Mancata intesa sessuale in una relazione sentimentalmente coinvolgente

Salve,
ho vissuto un'intensa storia sentimentale con la mia compagna, ma da qualche giorno lei la ritiene definitivamente conclusa per mancanza di
intesa sessuale, da lei sempre cercata ma mai trovata.
Siamo una coppia lesbica, la mia compagna ha avuto altre esperienze e ha avuto una vita sessuale sempre abbastanza attiva, io invece ero alla mia prima esperienza, e dall'inizio di questa relazione, ho sentito quell'insicurezza tipica del non essere all'altezza, per questo ho lasciato quasi sempre che fosse lei a prendere l'iniziativa.
Mi sono sempre sentita attratta sessualmente e coinvolta nel momento, ma, nonostante abbia acquisito maggiore sicurezza man mano che imparavamo a conoscerci, è rimasta di fondo questa "insicurezza" che mi ha impedito di raggiungere quel livello di naturalezza necessario.
Premetto che abbiamo due diverse personalità e modi diversi di vivere questo momento, io più immersiva lei più impulsiva e passionale, ma da sempre per me questo è stato più uno stimolo che un ostacolo.
Nei quasi tre anni di relazione questo disagio maturato in via sempre più crescente dalla mia compagna, in realtà non è mai stato "portato alla luce" con chiarezza, lei anche si sentiva coinvolta e innamorata e ha cercato eventuali anomalie in se' stessa, che soffre di amenorrea e pertanto attribuiva a questo i suoi cali di libido via via sempre più consistenti; in un paio di occasioni mi aveva invitato a prendere più iniziativa ma non mi ha mai parlato di mancata intesa sessuale, per via del fatto che rischiava di compromettere la relazione in qualche modo o ferirmi.
Due mesi fa questa questione invece è esplosa con forza per via del fatto che lei ormai era saturata da questo disagio, mi ha detto che per tutto questo tempo ha messo da parte il vivere la sua sessualità per amore della relazione, ci siamo date del tempo e mi sono impegnata a iniziare una nuova vita sessuale ma in realtà, dopo qualche tentativo, adesso è chiaro che lei si sente solo bloccata e inibita.
Questa situazione le ha fatto accumulare anche del nervosismo, per questo qualche giorno fa ha dichiarato conclusa la relazione per via del fatto che non riesce più a sostenere questa situazione.
Adesso che il reale disagio è palesato, ovviamente mi rendo che di fondo è mancata è una comunicazione efficace,
lei parla tassativamente di mancanza di chimica tra noi due anche se funzioniamo benissimo fuori dal letto, a mio modo di vedere invece l'intesa è qualcosa che si può costruire. A vostro giudizio, sarebbe possibile un recupero di questa situazione oppure si è creato un blocco e un rifiuto inconscio?
Ovviamente la terapia di coppia sarebbe efficace solo se c'è volontà da entrambe le parti, potrebbe avere un senso in questa situazione?
Vorrei realmente anche acquisire maggiore disinvoltura in eventuali future relazioni, potrei lavorare su un aspetto particolare?
Grazie.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 4.3k 193
Cara utente, nel suo caso non si tratta di una generica terapia di coppia, ma della terapia condotta da un sessuologo esperto, che agisca sulle modalità del vostro incontro erotico.
Questo, ovviamente, se c'è la volontà da entrambi le parti di salvare la situazione.
Credo che lei abbia ragione nel dire che tra voi è mancata la comunicazione. Le coppie si formano alla vita di tutti i giorni, alle abitudini comuni, alla pratica sessuale; ma per far questo si devono comunicare le loro preferenze e le loro difficoltà.
Dice una grande sessuologa di Firenze, Roberta Giommi, che il sesso è "un sapere saggio"; il contrario di quello che pensano tutti gli innamorati, i quali vorrebbero che la situazione incantata dell'incontro, il fervore della reciproca conquista, superasse d'un balzo ogni povertà tecnica, e sono persuasi che l'amore, come un incantesimo, debba vincere le carenze pratiche e la scarsa conoscenza che i due partner possono avere, non solo dell'altro, ma anche del proprio erotismo.
Le coppie temono di ferirsi anche solo chiedendo una carezza diversa, una stimolazione più intensa, come se l'altro dovesse agire in maniera perfetta per una sorta di magia conferita dall'amore.
Ed ecco allora la reciproca delusione, l'impressione che sia "la chimica" a non funzionare (e come mai vi sareste attratte, all'inizio?); ecco il senso di colpa del più inesperto che non è stato aiutato a conquistare un erotismo più congeniale a quello dell'altro, e nemmeno a sondare il proprio.
Il consiglio rimane lo stesso, in coppia se c'è la volontà di mantenerla in piedi, da sola se vuole liberarsi da qualche inibizione e conoscere meglio sé stessa: qualche colloquio o una terapia con un sessuologo. Ma nel caso vada da sola, tenga poi conto che è certo importante conoscere sé stessi e le proprie preferenze, tuttavia l'avventura erotica ricomincia con ogni partner, perché l'attenzione va rivolta a tutti e due, a lei stessa come al partner, e ogni persona è diversa dall'altra.
Auguri; ci faccia sapere.

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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