Rapporto con figlio di 6 anni

Sono divorziato e ho un figlio di 6 anni (che chiamerò F.) che vive con la mia ex-moglie e
sta con me a week-end alterni; io e mia moglie ci siamo separati prima che lui nascesse,
e qualche anno dopo io avuto un altro figlio con una nuova compagna.lui sta con me e la mia compagna quasi tutti i w.e e non si è mai lamentato di nulla. Anzi. Durante le vacanze
di Natale F. era affidato a me: le abbiamo trascorse in montagna con il mio secondo
figlio e la mia compagna. E' stato un periodo sereno, F. ha dato solo qualche segnale di avere
nostalgia della mamma. Appena tornati a casa, però, ho scoperto che aveva avuto degli
incubi che riguardavano la casa di montagna: mi ha raccontato di aver sognato che durante
la notte arrivavano i ladri e mettevano un bomba. Da allora non è mai più voluto tornare con
me in quella casa, nonostante io abbia cercato di rassicurarlo, anche regalandogli un
acchiappasogni. Oltre a questo è come se il suo modo di rapportarsi a me fosse cambiato:
all'asilo, alla richiesta di fare un disegno sulla sua famiglia, ha reagito disegnando
solo se stesso e la mamma. Ultimamente poi, quando mi abbraccia, lo sento lontanto, come
se lo facesse solo perchè io glielo chiedo, ma non perchè è lui a sentire il bisogno di farlo.
Vorrei sapere quale sia il modo migliore di comportarmi rispetto a questa situazione,
come posso aiutarlo a capire che, nonostante io non abiti con lui, gli voglio bene dal
profondo del cuore.
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.3k 372
Gentile utente
Da ciò che racconta sembrerebbe che lei sia stato attento a mantenere e sviluppare al meglio il rapporto con suo figlio. Purtroppo, spesso non è così semplice e spesso non è sufficiente impegnarsi individualmente per ottenere i risultati sperati.

Specialmente quando il bambino è piccolo, è necessaria una unità d'intenti fra entrambi i genitori, non basta farsi vedere affettuosi singolarmente. Sto solo ipotizzando, naturalmente, non posso sapere i dettagli del vostro caso.

Ma ritengo che l'armonizzazione delle vostre relazioni debba necessariamente passare anche attraverso la sua ex moglie. Non so in che rapporti siate, ma per il bambino sarebbe importante non solo vedervi affettuosi singolarmente, ma anche vedere e sapere che esistete ancora come coppia genitoriale, se non come coppia coniugale.

Se ritenete di aver bisogno di un aiuto, una consulenza con uno psicologo dell'età evolutiva o un neuropsichiatra infantile potrebbe tornarvi molto utile.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187
Gentile Utente,
i bambini piccoli solitamente sono molto attenti a tutto, e capiscono più cose di quanto in realtà ci comunicano. Ci sarebbe da chiedersi, in questo senso, in che modo la mamma del bimbo oppure i nonni materni abbiano vissuto (e quindi comunicato) l'incombente separazione natalizia dovuta al viaggio in montagna di F.

Magari senza volerlo nonni o mamma hanno detto a F del loro dispiacere di non averlo a Natale a casa, e lui magari si è sentito un po' in colpa: questa potrebbe essere una possibile spiegazione del turbamento che F sembra aver manifestato attraverso i sogni.

La cosa migliore da farsi, in questo caso, sarebbe parlarne con la madre: tenga presente che, seppur separati, due genitori rimangono legati per sempre dal vincolo filiale.

Se collaborate tra di voi le cose saranno senza dubbio più semplici per tutti.

Se Lei, però, si sente in colpa oppure crede di "mancare" in qualcosa, oppure ancora è rimasto turbato da quanto successo in montagna, io le consiglio di chiedere un parere ad uno psicologo, giusto per chiarirsi meglio le idee.

Spero di esserle stato d'aiuto.

Stia vicino ad F
[#3]
Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
Gentile signore, so che è passato un po di tempo dall'ultima risposta alla sua richiesta ma una cose ritengo sia opportuna aggiungere rispetto al suo caso. In molte coppie separate con figli, gli psicologi evidenziano un atteggiamento, antico come il mondo, di inconsce tendenze da parte di uno dei due genitori ad allontanare il proprio figlio dall'altro . questo attraverso regali, viaggi e comunicazioni che hanno il solo scopo di aggraziarsi il piccolo ed allontanarlo dall'altro. Oppure attraverso discorsi o parole che denigrano il genitore. Quasi ad utilizzare il piccolo coma arma per colpire e affrontare vecchi conflitti. Sia Chiaro che non si può assolutamente sapere se questo sia il suo caso, ma ogni volte che un piccolo si allontana da uno dei genitori ed assume un atteggiamento di freddezza, un sospetto può nascere. E' solo un osservazione generale la mia ma un intervento di uno psicologo sul piccolo e la coppia, pur separata può evidenziare e mutare tale atteggiamento che viene definito "sindrome da alienazione genitoriale"
cordialmente

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#4]
Utente
Utente
Grazie a tutti voi per i preziosi consigli che mi avete dato, cercherò di seguirli al meglio.
Un caro saluto