bene anche se a volte si lamenta della mia "freddezza e riservatezza" soprattutto con i suoi familiari.
Brave persone, nulla da dire, mi hanno aiutato anche per un evento che mi ha cambiato totalmente la vita: vivo ancora con i miei genitori, perché non ho un lavoro stabile e la mia non è una bella situazione, l'anno scorso abbiamo ricevuto un sfratto e mio padre preso dall'angoscia ha tentato il suicidio, ora dopo mesi in ospedale viviamo a casa di sua madre (mia nonna) che defunta, era stata messa in vendita e non posso negare ma questa situazione mi ha destabilizzato e non riesco ancora a riprendermi.
Eravamo diventati lo zimbello del paese, tutti volevano sapere il perché, ci siamo quasi ritrovate in mezzo ad una strada cercando aiuto anche dai nostri parenti, che quasi tutti ci hanno voltato le spalle. La casa di mia nonna dove abitiamo tutt'ora è ancora in vendita e i parenti non l'hanno presa bene che ora ci siamo noi lì dentro. Vorrebbero la loro parte e la casa non sta messa nemmeno bene, è vecchia con in bagno piccolissimo e non ci sono i riscaldamenti.
Per il resto vivo una situazione di ansia, non ho un buon rapporto con mia sorella maggiore, che invidiosa di non so cosa mi sta sempre ad insultare e a volte ci prendiamo anche per i capelli, e finisco sempre per piangere. si litiga ogni giorno. Mio padre ha sempre avuto il vizio del gioco portandoci tutti alla rovina, sono stata costretta a malincuore a lasciare l'università, l'unica cosa che mi faceva sentire appagata e fiera di me, abbiamo problemi economici fino ai capelli e lo sfratto diciamo che è stato la goccia e tutto questo si è riversato su di noi, su di me facendomi diventare paranoica col mio ragazzo, l'unica mia fonte di sfogo.
Ed è proprio per questo che provo disagio con la sua famiglia, per l'idea che si sono fatti, per quello che io in questa situazione potrei dargli, per il loro rapporto unito, che nella mia famiglia non c'è mai stato.
Non ricordo un abbraccio da parte dei miei, una parola di conforto, solo giudizi e critiche infatti sono cresciuta piena di complessi. E a volte, è brutto da dire ma provo un po' di gelosia. E ad ogni invito, ci vado perché sono obbligata a farlo. Sua madre poi lo chiama sempre, mi sembra invadente...
Mi vedo diversa, lui me lo fa pesare e si finisce poi col fare i confronti e questa cosa mi fa molto male perché vorrei tanto dargli tutto l'amore del mondo ma c'è sempre qualcosa che mi trattiene e il solo pensiero di tutto quello che vivo mi butta giù. Quando sono con lui sono allegra, appena torno a casa torno depressa.
Ho già parlato con lui di convivenza e spero che andarmene risolva almeno in parte le cose... (penso spesso a lasciarlo, ma perchè negare la mia felicità? È una delle poche cose belle nella mia vita...e non vorrei assolutamente arrivare a ciò) Grazie a chi risponderà
Brave persone, nulla da dire, mi hanno aiutato anche per un evento che mi ha cambiato totalmente la vita: vivo ancora con i miei genitori, perché non ho un lavoro stabile e la mia non è una bella situazione, l'anno scorso abbiamo ricevuto un sfratto e mio padre preso dall'angoscia ha tentato il suicidio, ora dopo mesi in ospedale viviamo a casa di sua madre (mia nonna) che defunta, era stata messa in vendita e non posso negare ma questa situazione mi ha destabilizzato e non riesco ancora a riprendermi.
Eravamo diventati lo zimbello del paese, tutti volevano sapere il perché, ci siamo quasi ritrovate in mezzo ad una strada cercando aiuto anche dai nostri parenti, che quasi tutti ci hanno voltato le spalle. La casa di mia nonna dove abitiamo tutt'ora è ancora in vendita e i parenti non l'hanno presa bene che ora ci siamo noi lì dentro. Vorrebbero la loro parte e la casa non sta messa nemmeno bene, è vecchia con in bagno piccolissimo e non ci sono i riscaldamenti.
Per il resto vivo una situazione di ansia, non ho un buon rapporto con mia sorella maggiore, che invidiosa di non so cosa mi sta sempre ad insultare e a volte ci prendiamo anche per i capelli, e finisco sempre per piangere. si litiga ogni giorno. Mio padre ha sempre avuto il vizio del gioco portandoci tutti alla rovina, sono stata costretta a malincuore a lasciare l'università, l'unica cosa che mi faceva sentire appagata e fiera di me, abbiamo problemi economici fino ai capelli e lo sfratto diciamo che è stato la goccia e tutto questo si è riversato su di noi, su di me facendomi diventare paranoica col mio ragazzo, l'unica mia fonte di sfogo.
Ed è proprio per questo che provo disagio con la sua famiglia, per l'idea che si sono fatti, per quello che io in questa situazione potrei dargli, per il loro rapporto unito, che nella mia famiglia non c'è mai stato.
Non ricordo un abbraccio da parte dei miei, una parola di conforto, solo giudizi e critiche infatti sono cresciuta piena di complessi. E a volte, è brutto da dire ma provo un po' di gelosia. E ad ogni invito, ci vado perché sono obbligata a farlo. Sua madre poi lo chiama sempre, mi sembra invadente...
Mi vedo diversa, lui me lo fa pesare e si finisce poi col fare i confronti e questa cosa mi fa molto male perché vorrei tanto dargli tutto l'amore del mondo ma c'è sempre qualcosa che mi trattiene e il solo pensiero di tutto quello che vivo mi butta giù. Quando sono con lui sono allegra, appena torno a casa torno depressa.
Ho già parlato con lui di convivenza e spero che andarmene risolva almeno in parte le cose... (penso spesso a lasciarlo, ma perchè negare la mia felicità? È una delle poche cose belle nella mia vita...e non vorrei assolutamente arrivare a ciò) Grazie a chi risponderà
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gentile ragazza più che di una risposta sembra che lei abbia più bisogno di un confronto costante e di essere ascoltata.
Un aiuto professionale potrebbe aiutarla nell'assumere un atteggiamento diverso rispetto a certe dinamiche esistenziali che sono fuori dal nostro controllo.
Un aiuto professionale potrebbe aiutarla nell'assumere un atteggiamento diverso rispetto a certe dinamiche esistenziali che sono fuori dal nostro controllo.
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 6.1k visite dal 18/10/2019.
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