Problemi ossessivi

Salve ho 28 anni e sono diventato da poco padre. È un emozione bellissima e amo mio figlio. Però in me si sono accesi ricordi rimossi della mia infanzia. Sono stato abbandonato da un padre tossico a 3 anni che ogni tanto cercava di rivendicare il suo ruolo da padre apparendo nella mia vita circa 4 5 volte. Mia madre si è sposata con quello che per me è il mio vero padre e mi ha dato una vera figura paterna. La mia storia l ho scoperta da solo nella crescita e da subito ho vissuto un rapporto conflittuale con la vita. Sono diventato chiuso avvolte incapace di provare emozioni e silenzioso ho avuto diversi episodi di risse e piacere nel ritrovarmi in queste situazioni come se la rabbia fosse una valvola di sfogo. Adesso ci penso tutti i giorni e riaffiorano ricordi confusi e ho una grande voglia di vedere mio padre biologico morto.
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
si può ipotizzare che il suo diventare padre le abbia riportato alla mente la sua infanzia e la relazione con suo padre che a quanto mi sembra di capire è ancora viva dentro di lei con tutta una serie di emozioni ad essa legate.
Mi sento di consigliarle di rivolgersi ad un collega che dal vivo potrà aiutarla ad elaborare tutti i vissuti traumatici e le emozioni negative che si porta dentro e che non è riuscito ad elaborare nel corso di questi anni.
Si affidi, si faccia aiutare e vedrà che si sentirà meglio e potrà godersi questa dimensione di paternità in modo più piacevole e sereno.
Buon lavoro

Dott.ssa Angela Sarracino
Psicologa - Psicoterapeuta - Sessuologa clinica
www.sipsec.it

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Utente
Utente
Da diverso tempo stavo pensando di rivolgermi ad uno specialista. Il mio problema è che ho difficoltà ad ammettere con la mia famiglia il mio problema. Non riesco ad esternare le emozioni e mi sento sempre sotto esame. Ho paura di sbagliare e non riesco a dire le cose che penso e che faccio questo mi ha portato a riempire di bugie la mia famiglia. Dovrei rivolgermi a uno specialista senza dire niente?
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Dr.ssa Angela Sarracino Psicologo, Psicoterapeuta 178 5
Gentile ragazzo,
prendersi cura della sua salute psicofisica non prevede necessariamente la comunicazione della sua volontà di contattare uno specialista, questo lo può fare tranquillamente in secondo momento, facendosi guidare dal collega che la seguirà. Con lui potrà certamente trovare risposte alle sue perplessità ed ai suoi dubbi e potrà affrontare la sua famiglia in modo sicuramente più efficace.
Mi preme però sottolineare anche che attualmente di famiglia ne ha creata un'altra; si concentri anche su questa; sulle gioie della paternità e su come entrare in questo suo nuovo ciclo di vita, in cui è sicuramente figlio ma anche compagno e padre.
Cordiali saluti