Impossibilità ad effettuare una scelta

Salve sono Francesco, cercherò di essere il più breve possibile.

Qualche anno fà stanco della mia vita lavorativa, ho avviato un nuovo percorso che mi portasse ad occupazione stabile.
Per far ciò ho tentate una marea di stade, non ne ho tralasciata nessuna.
Prima di arrivare all'indeterminato, mi sono preso, se così si può definire, un anno sabbatico. Periodo in cui ho cominciato a lavorato con la nuova qualifica anche se a tempo determinato, in cui mi sono spostato piu volte di città in città in cerca di esperienze e formazione.

Ora è arrivato l'indeterminato, ho diverse proposte ma non so decidere in quale città andare a vivere. Come prima cosa devo dire che i troppi spostamenti ora cominciano a pesarmi, e non ho voglia di andare a cercare nuove esperienze in nuove città.
Nelle precedenti esperienze mi sono trovato bene in due città, ma ci ho trascorso poco tempo. Proprio in queste due ho forse possibilità di ritornarci, oppure potrei tentare di tornare nella mia città di origine, fatto stà che io non so che scelta fare.. . . .

Da quando ho cominciato la nuova avventura la mia vita si è stravolta, non solo per il lavoro lontano da casa ma anche per vicende personali. Oggi non ho più il legame sentimentale di qualche anno fà che mi avrebbe riportato verso casa, di fatto sono libero.
Oggi nella mia città ho solo i familiari, un tempo mi mancava solo un lavoro stabile, oggi ho quello, ma ho perso tutto il resto. Non so se provare a rifarmi una vita fuori, e in questo caso dovrei capire la città dove voglio trasferirmi ed ho due opzioni, oppure provare a tornare a casa, alla terra dove sono nato, ma ahimè che neppure sento più mia. Quando torno lì non mi sento a casa, sono tante le cose che non mi piacciono.. . .

In definitiva mi sento come come senza metà, senza direzione, non so dove voglio andare, ma ho fretta di decidere, sperando che sia quella giusta, per poter provare a ricostruire la mia vità.. . .
Se mi continuo a spostare non riuscirò a creare legami solidi in nessun posto, e mi sentirò sempre straniero.. . .

se scrivo a voi è provare ad uscire da questa situazione, vorrei un aiuto so come riuscire a prendere una decisione.

Grazie delle vostre risposte.
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Gentile Francesco,

Il suo percorso verso la stabilità lavorativa è ammirevole; si è rimboccato la mani e, con i suoi tempi, ha creato le condizioni per la propria soddisfazione; ciò è molto complesso senza una buona solidità interiore, che lei possiede.
Tuttavia, simili percorsi presentano inevitabilmente un costo, e il suo è in termini di legami, fatica, e allentamento delle proprie radici.
Leggendo le sue parole, mi sembra sia proprio qui il nucleo della questione: assecondare le spinte che sente a cercare la propria fortuna lavorativa, e affettiva, in una delle due città che ha in passato apprezzato (e che se ho ben capito la accoglierebbe in via definitiva), oppure onorare le proprie radici appunto, tornando in una città che ha (e sempre avrà) valore affettivo, ma forse non sente possa soddisfare pienamente le sue ambizioni, complici i cambiamenti di cui parlava.
Dunque, mi corregga se sbaglio, la decisione sembra presa in realtà, ma l'impedimento nasce nel seguirla con fiducia.
Quale aspetto di questa scelta sente più faticoso?

Un caro saluto

Dr. Alessio Vellucci
www.miodottore.it/alessio-vellucci/psicologo-psicoterapeuta-psicologo-clinico/roma

[#2]
Utente
Utente
Grazie per aver risposto Dott. Vellucci.

In relatà con il nuovo lavoro potrei chiedere il trasferimento, o in una delle due città dove mi sono trovato bene, oppure chiedere il trasferimento verso la mia città di origine. Quanto ottenuto dal punto di vista lavorativo lo conservo qualsiesi sia la scelta. Ovviamente a prescindere dalla scelta per un qualsiesi trasferimento mi ci vorrebbe un pò di tempo, e soprattutto non vorrei sbagliare la scelta.... E questo è di per sè sufficiente a darmi ansia....

Il dilemma è se tornare a casa o farmi una vita fuori, se dovessi propendere per il secondo caso dovrei scegliere possibilmente tra una delle due città dove mi sono trovato bene, anche se ci sono stato per breve tempo.

......e proprio non so che scelta fare...
...sino incapace di scegliere
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Gentile Utente,

Dalle sue parole mi era sembrato di intendere che la prospettiva di iniziare una nuova esperienza di vita, sopratutto lavorativa, in una delle due città dalle quali era rimasto colpito, la motivasse maggiormente piuttosto che tornare nella città di origine; questo perché, per diversi motivi, non la sente più sua e non si sente a casa.

Per questo le ripropongo la differenza tra non sapere quale scelta prendere oppure sentire di non poterla sostenere nella sua realizzazione.
Quali sarebbero gli aspetti più spiacevoli della scelta di non tornare nella sua città di origine?

Un caro saluto
[#4]
Utente
Utente
Grazie dottore per la risposta.
Mi sono preso del tempo prima di rispondere per valutare il più possibile tutti gli aspetti in funzione della domanda che mi Lei mi pone.

Dunque....
Se decido di non tornare a casa ovviamente tra gli aspetti spiacevoli c'è il fatto di essere lontano dalla famiglia, e dai luoghi che ho sempre concosciuto. Vivere dove non si conoscere nessune da senso di solitudine.

Andare fuori implica il fatto di dover ricominciare tutto o quasi da zero....
Impare i luoghi, scegliere una casa, provare a conoscere nuova gente e provare ad inserirsi nel contesto e nel tessuto del luogo con tutti le difficoltà del caso.

Non riesco a decidere e non so come sbloccarmi e come sbloccare questa situazione.
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Dr. Alessio Vellucci Psicologo, Psicoterapeuta 92 5
Dunque Francesco, il senso di solitudine e possibili, iniziali, difficoltà di ambientamento, sembrano rappresentare l’ostacolo più intenso ai suoi progetti lavorativi.
Lei appare consapevole che questi sentimenti sono naturali, persino necessari, di fronte a cambiamenti importanti come quelli ai quali pensa di esporsi, tuttavia li sente ingovernabili al punto di paralizzarsi nella scelta.
Purtroppo oltre questo livello di approfondimento questo contesto non ci permette di andare, ma sono convinto che rivolgendo queste riflessioni ad uno specialista della sua zona, scoprirà di avere un potere sul suo mondo interno maggiore di quello che crede.

Un caro augurio di buona fortuna
[#6]
Utente
Utente
Grazie.