Frequentazione con un ragazzo più grande di 9 anni

Salve, sono una ragazza di 22 anni. Ho bisogno di avere un parere esterno, per lo meno un consiglio perché mi trovo tra due fuochi. Tre anni fa conobbi un ragazzo più grande di me di 9 anni, inizialmente era una frequentazione intima ma più si andava avanti e più rimanevo coinvolta (era la prima volta per me). C’è stato fin da subito un grande trasporto sia fisico ma anche mentale perché ero del tutto spontanea con lui, potevo dirgli tutto. Fatto sta che lui è sparito ma ci siamo ritrovati qualche mese più tardi. (i miei genitori erano consapevoli che stessi frequentando questa persona.. perché vogliono sapere con chi esco ma non mi dissero niente per la differenza di età). In questi mesi a seguirsi, non raccontai ai miei che mi stessi rifrequentando con questa persona mi ero limitata a dire che uscivo con una mia amica perché non volevo che lo sapessero finché non ero certa che potesse diventare una storia importante, me ne ero innamorata.. . fino a quando non scoprono di un mio ritardo e che uscivo di nascosto con lui, al che mio padre mi vieta severamente di frequentarlo e quindi di riuscire con lui. Ho passato veramente un periodo brutto, loro non sapevano che non ero più vergine.. lui mi consolava tramite messaggi dicendo che il ritardo era dettato dalla mia ansia e infatti così è stato. quest’ultimo periodo ci eravamo riallontanati però mi consolava senza che sapesse che avevo litigato pesantemente con i miei, non volevo che mi considerasse una bambina e che avevo obbedito per non rivederlo più.. svariate volte mi richiedeva di vederci per parlare ma ho sempre inventato una scusa. In questi anni ci sono state altre frequentazioni sia da parte mia che parte sua ma ci siamo sempre sentiti e cercati.. sento che ho un legame forte con lui, è sempre nei miei pensieri, so che può essere sbagliato ma vorrei rifrequentalo come due persone normali che si rivogliono riscoprire. Ad oggi ci riscriviamo, siamo tutte e due single, mi chiede di vederci per parlare e nient’altro.. vuole fare le cose con calma. Non so cosa fare.. se fosse per me andrei subito da lui, ora, ma se lo viene a sapere mio padre non vuole.. me lo vieta.. non voglio mentirlo dopo tutto quel periodo brutto.. sono dell’idea che ormai sono grande, non possono ostacolare le mie scelte. Non faccio niente di male se mi vivo il tutto nella spensieratezza di riverderlo? Faccio un torto ai miei genitori? Sono in crisi, non voglio deludere nessuno.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
seguire il proprio cuore ma non voler fare un torto a chi lo contrasta, questa è una visione utopistica della cosa, a volte una scelta personale va in conflitto con il resto del mondo. Maturità è intelligenza fanno assumere la responsabilità di tale scelta anche se può implicare l'accettazione di un conflitto.
io dico sempre:

la vera nevrosi non è data dalla presenza di un conflitto ma dalla pretesa che esso non debba esserci.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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Utente
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Lei hai ragione, se avessi la certezza che lui voglia fare sul serio io non avrei dubbi a seguire il mio cuore, mi prenderei tutte le conseguenze. Ma io da questo ragazzo non so cosa aspettarmi, non so se è legato a me solo per un questione di intimità. In questi mesi che non ci siamo visti, lui è ritornato con una sua ex fidanzata.. e a distanza di poco sono andati a convivere, ma poi l’ha lasciata perché non ne era innamorato. Non vorrei creare situazioni a me difficili per un calesse. Io so che posso amare tanto ma lui lo vedo apatico o per lo meno ho paura che voglia solo quello dato comunque una convivenza alle spalle.
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