Madre vedova non vuole stare sola
Buongiorno volevo chiedervi un consiglio per mia mamma lei 68anni io 38anni, a breve andrò a vivere con il mio ragazzo a 16km di distanza, lei sta facendo i "capricicci" non vuole restare la sera sola, vedova da 20anni e io unica a starle sempre vicino.
Mi sta facendo vivere, malissimo questa situazione, piange, si dispera io ho paura di qualche gesto estremo (che in passato ha già fatto) ho un fratello sposato, che la chiama sempre e ma viene poco (non posso contare su di lui) io veramente non so più come rassicurarla, le ho detto che mi sto ammalendo, per questa situazione, ma sembra che mi vuole rendere la vita impossibile.
Mi date qualche consiglio?
Grazie.
Mi sta facendo vivere, malissimo questa situazione, piange, si dispera io ho paura di qualche gesto estremo (che in passato ha già fatto) ho un fratello sposato, che la chiama sempre e ma viene poco (non posso contare su di lui) io veramente non so più come rassicurarla, le ho detto che mi sto ammalendo, per questa situazione, ma sembra che mi vuole rendere la vita impossibile.
Mi date qualche consiglio?
Grazie.
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Carissima
l'angoscia abbandonica è del tutto fisiologica all'età di sua madre, incentivata magari dall'averle concesso abitudini che hanno finito col vincolare lei stessa, e adesso che c'è la possibilità per lei di andare a convivere inizia a sentirne il disagio.
Potrebbe sottoporla ed abituarla ad un distacco graduale, magari, se possibile, condividendo qualche cena tutti insieme, almeno i primi tempi, per poi ritirarsi a dormire ciascuno nella propria casa.. questo dovrebbe rasserenarla e farle vivere il distacco in modo meno traumatico di quel che pensava.
Ma soprattutto sua mamma è ancora agli albori della terza età, e proprio perciò potrebbe coltivare degli interessi (amiche, giochi di gruppo da organizzare a casa, impegni mondani, conoscenze) con la funzione di distoglierla dall'angoscia della solitudine.
Cari Saluti
l'angoscia abbandonica è del tutto fisiologica all'età di sua madre, incentivata magari dall'averle concesso abitudini che hanno finito col vincolare lei stessa, e adesso che c'è la possibilità per lei di andare a convivere inizia a sentirne il disagio.
Potrebbe sottoporla ed abituarla ad un distacco graduale, magari, se possibile, condividendo qualche cena tutti insieme, almeno i primi tempi, per poi ritirarsi a dormire ciascuno nella propria casa.. questo dovrebbe rasserenarla e farle vivere il distacco in modo meno traumatico di quel che pensava.
Ma soprattutto sua mamma è ancora agli albori della terza età, e proprio perciò potrebbe coltivare degli interessi (amiche, giochi di gruppo da organizzare a casa, impegni mondani, conoscenze) con la funzione di distoglierla dall'angoscia della solitudine.
Cari Saluti
Dr. Gioacchino La Franca - Psicologo Clinico
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 6.2k visite dal 20/09/2019.
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