L’ansia da condizione psicologica puó trasformarsi in malessere fisico?
Salve, sono una ragazza di 27 anni e da circa un anno e mezzo soffro di ansia. Inizialmente, si trattava solo di una condizione psicologica, nel senso che riuscivo a placarla lavorando su me stessa o semplicemente affrontando i problemi che la causavano. Tuttavia, da circa 8 mesi l’ansia è sfociata anche in malessere fisico. Vi elenco una serie di problemi che ho avuto:
- tachicardia
- bruciore forte allo stomaco
- diarrea incontrollabile, soprattutto fuori casa
- forte nausea e senso di vomito bloccato alla gola
- pesantezza della vescica e minzione frequente (poca pipì senza bruciore).
Relativamente all’ultimo sintomo, vorrei sapere se è possibile che si tratti di un sintomo dovuto all’ansia o se invece non c’entra nulla e devo approfondire diversamente.
In generale, vorrei sapere se la mia associazione di questi sintomi al mio stato di ansia e stress psicologico sia giusto o del tutto fuorviante. Aggiungo che ho cercato di risolvere ognuno di questi problemi rivolgendomi ai medici competenti per il caso e che sebbene li per li mi hanno aiutata, il problema si è sempre ripresentato.
Sto assumendo di tanto in tanto due pillole di Levopraid al giorno e almeno grazie a quelle la nausea forte si allevia un pó.
Il mio quadro è allarmante? Devo fare qualcosa che non ho fatto?
Vorrei un aiuto, mi sento davvero incatenata e stanca.
Grazie.
- tachicardia
- bruciore forte allo stomaco
- diarrea incontrollabile, soprattutto fuori casa
- forte nausea e senso di vomito bloccato alla gola
- pesantezza della vescica e minzione frequente (poca pipì senza bruciore).
Relativamente all’ultimo sintomo, vorrei sapere se è possibile che si tratti di un sintomo dovuto all’ansia o se invece non c’entra nulla e devo approfondire diversamente.
In generale, vorrei sapere se la mia associazione di questi sintomi al mio stato di ansia e stress psicologico sia giusto o del tutto fuorviante. Aggiungo che ho cercato di risolvere ognuno di questi problemi rivolgendomi ai medici competenti per il caso e che sebbene li per li mi hanno aiutata, il problema si è sempre ripresentato.
Sto assumendo di tanto in tanto due pillole di Levopraid al giorno e almeno grazie a quelle la nausea forte si allevia un pó.
Il mio quadro è allarmante? Devo fare qualcosa che non ho fatto?
Vorrei un aiuto, mi sento davvero incatenata e stanca.
Grazie.
[#1]
Gentile utente,
se i medici hanno avuto modo di emettere diagnosi (anche negativa) relativa ai sintomi che ci presenta, possiamo pensare che la causa sia da ricercare in fattori psicogeni.
L'ansia è una reazione di allarme, un'attivazione psicofisica, che tra gli altri sintomi presenta quelli che ci descrive.
Per maggiori informazioni, legga questo breve articolo:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/
Il suo "quadro" non è preoccupante, in quanto sta sperimentando i sintomi di una condizione molto comune, ovvero quella dell'ansia cronica che somatizza e quindi si trasforma in disagi fisici.
Ciò che probabilmente non ha fatto è rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta, strada d'elezione per il trattamento dei disturbi d'ansia.
se i medici hanno avuto modo di emettere diagnosi (anche negativa) relativa ai sintomi che ci presenta, possiamo pensare che la causa sia da ricercare in fattori psicogeni.
L'ansia è una reazione di allarme, un'attivazione psicofisica, che tra gli altri sintomi presenta quelli che ci descrive.
Per maggiori informazioni, legga questo breve articolo:
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/
Il suo "quadro" non è preoccupante, in quanto sta sperimentando i sintomi di una condizione molto comune, ovvero quella dell'ansia cronica che somatizza e quindi si trasforma in disagi fisici.
Ciò che probabilmente non ha fatto è rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta, strada d'elezione per il trattamento dei disturbi d'ansia.
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Utente
Salve, dott. Ziglioli.
No, in effetti l’unica cosa che non ho fatto è rivolgermi ad uno psicologo.
Due anni fa sono stata indirizzata dal mio medico di base da un neurologo: causa cefalea incurabile con antinfiammatori comuni.
In quell’occasione, mi fu diagnosticata una cefalea nervosa e mi furono date delle compresse che servivano ad allentare i muscoli del collo e che dovevo prendere prima di dormire, perchè provocavano rilassamento e sonno.
Io voglio evitare di assumere farmaci, caro dottore.
Sono giovane e vorrei superare questa condizionr da sola... Il fatto che io abbia malesseri fisici, mi provoca molta rabbia, perchè sono incontrollabili e pensavo che da sola ce l’avrei fatta. Ma il mio corpo da brutti scherzi.... c’è un modo per evitare una psicoterapia?
No, in effetti l’unica cosa che non ho fatto è rivolgermi ad uno psicologo.
Due anni fa sono stata indirizzata dal mio medico di base da un neurologo: causa cefalea incurabile con antinfiammatori comuni.
In quell’occasione, mi fu diagnosticata una cefalea nervosa e mi furono date delle compresse che servivano ad allentare i muscoli del collo e che dovevo prendere prima di dormire, perchè provocavano rilassamento e sonno.
Io voglio evitare di assumere farmaci, caro dottore.
Sono giovane e vorrei superare questa condizionr da sola... Il fatto che io abbia malesseri fisici, mi provoca molta rabbia, perchè sono incontrollabili e pensavo che da sola ce l’avrei fatta. Ma il mio corpo da brutti scherzi.... c’è un modo per evitare una psicoterapia?
[#3]
"Il fatto che io abbia malesseri fisici, mi provoca molta rabbia, perchè sono incontrollabili e pensavo che da sola ce l’avrei fatta."
Questo, detto così, mi sembra parte di un problema secondario che nasce dal suo disagio primario. Sarebbe bene approfondire la cosa con lo specialista già indicato.
Cosa le fa tanta paura di una psicoterapia? Del resto, ha già assunto farmaci, ha già fatto varie visite mediche. Perchè vuole a tutti i costi evitarla?
Questo, detto così, mi sembra parte di un problema secondario che nasce dal suo disagio primario. Sarebbe bene approfondire la cosa con lo specialista già indicato.
Cosa le fa tanta paura di una psicoterapia? Del resto, ha già assunto farmaci, ha già fatto varie visite mediche. Perchè vuole a tutti i costi evitarla?
[#4]
Utente
Beh, devo ammettere che questa domanda così diretta non mi era mai stata posta. Il motivo per il quale cerco di evitarla a tutti i costi credo derivi dal mio orgoglio.
Sono sempre stata una persona forte , ho trascorso anni ad ascoltare amiche - anche loro in terapia ai tempi - spronarle ed aiutarle e anche su me stessa, sono sempre stata in grado di lavorare e superare attacchi di panico da sola.
Mi guardavo da fuori,
mi interrogavo e mi assegnavo da sola cose da fare, anche piccoli passi, per superare i problemi. Ci sono sempre riuscita. Il fatto che il mio corpo si ribelli ai miei sproni mentali, mi fa sentire impotente. In un attimo, crollano tutte le mie certezze e non capisco per quale motivo non possa farcela da sola anche stavolta.
Inoltre, essendo stata sempre abituata a raccontarle a me stessa i miei problemi e a non potere contare sul parere e l’appoggio esterno di qualcuno,
non riesco proprio ad immaginare di aprirmi ad uno psicoterapeuta. Provo disagio e imbarazzo.
Quindi da testa dura quale sono, mi tengo gli acciacchi e tiro avanti... Non so dove arriveró,
non so se stia sottovalutando qualcosa di grave.
Forse è per questo che ho scritto qui: vorrei la certezza che le mie forze stavolta non bastano e che NECESSITO dell’aiuto di uno specialista.
Sono sempre stata una persona forte , ho trascorso anni ad ascoltare amiche - anche loro in terapia ai tempi - spronarle ed aiutarle e anche su me stessa, sono sempre stata in grado di lavorare e superare attacchi di panico da sola.
Mi guardavo da fuori,
mi interrogavo e mi assegnavo da sola cose da fare, anche piccoli passi, per superare i problemi. Ci sono sempre riuscita. Il fatto che il mio corpo si ribelli ai miei sproni mentali, mi fa sentire impotente. In un attimo, crollano tutte le mie certezze e non capisco per quale motivo non possa farcela da sola anche stavolta.
Inoltre, essendo stata sempre abituata a raccontarle a me stessa i miei problemi e a non potere contare sul parere e l’appoggio esterno di qualcuno,
non riesco proprio ad immaginare di aprirmi ad uno psicoterapeuta. Provo disagio e imbarazzo.
Quindi da testa dura quale sono, mi tengo gli acciacchi e tiro avanti... Non so dove arriveró,
non so se stia sottovalutando qualcosa di grave.
Forse è per questo che ho scritto qui: vorrei la certezza che le mie forze stavolta non bastano e che NECESSITO dell’aiuto di uno specialista.
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Nella vita è sempre possibile vivere dei momenti di "debolezza", in cui è più difficile trovare soluzioni per proprio conto. Questo però non può condizionare la propria quotidianità. Non si può pensare di essere invincibili. Probabilmente , anche in questo un percorso di psicoterapia potrebbe aiutarla.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 847 visite dal 29/09/2019.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.