Visione materiale pornografico

Salve gentili dottori, vi scrivo per chiarire delle mie perplessità in merito a quanto accaduto durante gli incontri di psicoterapia: è normale che uno psicoterapeuta durante gli incontri utilizzi del materiale pornografico da me scelto, che rispecchi le mie fantasie sessuali, per poter suscitare in me delle reazioni emotive circa un'ipotesi di trauma infantile rimosso? Questi video venivano visti principalmente da me, mi chiedeva di descrivere ciò che vedessi e quando li vedevamo insieme li interrompeva periodicamente, rielaborando le scene, traslando su quelle scene le figure di me e mio padre, facendomi capire che una bambina non potesse provare piacere durante quello strazio e che io non provassi effettivamente piacere come credo, bensì sia stata semplicemente una vittima che provava dolore. Non era concentrato sulla visione di quei video, piuttosto guardava me. Nonostante le mie resistenze iniziali, ha cercato di convincermi fosse importante per me ed io ho ceduto provandomi a fidare di un professionista. È normale tutto questo?