Come smettere di vivere sotto una campana di vetro ?
Ho 21 anni e vivo in una famiglia che da sempre mi ha cresciuta con delle regole rigide. Sono fidanzata con un ragazzo che amo da pochi mesi e l’ho tenuto nascosto ai miei genitori in quanto mi avrebbero limitato di molto quel poco di libertà che mi concedono e soprattutto perché non volevo ufficializzare la cosa visto che voglio testare bene i miei sentimenti nei suoi confronti. Purtroppo l’hanno scoperto e ora mi limitano di uscire, mi costringono a stare a casa perché per loro gli ho mancato di fiducia. Mi hanno proibito di partecipare ad eventi formativi organizzati dall’università perché temono possa dormire con il mio ragazzo e di finire il master che ho iniziato. Oltre a proibirmi di finire gli studi mi fanno stare molto male, soffro per le loro limitazioni e mi chiudo spesso a casa a piangere perché non riesco a far cambiare loro idea. Spero che qualche specialista legga questa storia e possa aiutarmi perché sono una ragazza disperata che ha bisogno di essere aiutata.
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Carissima
potrei dirle tante belle parole, ma rischierei di essere retorico, mentre la sua emergenza sembra ardente e sembra richiedere soluzioni pratiche.
Di certo la "castrazione" alla sua legittima esistenza nel mondo, che i suoi genitori stanno operando è nociva e direi anche "tossica".. noto però che la sua personalità è ben radicata, per fortuna, dunque si dispera ma non si lascia scalfire nei suoi giusti convincimenti.
Ed è dunque a loro che deve aggrapparsi, al suo ragazzo, alla sua carriera, alla sua vita PRIVATA e PERSONALE. Questo mondo ha leggi tanto banali quanto univoche, perciò al momento l'acquisizione di una sua indipendenza economica che le consenta di svincolarsi dalla morsa familiare e realizzare i Suoi sogni, la vedo come unica soluzione possibile.
Certo c'è molta carne al fuoco e potrebbe scatenare una vera e propria "guerra d'indipendenza", ma lei sembra possedere tutte le caratteristiche di pazienza e fermezza che le possono consentire di vincerla senza conseguenze o quasi.
Potrebbe aprirsi un periodo psicologicamente duro, però, e per aiutarsi le consiglio senz'altro l'assistenza vicina di uno specialista della sua città, anche di un consultorio ambulatoriale .
Cari Saluti
potrei dirle tante belle parole, ma rischierei di essere retorico, mentre la sua emergenza sembra ardente e sembra richiedere soluzioni pratiche.
Di certo la "castrazione" alla sua legittima esistenza nel mondo, che i suoi genitori stanno operando è nociva e direi anche "tossica".. noto però che la sua personalità è ben radicata, per fortuna, dunque si dispera ma non si lascia scalfire nei suoi giusti convincimenti.
Ed è dunque a loro che deve aggrapparsi, al suo ragazzo, alla sua carriera, alla sua vita PRIVATA e PERSONALE. Questo mondo ha leggi tanto banali quanto univoche, perciò al momento l'acquisizione di una sua indipendenza economica che le consenta di svincolarsi dalla morsa familiare e realizzare i Suoi sogni, la vedo come unica soluzione possibile.
Certo c'è molta carne al fuoco e potrebbe scatenare una vera e propria "guerra d'indipendenza", ma lei sembra possedere tutte le caratteristiche di pazienza e fermezza che le possono consentire di vincerla senza conseguenze o quasi.
Potrebbe aprirsi un periodo psicologicamente duro, però, e per aiutarsi le consiglio senz'altro l'assistenza vicina di uno specialista della sua città, anche di un consultorio ambulatoriale .
Cari Saluti
Dr. Gioacchino La Franca - Psicologo Clinico
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 4.4k visite dal 20/09/2019.
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