Ansia
Salve, scrivo perchè da sola non riesco a trovare pace con questo mio problema. Da quando ho finito le superiori e iniziato l’università ho iniziato a soffrire di ansia e attacchi di ansia. E questa mia ansia e panico li riverso sul mio moroso. La mia ansia o preoccupazione non è sempre presente, anzi alcuni mesi si presenta per qualche giorno e poi scompare, altri mesi non c’è proprio. Quando dico che si riversa sul mio moroso è perchè le mie insicurezze le riverso sulla relazione con lui (4anni), in particolare modo su quello che posso provare io che siano sensazioni o sentimenti. (Sono una ragazza insicura e di base non ho una grossa autostima di me e delle mie capacità, nonostante abbia avuto anche successi tali per cui potrei sentirmi fiera di me) Quando mi sento agitata iniziò a farmi domande su domande e in preda al panico cerco una risposta immediata dando colpa o accusando cose o comportamenti che quando sono calma non hanno senso di essere la possibile causa. Dopo essermi fatte le solite domande (magari non lo amo abbastanza, magari non mi piace abbastanza ecc) non trovando motivazioni che mi soddisfano iniziò a navigare su internet cercando li risposte tramite storie di altre persone. Ho paura di non accorgermi se dovesse andare male la mia relazione motivo per cui quando sto così sono guardinga per ogni singola cosa, un comportamento che per la mia testa non è abbastanza giusto, una sensazione non abbastanza forte ecc. come se non credessi di potermi rendere conto se le cose dovessero andare male e che per forza c’è sempre qualcosa che va male e che quando si sta con qualcuno bisogna provare le emozioni sempre a mille; anche se poi a mente lucida non c’è nulla che vada male. Quando sto con lui sono serena, tranquilla, mi sento amata e sento di amarlo e di voler stare con lui. Pensare di lasciarlo mi fa soffrire terribilmente. Nonostante la mia bassa autostima e insicurezza sono una persona coraggiosa, non ho paura di stare da sola, non ho paura di dover ricominciare. Semplicemente voglio stare con lui, non mi interessa conoscere altri ragazzi, non mi interessa ricominciare per provare sensazioni nuove perchè quelle che sento con lui mi fanno stare bene. Ma quando sono agitata è come se la mia mente continuasse a dirmi c’è qualcosa che non va, devi indagare, devi cercare, devi stare attenta e quindi iniziò a ripensare a tutte le cose che non sono abbastanza per la mia mente. Spero di aver spiegato abbastanza bene quello che mi succede, grazie in anticipo.
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Gentile utente,
le problematiche relative all'ansia solitamente si manifestano con diversi sintomi fisici, in quanto l'ansia è una reazione del nostro corpo ad un pericolo che tende a "somatizzarsi". Per info più dettagliate sull'ansia e sul suo meccanismo di azione, la invito a leggere questo articolo.
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/
Da quanto ci riferisce, il suo timore è legato alla sfera relazionale di coppia con il suo ragazzo. Da quanto mi sembra di aver compreso (e le chiedo di darmi un feedback rispetto a questo), le sue paure, tuttavia, non sembrano essere dirette verso un eventuale sofferenza di lui, quanto piuttosto al fatto che il tempo che adesso lei sta investendo in questa relazione, possa non portare a una buona conclusione. Lei interpreta eventi che razionalmente (per lei) sono normali, come segno di una relazione che non sta funzionando, come un segnale che non c'è amore tra di voi. Una di queste interpretazioni è quella relativa al non provare emozioni sempre forti. Questo suo timore potrebbe essere giustificato dalla sua bassa autostima (almeno secondo quanto ci riferisce).
Non avendo fatto una domanda precisa, proverò a chiederle:
Come si manifesta dal punto di vista fisico l'ansia che ci descrive?
Quali sono i momenti in cui sente che quest'ansia è maggiore? Cosa le passa per la mente in quel momento?
Cosa potrebbe succedere se si accorgesse che la sua relazione non sta andando bene o, peggio, stesse per finire?
le problematiche relative all'ansia solitamente si manifestano con diversi sintomi fisici, in quanto l'ansia è una reazione del nostro corpo ad un pericolo che tende a "somatizzarsi". Per info più dettagliate sull'ansia e sul suo meccanismo di azione, la invito a leggere questo articolo.
https://www.psicologobs.it/diagnosi/ansia-sintomi-e-cura/
Da quanto ci riferisce, il suo timore è legato alla sfera relazionale di coppia con il suo ragazzo. Da quanto mi sembra di aver compreso (e le chiedo di darmi un feedback rispetto a questo), le sue paure, tuttavia, non sembrano essere dirette verso un eventuale sofferenza di lui, quanto piuttosto al fatto che il tempo che adesso lei sta investendo in questa relazione, possa non portare a una buona conclusione. Lei interpreta eventi che razionalmente (per lei) sono normali, come segno di una relazione che non sta funzionando, come un segnale che non c'è amore tra di voi. Una di queste interpretazioni è quella relativa al non provare emozioni sempre forti. Questo suo timore potrebbe essere giustificato dalla sua bassa autostima (almeno secondo quanto ci riferisce).
Non avendo fatto una domanda precisa, proverò a chiederle:
Come si manifesta dal punto di vista fisico l'ansia che ci descrive?
Quali sono i momenti in cui sente che quest'ansia è maggiore? Cosa le passa per la mente in quel momento?
Cosa potrebbe succedere se si accorgesse che la sua relazione non sta andando bene o, peggio, stesse per finire?
Cordiali saluti
Dr. Francesco Ziglioli
Psicologo - Brescia, Desenzano, Montichiari
Www.psicologobs.it
[#2]
Utente
Salve, si manifesta con tachicardia, fatica a respirare, sensazione di panico e confusione, crisi di pianto, tremolio delle mani.
L’ansia mi viene quando non sto facendo qualcosa, quando sono da sola e non sono impegnata a non fare nulla o quando mi annoio.
Quello che mi passa per la mente in quel momento inizialmente è. Oddio ho ansia, perchè ho ansia? Ecco lo sapevo c’è qualcosa che non va. Dopo questa fase iniziò a pensare a quale possa essere la causa iniziando a fare collegamenti con cose che apparentemente non sembrano possibili. Per esempio: una volta che ho pensato e mi sono risposta che non c’era un motivo per dire che andasse male qualcosa, ho iniziato a pensare che la mia mente si auto convince che vada tutto bene e quindi non potevo accettare che alla risposta classica: perchè lo lasceresti, la risposta era non c’è nessun motivo.
Se dovessi accorgermene sicuramente ci starei male e soffrirei perchè ci tengo alla relazione più di ogni altra cosa, ci tengo a lui e vorrei condividere la mia vita futura con lui.
Non so se può servire come informazione io sono una persona molto sensibile ed emotiva, l’ansia l’ho sempre avuta e mi viene anche per cose di poco conto. Ma con il mio moroso è più forte perchè è su qualcosa per cui non vorrei aver ansia e so che con questa mia ansia rovino il rapporto.
L’ansia mi viene quando non sto facendo qualcosa, quando sono da sola e non sono impegnata a non fare nulla o quando mi annoio.
Quello che mi passa per la mente in quel momento inizialmente è. Oddio ho ansia, perchè ho ansia? Ecco lo sapevo c’è qualcosa che non va. Dopo questa fase iniziò a pensare a quale possa essere la causa iniziando a fare collegamenti con cose che apparentemente non sembrano possibili. Per esempio: una volta che ho pensato e mi sono risposta che non c’era un motivo per dire che andasse male qualcosa, ho iniziato a pensare che la mia mente si auto convince che vada tutto bene e quindi non potevo accettare che alla risposta classica: perchè lo lasceresti, la risposta era non c’è nessun motivo.
Se dovessi accorgermene sicuramente ci starei male e soffrirei perchè ci tengo alla relazione più di ogni altra cosa, ci tengo a lui e vorrei condividere la mia vita futura con lui.
Non so se può servire come informazione io sono una persona molto sensibile ed emotiva, l’ansia l’ho sempre avuta e mi viene anche per cose di poco conto. Ma con il mio moroso è più forte perchè è su qualcosa per cui non vorrei aver ansia e so che con questa mia ansia rovino il rapporto.
[#3]
Probabilmente la relazione di coppia rappresenta per lei uno scopo di vita importante (il motivo sottostante, tuttavia, non lo posso presumere da qui). Il fatto che l'ansia sia stata sempre presente nella sua vita e che in queste occasioni la viva in modo "peggiore", potrebbe essere giustificato proprio da questo fatto.
Sembra che in lei si sia radicato il classico circolo vizioso di ansia/panico, che parte da una serie di percezioni corporee, passa attraverso l'elaborazione errata delle informazioni, e produce nuova ansia, in crescendo.
Non è l'ansia a rovinare il rapporto. L'ansia rovina la sua vita quotidiana. Un fattore che potrebbe rovinare un rapporto interpersonale è il modo in cui si reagisce all'ansia.
Sembra che in lei si sia radicato il classico circolo vizioso di ansia/panico, che parte da una serie di percezioni corporee, passa attraverso l'elaborazione errata delle informazioni, e produce nuova ansia, in crescendo.
Non è l'ansia a rovinare il rapporto. L'ansia rovina la sua vita quotidiana. Un fattore che potrebbe rovinare un rapporto interpersonale è il modo in cui si reagisce all'ansia.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 20/09/2019.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.