Apatia, depressione e farmaci sbagliati?
salve, io avrei un paio di cose da chiedere.
il mio moroso da un paio di mesi soffre di depressioni, apatie, sbalzi d'umore che lo portano a essere ottimista e positivo e un momento dopo avere crisi di panico e pensieri suicidi.
inizialmente per non ricorrere a farmaci e psicologi abbiamo cercato di aiutarci a vicenda e con soluzioni meno invasive ma dopo poco il problema si è riproposto.
sta di fatto che ci siamo rivolti al c.s.m e ad uno psicologo che gli ha prescritto una comprezza di cipralex al mattino e una di zyprexa alla sera. da quando le assume si è stravolto tutto. vive la giornata nella confusione totale, mettendo nel dubbio qualsiasi cosa(lavoro, nostra storia, suoi sogni, ambizioni, pensieri) mentre la sera quando passa l effetto della pastiglia torna in se e sta male per i pensieri e comporatmenti che ha avuto durante il giorno!
in piu oggi ha avuto la prima seduta dallo psicologo che gli ha praticamente fatto capire che si sarebbero visti tempo una settimana,nonappena grazie ai farmaci la sua testa fosse stata libera da qualsiasi pensiero e confusione.
io mi chiedo: gli psicologi dovrebbero aiutare a risolvere i conflitti di una persona, a cercare di far chiarezza o a fare una sorta di lavaggio del cervello grazie anche ai farmaci che rendono vulnerabili e instabili (in questo caso) la persona?
secondariamente, gli effetti che hanno sul mio moroso sono seriamente validi e giusti?!
grazie mille di eventuali consigli a riguardo.
il mio moroso da un paio di mesi soffre di depressioni, apatie, sbalzi d'umore che lo portano a essere ottimista e positivo e un momento dopo avere crisi di panico e pensieri suicidi.
inizialmente per non ricorrere a farmaci e psicologi abbiamo cercato di aiutarci a vicenda e con soluzioni meno invasive ma dopo poco il problema si è riproposto.
sta di fatto che ci siamo rivolti al c.s.m e ad uno psicologo che gli ha prescritto una comprezza di cipralex al mattino e una di zyprexa alla sera. da quando le assume si è stravolto tutto. vive la giornata nella confusione totale, mettendo nel dubbio qualsiasi cosa(lavoro, nostra storia, suoi sogni, ambizioni, pensieri) mentre la sera quando passa l effetto della pastiglia torna in se e sta male per i pensieri e comporatmenti che ha avuto durante il giorno!
in piu oggi ha avuto la prima seduta dallo psicologo che gli ha praticamente fatto capire che si sarebbero visti tempo una settimana,nonappena grazie ai farmaci la sua testa fosse stata libera da qualsiasi pensiero e confusione.
io mi chiedo: gli psicologi dovrebbero aiutare a risolvere i conflitti di una persona, a cercare di far chiarezza o a fare una sorta di lavaggio del cervello grazie anche ai farmaci che rendono vulnerabili e instabili (in questo caso) la persona?
secondariamente, gli effetti che hanno sul mio moroso sono seriamente validi e giusti?!
grazie mille di eventuali consigli a riguardo.
[#1]
Gentile utente
Gli psicologi non prescrivono farmaci. Quindi forse dovrebbe riformulare la sua domanda con più esattezza.
Cordiali saluti
Gli psicologi non prescrivono farmaci. Quindi forse dovrebbe riformulare la sua domanda con più esattezza.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#2]
Utente
si, giustamente ho scritto di getto visto il periodaccio e non ho badato alla comprensione.
i farmaci glieli hanno prescritti al c.s.m. e lo psicologo si è limitato a spiegare l effetto che avranno su di lui.
visto il periodo e i vortici di pensieri che occupano la testa del mio moroso, mi aspettavo iniziassero una sorta di analisi, lavoro su questo invece gli ha fatto capire che i farmaci sono una sorta di inibitori della personalità e portano a eliminare qualsiasi sensazione, idea, emozione che possa provare la persona.
i farmaci glieli hanno prescritti al c.s.m. e lo psicologo si è limitato a spiegare l effetto che avranno su di lui.
visto il periodo e i vortici di pensieri che occupano la testa del mio moroso, mi aspettavo iniziassero una sorta di analisi, lavoro su questo invece gli ha fatto capire che i farmaci sono una sorta di inibitori della personalità e portano a eliminare qualsiasi sensazione, idea, emozione che possa provare la persona.
[#3]
No, è una spiegazione del tutto falsa. Anzi, trovo molto strano che un collega possa aver dato al suo ragazzo una spiegazione talmente approssimativa, oltre che falsa.
Immagino (e spero) che il suo ragazzo sarà stato oggetto di un'accurata valutazione psichiatrica, innanzitutto. In ogni caso il quadro che lei ci presenta appare confuso, e se non siete rimasti soddisfatti del trattamento che avete ricevuto, sarebbe opportuno un secondo parere.
Cordiali saluti
Immagino (e spero) che il suo ragazzo sarà stato oggetto di un'accurata valutazione psichiatrica, innanzitutto. In ogni caso il quadro che lei ci presenta appare confuso, e se non siete rimasti soddisfatti del trattamento che avete ricevuto, sarebbe opportuno un secondo parere.
Cordiali saluti
[#4]
Gentile Utente,
gli sbalzi da lei descritti potrebbero far pensare alla presenza di un disturbo dell'umore nel suo ragazzo. Se così fosse servono alcuni tentativi finchè non si trova il dosaggio farmacologico corretto.
Il vostro intervento, in questo caso, è fondamentale: sia lei che il fidanzato (e i genitori ovviamente) dovete informare tempestivamente lo psichiatra degli effetti collaterali dei farmaci: questo ragazzo prende farmaci per stare meglio, non peggio, giusto?
Ma voi non dovete starvene lì ad aspettare il miracolo però! Se un farmaco non funziona di solito lo psichiatra lo cambia, per cui direi di non farsi prendere troppo dall'ansia per questo.
Per quanto riguarda il sostegno psicologico se non siete contenti potete sempre cercare un supporto privatamente.
Spero di esserle stato d'aiuto
gli sbalzi da lei descritti potrebbero far pensare alla presenza di un disturbo dell'umore nel suo ragazzo. Se così fosse servono alcuni tentativi finchè non si trova il dosaggio farmacologico corretto.
Il vostro intervento, in questo caso, è fondamentale: sia lei che il fidanzato (e i genitori ovviamente) dovete informare tempestivamente lo psichiatra degli effetti collaterali dei farmaci: questo ragazzo prende farmaci per stare meglio, non peggio, giusto?
Ma voi non dovete starvene lì ad aspettare il miracolo però! Se un farmaco non funziona di solito lo psichiatra lo cambia, per cui direi di non farsi prendere troppo dall'ansia per questo.
Per quanto riguarda il sostegno psicologico se non siete contenti potete sempre cercare un supporto privatamente.
Spero di esserle stato d'aiuto
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 2.8k visite dal 24/02/2009.
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