Depressione, come riconoscerla

Salve, cerco di essere concisa e piu precisa possibile nel descrivere quello che ho.
Il fatto e' che non so se sto cadendo in uno stato depressivo vero e proprio e come tale bisognoso di cure o se piuttosto non stia attraversando un periodo brutto che fa parte semplicemente della vita.
Circa un mese fa ho avuto un aborto e da allora la mia vita sembra che sia cambiata per me e nel rapporto verso gli altri.Non dormo piu la notte, riesco solo ad addormentarmi la mattina molto presto ma in genere non piu di 3 o al massimo 4 ore;piango per ogni stupidaggine, non ho piu alcun interesse a frequentare gli amici, ad andare al cinema, mi sento stanca tutto il giorno come se avessi fatto chissa cosa, inappetenza, fumo spaventosamente molto tanto che mi devo alzare alle 4 , 5 del mattino per fumare, non riesco a portare avanti i miei progetti, la mia tesi di laurea sta andando all'aria,ho preso il numero di uno psicologo ma non riesco a telefonargli e rimando sempre al giorno successivo.A tutto cio' si aggiunge uno stato di tristezza che non mi lascia mai e a volte penso che se mi facessi accadere qualcosa almeno la farei pagare al mio compagno che io accuso di avermi lasciata sola e di non essermi stato vicino come avrebbe dovuto.Visto che solo lui sa del'aborto, io ho preteso che mi facesse da "dottore",sono diventata aggressiva, gli mando dei messaggi brutti e subito dopo me ne pento ma non gliel'ho mai detto.All'inizio lui e' stato paziente ma poi ha detto che lo sto esasperando, che lui mi ama ma che io non lo vedo, che non sa piu come comportarsi...abbiamo passato un week end fuori ed e' stato terribile e io divento sempre piu aggressiva.E ora infatti non ci vediamo piu ed io dentro di me lo accuso di essere un superficiale e di avermi lasciata in un momento difficile come questo.Pero' ho forti sensi di colpa come se la causa di tutto fossi stata io e la mia stupidita...Sto malissimo e tendo a farmene ancora di piu compiangendo me stessa e non cercando di reagire...Oltretutto ho anche la psoriasi e io spero di andare a finire nuovamente all'ospedale per dimostrare che il mio dolore e' reale e non e' solo un modo per attirare l'attenzione..D'altra parte questi miei comportamenti io cerco di analizzarli da sola e credo, anzi sono fermamente convinta, che siano molto infantili , ne sono consapevole ma non ne posso fare a meno..A volte penso di essere superba e di non saper vivere ildolore perche' voglio tutte le attnzioni per me.Altre volte invece mi autocompatisco perche' l'unica persona con la quale potevo parlare non mi ha capito e anzi mi ha abbandonato in uno dei momenti piu' difficili.
Ora passo le mie giornate nel letto stanca e non so davvero se devo telefonare a quel dottore oppure aspettare che il tempo rimargini le ferite...
Grazie molto per l'attenzione e per il servizio che fornite.Cordialmente
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile utente,

le ferite dolorose necessitano di un po' di tempo per rimarginarsi e consentire che il tutto ritorni alla normalita'.
E' sicuramente opportuno rivolgersi ad una figura competente per discutere le problematiche non direttamente correlate all'evento (i suoi atteggiamenti).
Con il tempo, potra' capire meglio se stessa.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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[#2]
Oncologo, Medico legale attivo dal 2006 al 2008
Oncologo, Medico legale
Gentile amica condivido con il mio collega quanto sia difficile metabolizzare le esperienze,spesso non tutti possono farcela da soli e qui entra in gioco la figura del Medico competente e formato nella disciplina PSICOLOGIA che da sempre relegata nell'angolo cenerentola in realta' costituisce la madre delle discipline mediche, poiche' e' risaputo che molte malattie hanno basi psico-somatiche ,se non ricerchiamo la causa della depressione per esempio per rimuoverla.
lA FORZA DEVE TROVARLA DENTRO DI LEI , il Medico puo' darle la mano che le serve, ma rimane comunque lei che deve capire ed accettare la vita come il dono piu' grande che Dio fa ad ogni uomo e che dobbiamo custodire come un gioiello prezioso:mi auguro che venga fuori presto e non trascuri di effettuare lo studio dell'assetto ormonale completo; spesso visito pazienti che a causa di squilibri ormonali manifestano una depressione iatrogena difficile da individuare e curare.

DOTT. VIRGINIA A.CIROLLA
[#3]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
certo, come dicono giustamente i colleghi, da un lato il tempo rimargina le ferite, ma sono d'accordo col Dr Ruggiero sulla necessità di un parere specialistico (psichiatrico e psicologico) onde analizzare la situazione e stabilire un piano terapeutico adeguato (farmacoterapico e psicoterapeutico). Molti sintomi da lei riportarti suggeriscono un coinvolgimento del tono dell'umore (tristezza, stanchezza, iperattivazione, abuso di nicotina, ecc)che secondo me andrebbe monitorata, sì da recuperare subito un po' di energie e gioia del quotidiano, dai quali ripartire verso un maggiore approfondimento di tutte le problematiche che l'hanno condotta a questa sofferenza.

Cordialmente

Daniel Bulla
dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

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[#4]
Dr.ssa Flavia Ilaria Passoni Psicologo, Psicoterapeuta 163 1
Gentile utente,
per quanto sia vero che il tempo aiuta a riassorbire la sofferenza, le suggerisco tuttavia di non restare passivamente in attesa e di non sottovalutare nè trascurare la sua situazione: Non abbia quindi timore a chiedere quantomeno una consultazione specialistica: il parere di uno psicologo e di uno psichiatra possono esserle di grande utilità per più di una ragione. In primo luogo servirebbe ad approfondire la sua sintomatologia, per quanto da lei dettagliatamente descritta: come giustamente ha già indicato il collega Bulla molti dei sintomi da lei citati ( tristezza pervavisva, perdita di interesse per le attività quotidiane, insonnia, faticabilità, difficoltà a concentrarsi e a portare a termine i propri progetti, iperattivazione e nervosismo) sarebbero già d per sè sufficienti, considerata anche la frequenza e la durata, a identificare un coinvolgimento del tono dell'umore e a questo proposito un intervento sollecito potrebbe evitare che la sintomatologia, attualmente a carattere episodico si cronicizzi in un vero e proprio disturbo. Sarebbe interessante indagare poi se presenta ,congiuntamente ai sintomi indicati, sensazioni di rivevere l'episodio dell'aborto ( con pensieri ricorrenti, sogni, ricordi spiacevoli)e se eventualmente la cosa può crearle un disagio tale da cercare di evitarli in tutti i modi. In tal caso, considerati anche i sintomi di ipervigilanza, la sintomatlogia depressiva sarebbe più chiaramente di origine post-traumatica. Perfettamente comprensibili risultano inoltre i sentimenti di colpa e autoaccusa verso se stessa e le fantsie autolesive: è possibile infatti che essendosi sentita abbandonata nel momento in cui aveva maggiormente bisogno di un supporto esterno si sia sentita responsabile per il fatto di essersi trovata inaspettamente ad affrontare un evento di per sè traumatica come l'aborto, di non riuscirle a gestire adeguatamente la situazione e la sofferenza che nè è derivata,e di non essersi saputa meritare l'affetto del partner e le sua comprensione. Naturale d'altra parte che provi rabbia e aggrssività sia verso il partner, sia verso sè stessa ( ricattando affettivamente in questo modo il suo partnr che non lè è stato accanto come sperava). A questo proposito un consulto potrebbe individuare un trattamento farmacologico utile a contenere questi aspetti potenzialmente più pericolosi, tenga presente che comunque non ha nessun bisogno di dimostrare con gesti teatrali una sofferenza che sicuramente è del tutto reale e autetica, quanto di esprimerla e sviscerarla, con il supporto adeguato e un piano psicoterapeutico, indagandone le origine e le più adatte modalità per affronarla. I sentimenti di rabbia che prova potrebbero essere proprio la risorsa da cui partire per affrontare di petto la sua situazione, ricostruire la stima e la fiducia in sè e reinvestire positivamente le energie sui contatti e le attività del mondo esterno, recuperando così le qualità della sua vita di prima...
Ci tenga informati
Dott. F.I PASSONI

F.I.Passoni
Dir. di SYNESIS, Centro di Consulenza Psicologica, Psicoterapia & Ipnosi Clinica

studiopsicologia@hotmail.it

[#5]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Gentile Dottoressa Passoni,

in psicologia sarebbe preferibile evitare interpretazioni ed indirizzi diagnostici che non trovano alcun riscontro clinico se non con un racconto attraverso il web.
Come gia' sottolineato da me e dal Dr. Bulla, la necessita' di rivolgersi ad uno specialista deve essere presa in considerazione senza pero' essere condizionata dalla tua interpretazione o dalla interpretazione di qualcun altro tra noi.
Gli esercizi psicologici devono essere mantenuti all'interno delle stanze di psicoterapia con il paziente di fronte dopo una valida valutazione clinica.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

http://www.francescoruggiero.it
[#6]
Medico Chirurgo attivo dal 2006 al 2006
Medico Chirurgo
Condivido il parere della dr.ssa Passoni quando segnala l'importanza di un approfondimento attraverso colloqui clinici e somministrazione di test psicodiagnostici,al fine di inquadrare il disturbo e stabilire un adeguato piano d'intervento.

Cordiali saluti
Dr Enrico FARINA
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Dr. Giovanni Ronzani Psicoterapeuta, Medico igienista 340 10
Gentile Signora,
Il caso da lei presentato è meritevole di adeguata attenzione, intendo dire che non sono pienamente convinto che il tempo, da solo, sia in grado di portare a soluzione il problema. Ancorchè sembra di scorgere i segni di una situazione di "stallo" che non sembra riesca ad evolvere, se non nella speranza di qualche evento esterno. Analizzando la sua narrazione, si potrebbe ventilare l'ipotesi di un lieve disturbo di personalità che può essere ben affrontato e risolto con una buona psicoterapia.
Cordiali Saluti
dr Giovanni Ronzani

Cordiali Saluti

dr Giovanni Ronzani

[#8]
Dr. Stefano Garbolino Psichiatra, Psicoterapeuta, Sessuologo 2.5k 36
Gentile utente, sono in accordo con i pareri precedenti.
Cordialmente

Cordialmente
www.psichiatriasessuologia.com

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