Sto male lamia vita è uno schifo e non so più cosa fare

buongiorno, sono un ragazzo di 20 anni e sto scrivendo qui sia per cercare aiuto che per sfogarmi quindi se scrivo cose un po "strane" perdonatemi.
Sto male dentro, nonostante la mia età non ho mai avuto una ragazza, le mie attività sociali sono ed erano principalmente per lavoro/scuola.
Non credo di avere mai avuto un vero amico e per questo ora mi ritrovo qui solo e depresso, quelle poche volte che vado in giro ho sempre paura a fare tutto, anche solo entrare in un bar a chiedere un caffè per me è terrificante, perché? perché continuo a pensare cosa gli altri pensano di me senza sosta! avendo poca esperienza in "luoghi sociali" come un bar ho paura ad entrarci perché non so bene come comportarmi, non è che non sono mai entrato in un bar o roba simile e solo che fare tutto da solo sentendoti osservato da migliaia di occhi e snervante. Una delle cose peggiori e vedere altri ragazzi della mia età o più giovani che parlano con altri loro amici o che si baciano con le fidanzate io invece solo, senza speranza, nonostante la mia età le mie esperienze sono basse specialmente in ambito sociale e proprio oggi mi è tornato un pensiero terrorizzante: cosa potrebbe pensare la gente di me? tutti sanno quasi a memoria la propria citta io no, tutti sano come comportarsi in discoteca, concerto, bar, feste io no. Mi vergogno di me stesso ecco quanto! Avrei solo bisogno di qualcuno che mi aiuti ad uscire da questo buio infinito.
Ma poi io mi chiedo perché la vita è così ingiusta? c'è gente che nasce perfetta e poi io che nasco brutto come lo schifo, magrissimo, stupido, senza memoria, impacciato, strambo, diverso. Mi odio, quando vado in giro e c'è qualcosa che riflette la mia immagine sto male vedendomi, vorrei essere diverso.
E poi non sono come gli altri mi sento deverso, in quello che faccio, penso e poi ono sempre ansioso, lo sono al tal punto di avermi creato la paura di essere gay! non credo proprio di esserlo e poi il terrore di essere pedofilo perché sono attratto anche da ragazze di 15/16/17 anni.
Mi ricordo che quando ero in terza media i miei compagni erano fissati con le ragazze.. e io no, andavo a casa e giocavo ancora con i giocattoli e questo più o meno fino alla seconda superiore.
ultimamente vado in palestra ma vorrei fosse vuota visto che ho paura degli altri, ho paura cosa pensano di me essendo uno magro, ho paura che mi vedano male perché non parlo! ho paura di tutto, la mia vita è un inferno, sono solo senza un obbiettivo, senza una qualità, sono diverso rispetto a gli altri, mi sento stupido, brutto non ho la più minima fiducia in me, non faccio altro che sperare che qualcosa cambi in modo miracoloso, vorrei essere perfetto, amato e felice.
Una cosa che amo è sognare ad occhi aperti una vita migliore, a volte cose impossibili altre una sola chiacchierata con un amico.
Sono troppe le giornate che paso stando malissimo, sono troppe le volte che mi sono ripetuto " da domani sarò perfetto, non commetterò più errori"
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Dr. Daniele Rondanini Psicologo, Psicoterapeuta 111 4
Può riferirci qualcosa della sua vita familiare? Forse si può comprendere qualcosa di più. I rapporti con i genitori, anche il loro sufficiente benessere, sono elementi fondamentali per acquisire fiducia e sufficiente sicurezza nei rapporti sociali.

Dr. DANIELE RONDANINI- Dirig. Psicologo ASL RM 2- Psicoterapeuta - Psicoanalista Junghiano Didatta e Supervisore- Docente - CIPA Roma
3384703937

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Utente
Utente
La ringrazio molto per aver risposto così in fretta!
I miei genitori mi vogliono un gran bene, per fortuna, forse addirittura troppo.
Sono molteplici le volte in cui mi aiutano a fare delle cose o addirittura le fanno al posto mio.
Si sono sempre dati molto da fare per me specialmente per la scuola visto che facevo fatica ma sono delle persone abbastanza solitarie,non hanno fatto mai molto per aiutarmi per avere amici loro stessi preferiscono starsene a casa piuttosto che andare da qualche parte con colleghi, amici .
Siamo una famiglia abbastanza chiusa.
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Dr. Daniele Rondanini Psicologo, Psicoterapeuta 111 4
"I miei genitori mi vogliono un gran bene forse addirittura troppo...
mi aiutano a fare delle cose o addirittura le fanno al posto mio...
Si sono sempre dati molto da fare per me specialmente per la scuola visto che facevo fatica...
Siamo una famiglia abbastanza chiusa."
Lo psicologo non dà colpe. Rileva delle condizioni che possono indurre conseguenze di possibili disagi. In quelle sue parole che ho riportato può annidarsi qualche condizione di questo tipo. Nessuno è responsabile del suo malessere. E rilevare degli antecedenti non è sufficiente per uscirne. Piuttosto, guardando avanti, un dialogo con qualcuno al di fuori dell'ambiente chiuso, incontri con un esperto della relazione, uno psicoterapeuta, potrebbero rappresentare una soluzione. Auguri.
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Utente
Utente
La ringrazio ancora per la velocità di risposta.
Si ha ragione non è colpa dei miei genitori se sono asociale, dopotutto sono io che devo sforzarmi NON loro!.
In passato ho fatto già qualche seduta ma per un motivo e l'altro ho smesse ma al momento non posso permettermi economicamente uno psicologo.
Detto questo la ringrazio.