Iniziare una psicoterapia?
Salve!
Ultimamente sento la necessità di iniziare un percorso psicoterapico perchè credo mi possa aiutare a migliorare alcuni tratti del mio carattere e riuscire ad affrontare alcune problematiche che ho sempre rinviato o evitato, che mi precludono di vivere la vita appieno. Non so però da dove partire, che tipo di psicoterapia scegliere, come scegliere il professionista e probabilmente trovare il coraggio d'iniziare (soprattutto il coraggio).
Sono una persona timida e ciò mi ha portato ad avere un ristretto numero di amicizie. In amore non riesco a lasciarmi andare, sono estremamente razionale e finisco spesso per autosabbotarmi. Il sesso non lo vivo bene a causa di un'educazione molto cattolica e sessuofobica che non condivido ma che inconsciamente mi influenza. Ho provato più volte a cercare di migliorarmi da me ma non riesco più di tanto e credo che un aiuto psicologico non potrebbe che aiutarmi.
Ultimamente sento la necessità di iniziare un percorso psicoterapico perchè credo mi possa aiutare a migliorare alcuni tratti del mio carattere e riuscire ad affrontare alcune problematiche che ho sempre rinviato o evitato, che mi precludono di vivere la vita appieno. Non so però da dove partire, che tipo di psicoterapia scegliere, come scegliere il professionista e probabilmente trovare il coraggio d'iniziare (soprattutto il coraggio).
Sono una persona timida e ciò mi ha portato ad avere un ristretto numero di amicizie. In amore non riesco a lasciarmi andare, sono estremamente razionale e finisco spesso per autosabbotarmi. Il sesso non lo vivo bene a causa di un'educazione molto cattolica e sessuofobica che non condivido ma che inconsciamente mi influenza. Ho provato più volte a cercare di migliorarmi da me ma non riesco più di tanto e credo che un aiuto psicologico non potrebbe che aiutarmi.
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Gentile utente,
trovo interessante che pensi che un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla e al tempo stesso si definisce un autosabotatore...forse più che di migliorarsi potrebbe trattarsi di dare un senso a questa dinamica, ma l'obiettivo è comunque suo. La psicoterapia non è un percorso obbligato, ma qualcosa di lei la spinge verso questa strada...cosa? Parta da lì, da quello che sente; non c'è niente che un esterno possa dirle, per quanto considerato un esperto, che abbia più valore di quello che pensa più giusto per lei.
Per quanto riguarda l'aspetto pratico della scelta, anche quello è un processo personale. Chi parte dall'approccio, chi dalla distanza, chi va "a pelle" ecc. Anche questo le dirà qualcosa di lei; forse, il rischio di utilizzare "tanta razionalità" temo possa farla rallentare più che muovere..e forse questo è proprio quell'autosabotaggio di cui stava parlando. Le ricordo inoltre che non ci sono orientamenti migliori o peggiori in assoluto, ma solo i terapeuti "giusti per noi". La cosa importante è controllare che sia un professionista regolarmente iscritto all'albo degli psicologi e, se cerca una psicoterapia, che abbia anche l'annotazione come psicoterapeuta, cosa che può fare liberamente in autonomia tramite internet. Buone decisioni!
La lascio con una psiccola "provocazione": cosa cambierebbe, se cambierebbe, pensare a come può essere più felice piuttosto che a come essere migliore? Vede, ho la sensazione che nel secondo caso parta dall'idea che ora lei sia difettuale...e lo è in un certo senso, ma non più di ciascuno di noi.
Saluti
trovo interessante che pensi che un percorso con uno psicologo potrebbe aiutarla e al tempo stesso si definisce un autosabotatore...forse più che di migliorarsi potrebbe trattarsi di dare un senso a questa dinamica, ma l'obiettivo è comunque suo. La psicoterapia non è un percorso obbligato, ma qualcosa di lei la spinge verso questa strada...cosa? Parta da lì, da quello che sente; non c'è niente che un esterno possa dirle, per quanto considerato un esperto, che abbia più valore di quello che pensa più giusto per lei.
Per quanto riguarda l'aspetto pratico della scelta, anche quello è un processo personale. Chi parte dall'approccio, chi dalla distanza, chi va "a pelle" ecc. Anche questo le dirà qualcosa di lei; forse, il rischio di utilizzare "tanta razionalità" temo possa farla rallentare più che muovere..e forse questo è proprio quell'autosabotaggio di cui stava parlando. Le ricordo inoltre che non ci sono orientamenti migliori o peggiori in assoluto, ma solo i terapeuti "giusti per noi". La cosa importante è controllare che sia un professionista regolarmente iscritto all'albo degli psicologi e, se cerca una psicoterapia, che abbia anche l'annotazione come psicoterapeuta, cosa che può fare liberamente in autonomia tramite internet. Buone decisioni!
La lascio con una psiccola "provocazione": cosa cambierebbe, se cambierebbe, pensare a come può essere più felice piuttosto che a come essere migliore? Vede, ho la sensazione che nel secondo caso parta dall'idea che ora lei sia difettuale...e lo è in un certo senso, ma non più di ciascuno di noi.
Saluti
Dr.ssa Caterina Zanusso - Psicologa Psicoterapeuta Padova e Skype
Cell: 347.1173841 Mail: zanusso.caterina@gmail.com
www.caterinazanusso.com
[#2]
Utente
La ringrazio per la risposta. Mi ha fatto sorridere che da poche righe aveva già notato la mia "tanta razionalità". Effettivamente è vero, un po' mi sento "difettuale" e fondamentalmente insicura. Spero di riuscire a non procrastinare e di iniziare un percorso che mi possa aiutare ad essere una donna più felice! Grazie ancora
[#3]
Più che pensare di riuscire o no, ascolterei entrambe le parti (quella che la spinge a volere la terapia e quella che fa procrastinare..perchè sono entrambe lei, assieme a tante altre probabilmente, e non ce n'è una più vera o più giusta dell'altra) senza giudicarle, e poi farà una scelta con una maggiore consapevolezza perlomeno.
Saluti
Dott.ssa Caterina Zanusso
Saluti
Dott.ssa Caterina Zanusso
[#4]
Utente
Ci proverò! Quando si presentano certe situazioni sento la necessità di iniziare, ad esempio quando inizio una storia sentimentale ed esce fuori la mia insicurezza. Ora frequento un ragazzo che mi attrae tanto fisicamente ma col quale però mi chiudo un sacco, non riesco a lasciarmi andare perché ho paura che voglia solo sesso. Ne ho conosciuto un altro di recente, mi piace veramente come persona, mi diverte tanto, non mi mette pressioni nonostante sia molto preso ma non mi attrae tanto fisicamente. Non so se lasciar perdere entrambi o questo sia solo un modo per evitare di affrontare la situazione. So che non potete darmi una risposta esaustiva online ma era giusto per aiutarmi a capire anche io stessa.
La ringrazio ancora!
La ringrazio ancora!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 822 visite dal 13/09/2019.
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