Relazione psicologo e paziente
Buongiorno,
scrivo per chiedere un consulto sulla mia situazione che si protrae da 4 anni.
Seguo una psicoterapia cognitivo comportamentale, settimanale, per ansia e ipocondria. Ho notato miglioramenti in generale, anche se alternati sempre a periodi
piu o meno difficili, in cui i sintomi (ansia) si riaffacciano.
Vengo al punto.
Penso di essere innamorata del mio psicoterapeuta, e non penso si tratti di transfer (ho chiesto un parere ad un altro psicoterapeuta e ha confermato che secondo lui non é né transfer né controtransfer - mi ha consigliato di interrompere ma io non ce la faccio per ora).
Lui é di poco piu grande di me, ma dalla seconda seduta (quattro anni fa) io non ho piu' smesso di pensarlo e credo, di amarlo.
Il problema qual'é? E' che lui, non so se per motivi professionali o meno, non perde occasione per abbracciarmi e baciarmi ad ogni seduta, dirmi che mi vuole molto bene e che me ne vorrà sempre, dirmi che vorrebbe passare la vita con me, che lui é tutto quello che mi serve per stare bene ed essere felice, mi ha invitata a pranzo, mi dice che sono bella, che sono intelligente, intrigante e cosi via. Mi guarda, imita alcuni miei gesti, ride ad ogni mia battuta, i suoi occhi sorridono e anche quando é piu "staccato e freddo", comunque i suoi occhi sorridono. Mi dice che abbiamo una bellissima relazione.
Io non sono una donna che pone molta attenzione ai complimenti che una persona puo' farmi, ma guardo molto oltre, e ho sempre paura che non siano sinceri, che non sia vero.
Cosi, non dico di non aver mai creduto alle parole del mio psicoterapeuta, ma insomma, diciamo che non credo in generale all'eventuale "passo" che ci sarebbe tra di noi. Cosi, freno. Non do corda. O forse semplicemente non voglio crederci. Ho paura di soffrire. E nelle sedute, ultimamente, ho sempre molta ansia, mi si attiva l'attacco/fuga e fatico molto a restare.. poi mi passa e sono triste quando devo andarmene. Vorrei tanto tornare indietro ed essere tranquilla durante le sedute, e invece no, sono mesi che sto cosi. Lui sa che lo adoro ma non ho mai ammesso di amarlo, né accettato i suoi inviti e i suoi complimenti. Ho sempre declinato. Anche per proteggerlo, per la sua professione. Ho sempre superato la situazione a volte un po' imbarazzante, buttandola sullo scherzo, anche se lui ripeteva sempre che era serio, che non scherzava.
Io ora sono in una situazione difficile. Non voglio perderlo, ma voglio staccarmi. E se poi lui mi dimenticherà?
Lui mi ha detto piu volte che mi amerà sempre anche oltre le sedute. E se me lo dice solo per farmi staccare?
Aiutatemi voi, vi prego, a fare chiarezza (anche se so benissimo che on line é veramente difficile!)
Vi ringrazio.
scrivo per chiedere un consulto sulla mia situazione che si protrae da 4 anni.
Seguo una psicoterapia cognitivo comportamentale, settimanale, per ansia e ipocondria. Ho notato miglioramenti in generale, anche se alternati sempre a periodi
piu o meno difficili, in cui i sintomi (ansia) si riaffacciano.
Vengo al punto.
Penso di essere innamorata del mio psicoterapeuta, e non penso si tratti di transfer (ho chiesto un parere ad un altro psicoterapeuta e ha confermato che secondo lui non é né transfer né controtransfer - mi ha consigliato di interrompere ma io non ce la faccio per ora).
Lui é di poco piu grande di me, ma dalla seconda seduta (quattro anni fa) io non ho piu' smesso di pensarlo e credo, di amarlo.
Il problema qual'é? E' che lui, non so se per motivi professionali o meno, non perde occasione per abbracciarmi e baciarmi ad ogni seduta, dirmi che mi vuole molto bene e che me ne vorrà sempre, dirmi che vorrebbe passare la vita con me, che lui é tutto quello che mi serve per stare bene ed essere felice, mi ha invitata a pranzo, mi dice che sono bella, che sono intelligente, intrigante e cosi via. Mi guarda, imita alcuni miei gesti, ride ad ogni mia battuta, i suoi occhi sorridono e anche quando é piu "staccato e freddo", comunque i suoi occhi sorridono. Mi dice che abbiamo una bellissima relazione.
Io non sono una donna che pone molta attenzione ai complimenti che una persona puo' farmi, ma guardo molto oltre, e ho sempre paura che non siano sinceri, che non sia vero.
Cosi, non dico di non aver mai creduto alle parole del mio psicoterapeuta, ma insomma, diciamo che non credo in generale all'eventuale "passo" che ci sarebbe tra di noi. Cosi, freno. Non do corda. O forse semplicemente non voglio crederci. Ho paura di soffrire. E nelle sedute, ultimamente, ho sempre molta ansia, mi si attiva l'attacco/fuga e fatico molto a restare.. poi mi passa e sono triste quando devo andarmene. Vorrei tanto tornare indietro ed essere tranquilla durante le sedute, e invece no, sono mesi che sto cosi. Lui sa che lo adoro ma non ho mai ammesso di amarlo, né accettato i suoi inviti e i suoi complimenti. Ho sempre declinato. Anche per proteggerlo, per la sua professione. Ho sempre superato la situazione a volte un po' imbarazzante, buttandola sullo scherzo, anche se lui ripeteva sempre che era serio, che non scherzava.
Io ora sono in una situazione difficile. Non voglio perderlo, ma voglio staccarmi. E se poi lui mi dimenticherà?
Lui mi ha detto piu volte che mi amerà sempre anche oltre le sedute. E se me lo dice solo per farmi staccare?
Aiutatemi voi, vi prego, a fare chiarezza (anche se so benissimo che on line é veramente difficile!)
Vi ringrazio.
[#1]
Credo che deve inviare questa lettera all'Ordine Nazionale degli Psicologi, indicando le sue generalità e quelle dello psicologo.
Dr. DANIELE RONDANINI- Dirig. Psicologo ASL RM 2- Psicoterapeuta - Psicoanalista Junghiano Didatta e Supervisore- Docente - CIPA Roma
3384703937
[#2]
Ex utente
Grazie per il suo parere chiaro e coinciso.
Non vorrei fargli del male, io ne sono innamorata.
Inoltre lui potrebbe comportarsi e dire certe cose, come tecnica per darmi amore e curarmi da ansia e ipocondria.
Non potrebbe essere?
Non credo sia davvero innamorato o che io possa piacergli veramente. Inoltre di clienti ne ha tanti, quindi non penso nemmeno possa essere per un ritorno economico. Non so perché fa cosi, onestamente.
Mi rendo conto, saro' sicuramente confusa da questi suoi atteggiamenti e ho veramente paura di sbagliare.
Non vorrei fargli del male, io ne sono innamorata.
Inoltre lui potrebbe comportarsi e dire certe cose, come tecnica per darmi amore e curarmi da ansia e ipocondria.
Non potrebbe essere?
Non credo sia davvero innamorato o che io possa piacergli veramente. Inoltre di clienti ne ha tanti, quindi non penso nemmeno possa essere per un ritorno economico. Non so perché fa cosi, onestamente.
Mi rendo conto, saro' sicuramente confusa da questi suoi atteggiamenti e ho veramente paura di sbagliare.
[#3]
Il rapporto psicoterapeuta-paziente e tutt'altra cosa che un rapporto di amore fatto di baci, abbracci, promesse di eternità. Non esiste una tecnica terapeutica che prescrive queste forme di relazione.
Se d'altra parte queste sono fantasie del paziente vanno trattate terapeuticamente come ogni altro contento che riguarda il paziente.
Se esse sono realtà che investono il terapeuta come persona allora il rapporto terapeutico va assolutamente chiuso. Ed è in primis dovere del terapeuta chiuderlo.
Il paziente non è tenuto a proteggere il terapeuta dalle sue debolezze. NÈ a pagare ulteriori danni per questo. Esprima ancora questi temi e riserve al suo terapeuta. Almeno questo è il consiglio urgente.
Se d'altra parte queste sono fantasie del paziente vanno trattate terapeuticamente come ogni altro contento che riguarda il paziente.
Se esse sono realtà che investono il terapeuta come persona allora il rapporto terapeutico va assolutamente chiuso. Ed è in primis dovere del terapeuta chiuderlo.
Il paziente non è tenuto a proteggere il terapeuta dalle sue debolezze. NÈ a pagare ulteriori danni per questo. Esprima ancora questi temi e riserve al suo terapeuta. Almeno questo è il consiglio urgente.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 4.4k visite dal 17/10/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.