Non ho mai vissuto veramente e non ho più voglia di cominciare. che fare?
Da anni non ho più voglia di vivere, perché non ho niente che mi tenga in vita. Nessun desiderio, nessun progetto, nulla. A novembre compio 40 anni. Vivo all'estero da anni, saltando da un lavoro precario all'altro. La mia carriera accademica non ha mai preso il volo: il 30 novembre finisce il mio contratto, poi rimarrò disoccupato, una settimana dopo il mio 40esimo compleanno. La mia instabilità lavorativa è anche un'instabilità di relazioni, visto che non ho mai il tempo di costruire e consolidare un network di amicizie profonde e sincere: avere amici sparsi in tutto il mondo significa non averne nessuno accanto. Non ho mai avuto una relazione. Non ho mai conosciuto nessuno che, giunto a 40 anni, non abbia mai avuto una storia seria. Sono apertamente gay, ma non ho mai avuto fortuna con gli uomini. Non attiro l'attenzione erotica di nessuno, nonostante passi per un ragazzo (o meglio, un uomo) tutto sommato piacente e anche molto simpatico, di buona compagnia. Ho avuto molto sesso "mordi-e-fuggi", ma negli ultimi anni ho sviluppato una sorta di impotenza, che forse è mancanza di interesse sessuale. Vengo da una famiglia abusiva, con cui ho tagliato i rapporti tempo fa, quindi non posso neanche trovare conforto in famiglia. Avevo il sogno di fare lo scrittore, ma il romanzo che ho scritto è stato rifiutato da tutte le case editrici alle quali l'ho inviato. Sono sceso a patti col fatto che non sono un grande ricercatore, né un grande scrittore, né uomo seducente. Che sono un mediocre. Eppure, tutti hanno un'idea "mitizzata" di me. Chi mi conosce apprezza la mia compagnia, il mio umorismo, la mia (presunta) intelligenza. C'è uno scollamento profondo fra l'idea di 'successo' che trasmetto e il peso del vuoto degli anni trascorsi, che mi tormenta. Tutti mi ammirano, ma oramai la compagnia di tutti mi fa male: tutti hanno una vita, io non ho nulla. Hanno problemi, passioni, amori, io nulla. Vorrei essere felice per gli altri, ma sono solo un meschino invidioso. Da mesi vedo uno psicanalista (su Skype), che ha diagnosticato un nucleo depressivo nella mia personalità. Non so se valga la pena fare mesi e forse anni di terapia quando penso che oramai è troppo tardi per vivere la vita che avrei voluto. Che senso ha avere la prima relazione dopo 40 anni vissuti da solo, senza amore? Che senso ha realizzarsi professionalmente in tarda età, dopo una vita di sacrifici inutili, che non hanno mai portato a nessun frutto? Non ho più nessun motivo per vivere: nessun settore della mia vita è andato come avrei voluto, ma proprio nessuno. Intanto, sono sempre circondato da persone che hanno tutto: pur coi loro problemi, gli altri comunque hanno un lavoro, degli amici, gli amori. La differenza è, appunto, che gli altri hanno i 'problemi' e le tipiche difficoltà della vita. Io non ho una vita. Non ho niente. E non ho nessuna motivazione per continuare a vivere. Non desidero più niente. Non ho più sogni, desideri. Il peso degli anni trascorsi mi opprime. Che fare?
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Gentile signore,
la precarietà nel lavoro è purtroppo una condizione di varie persone; quello che però mi sembra la rattristi maggiormente è la sua mancanza o carenza di rapporti significativi, amicali o sentimentali.
Suppongo che aver avuto una famiglia "abusiva", come lei la definisce, non la ha aiutata nello sviluppare relazioni, pertanto penso che uno psicologo psicoterapeuta dovrebbe partire da questo dato, o comunque considerarlo, allo scopo di aiutarla a rielaborare e superare quei vissuti.
Tenga presente che esistono anche le terapie psicologiche brevi che non impiegano anni a risolvere problemi anche gravi, ma tempi molto ridotti.
Cordiali saluti
la precarietà nel lavoro è purtroppo una condizione di varie persone; quello che però mi sembra la rattristi maggiormente è la sua mancanza o carenza di rapporti significativi, amicali o sentimentali.
Suppongo che aver avuto una famiglia "abusiva", come lei la definisce, non la ha aiutata nello sviluppare relazioni, pertanto penso che uno psicologo psicoterapeuta dovrebbe partire da questo dato, o comunque considerarlo, allo scopo di aiutarla a rielaborare e superare quei vissuti.
Tenga presente che esistono anche le terapie psicologiche brevi che non impiegano anni a risolvere problemi anche gravi, ma tempi molto ridotti.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7.8k visite dal 25/09/2019.
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