Problema di comportamento pre adolescenziale

Buongiorno dottori, mi rivolgo a voi per cercare di capire il motivo di alcuni comportamenti che avevo da bambino e che continuano a frullarmi in testa. Ho 25 anni e provvengo da una famiglia abbastanza problematica e da un'infanzia altrettanto burrascosa.. .

Quando avevo circa 10/11 anni avevo un cane.. . Ho sempre amato gli animali in particolar modo i cani, ed ho sempre provato compassione per loro. Nonostante arrivi dalla periferia di una città di un paese dell'est, in cui purtroppo i maltrattamenti sui cani randaggi erano abbastanza frequenti, questa "routine" non mi ha mai dessensibilizzato.

Nonostante ció, mi capitava di sculacciare il mio cane, e vederlo impaurito. Subito dopo lo coccolavo e tranquilizzavo. Per intenderci, lo sculacciavo apposta per avere un motivo di tranquilizzarlo e di farlo star bene.

Pensate il motivo possa condurre all'impotenza che provavo nel vedere i cani trattati male e facendo ció che facevo, riuscivo "a fare del bene" e ad avere il controllo sulla situazione?
Per fortuna molto è cambiato da allora. Il mio amore per gli animali e per i cani è andato sempre crescendo e questi episodi non si sono mai piú verificati. Nonostante qualche tentazione si sia presentata anche un pó di anni fa, non ho lasciato che progredisse in un gesto psicopatico e l'ho tenuta a bada.

Vi ringrazio di cuore per qualsiasi delucidazione.
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Gentile Utente,

Mi sembrano due gli aspetti rilevanti del Suo racconto:
da un lato l'impulso a sculacciare (e spaventare) il Suo cane, che amava, con il reale successivo scopo di rassicurarlo, quasi a cercare l'esperienza di una paura che può essere calmata.
Dall'altro il ricordo di un'infanzia problematica e burrascosa, che sente in qualche modo collegata a questi comportamenti.

Il legame tra le due situazioni è forse nella paura e nel senso di vulnerabilità di fronte alla minaccia?

Un caro saluto

Dr. Alessio Vellucci
www.miodottore.it/alessio-vellucci/psicologo-psicoterapeuta-psicologo-clinico/roma

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Utente
Utente
Salve e grazie per la risposta.
Sicuramente non lo posso escludere.
I ricordi di allora sono molto annebbiati ma credo di ricordare che cercavo quella sensazione di pena che si prova per un essere in difficoltà...mi sentivo buono a coccolarlo dopo. E non che fossi un bambino cattivo o problematico. Sono sempre stato abbastanza timido e sulle mie.
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Credo che potrebbe essere utile, per Lei, approfondire questo rapporto tra "minaccia" e "paura" in un percorso di psicoterapia individuale, arrivando a dare significato non tanto ai gesti nei confronti del cane, che ama e sa di amare, quanto all'esperienza di entrare in contatto con lo spavento e saperlo calmare.
Pensa potrebbe farlo?

Un caro saluto
[#4]
Utente
Utente
Si, è già da un pó di tempo che penso ad intraprendere questa strada, giusto per cercare di capire e capirmi meglio... Grazie mille delle risposte, molto gentile! Le auguro una buona giornata
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Un caro augurio di buona fortuna
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