Ansia, ipocondria, claustrofobia... come posso uscirne?

Salve a tutti, sono una ragazza e da sempre mi attanaglia una forte ansia. È cominciata circa in prima media, forse causata dal fatto che alle elementari venivo un po’ bullizzata e sono quindi cresciuta con la paura di essere costantemente giudicata da chi mi sta intorno. In terza media fu piuttosto invadente, nel senso che per qualche mese soffrii di dissenteria causata proprio dall’ansia.

Iniziate le superiori, la mia ansia continuò, e ogni mattina il tragitto casa-scuola sull’autobus era un inferno, in quanto iperventilavo e sudavo freddo all’idea di andare a scuola. Il primo anno è però passato, così come anche il secondo (in maniera molto più tranquilla devo dire).
Il terzo anno per me è stato un incubo. Avevo la nausea ogni giorno senza motivo apparente, feci mille visite senza che fu individuata una patologia in particolare, avevo sempre dolore allo stomaco e all’appendice... poi, mi sono ritirata da scuola in quanto venivo esclusa dai miei compagni, e questo mi portò ad un grave disagio che mi condusse anche ad atti di autolesionismo e al non voler più mettere piede fuori casa.
A maggio, purtroppo, mentre mi trovavo a scuola, ebbi un forte attacco di dissenteria (il primo in assoluto da quando frequento il liceo). Dovetti fuggire in bagno e farmi venire a riprendere. Arrivata a casa, però, non sentii più l’ugenza di andare in bagno. Lo stesso episodio si verificò in maniera uguale qualche settimana dopo, addirittura durante un’interrogazione, fui costretta a correre in bagno e a venirmi a fare riprendere. Da lì, ho una paura assurda che mi ricapitino queste situazioni mentre sono in pubblico, tipo ad una festa, a casa di amici... e col fatto che tra due settimane ricomincia la scuola, la mia ansia si sta aggravando. Ho paura anche che mi succeda in pubblico e di non avere un bagno a disposizione. Stasera ad esempio devo andare ad una festa e sto andando in bagno dalle 14 circa e ho la nausea forte; ho preso un imodium per calmare un po’ lo stomaco.
A questo si deve aggiungere la mia forte ipocondria, paura di stare male in pubblico, paura delle malattie, della morte, dei malesseri in generale e una claustrofobia che sta peggiorando. Non frequento stadi, concerti, discoteche, cortei... proprio per questa mia paura di stare male in pubblico. Il 5 devo anche prendere l’aereo e ho paura mi manchi l’aria in volo, cosa mai capitata, l’ho sempre preso tranquillamente, eppure ora per la prima volta ho paura mi venga un attacco di panico e di non poter uscire dal velivolo (dato che saremo in aria).
Vorrei sostegno professionale ma la mia famiglia ha una situazione economica piuttosto precaria, per questo non gliene ho mai parlato, quindi così facendo il mio disturbo si sta aggravando.
Sono stufa di vivere così. Ho paura della scuola, della maturità che dovrò affrontare, dei viaggi, di stare male.. . questo sta condizionando molto la mia vita sociale, fino a portarmi ad evitare le situazioni creando così un circolo vizioso. Non so se sto somatizzando l’ansia attraverso ipocondria, claustrofobia e paura di star male ovunque vada, venendo così giudicata o criticata. Mi sto rendendo conto che ho bisogno di aiuto. Mi sto perdendo tutte le cose belle della vita...
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220
l'ansia può essere somatizzata in molti modi e in un ipocondriaco il processo è frequente.
legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/2649-professione-ipocondriaco-l-arte-di-crearsi-malattie.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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Utente
Utente
Grazie per la risposta dottor De Vincentiis.
Mia nonna materna è molto ipocondriaca (lei ha paura persino dei raffreddori), e non vorrei aver ripreso questa caratteristica da lei. Ma oltre all’ipocondria, soffro anche di claustrofobia.
Insomma, mi vengono disagi generali quando mi trovo in mezzo alla gente, e la mia più grande paura è quella di star male in pubblico (dissenteria, svenimenti, vomito...) e rimanere nell’imbarazzo e nei pregiudizi generali.
Questa paura di star male ovunque vada mi rende la vita impossibile, soprattutto con la scuola...
Vorrei vivere in maniera spensierata visto che sono giovane, eppure mi ritrovo a uscire con la borsetta piena di medicine e con la costante paura di dover interrompere le mie uscite perché mi sento male...
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