Possibile depressione e incapacità relazionale
Gentile psicologo,
le scrivo per avere un consulto,se possibile,circa la condizione psichica di una mia cara amica.Ha 22 anni.Fin dalla prima infanzia,ha sempre avuto difficoltà nel confrontarsi e relazionarsi con gli altri.Difficoltà che durante l'adolescenza sono peggiorate inducendola a chiudersi continuamente in se stessa,ad abbandonarsi a pensieri cupi sulla sua vita e il suo senso.L'atteggiamento eccessivamente protettivo da parte dei genitori non l'ha aiutata anche se ho avuto modo di constatare che è dovuto alla debolezza caratteriale e instabile della figlia.
Adesso che lei è adulta,le cose non sono cambiate e io non so come comportarmi con lei anche perchè non posso fare a meno di essere preoccupata.
Siamo geograficamente distanti e l'unico modo per sentirci,è telefonarci o comunque scriverci quando possibile.Lei ha frequenti sbalzi d'umore e pensieri lugubri che la portano lontano anche da me,la sua migliore amica.
Dice di non accorgersi di avere un problema,che fa le cose per dovere e non per piacere,i suoi mille impegni non le danno alcuna soddisfazione personale ma sono solo un modo per non pensare.Non ha emozioni o percezione di se e degli altri.è come se fosse interiormente morta.Queste crisi però rispetto al passato sono sempre più evidenti,si manifestano più frequentemente e con maggiore intensità.Piange frequentemente quando non raggiunge uno scopo,quando suscita la delusione dei suoi genitori,quando soffre la solitudine o semplicemente senza motivo.Io non credo che tutto questo sia normale e mi stupisce pensare che non si accorga di avere un problema.Mi chiedo cosa accadrà quando dovrà trasferirsi per motivi di studio e lasciare il nido protettivo familiare;cosa mai potrà succedere visto che i suoi genitori sono le uniche figure certe nella sua vita.Il problema principale sta anche nel fatto che nulla è certo ma lei ha bisogno di questa certezza incondizionata che l'assicuri e dia gratificazioni.Quando viene a mancare,allora arriva anche a rimanere nella sua stanza al buio a piangere.
è possibile che tutto questo sia una forma depressiva o che con il corso del tempo le cose peggiorino al punto di diventarlo?c'è da preoccuparsi seriamente e spingerla a parlare con uno specialista?
La ringrazio per la cortese attenzione.
S.
le scrivo per avere un consulto,se possibile,circa la condizione psichica di una mia cara amica.Ha 22 anni.Fin dalla prima infanzia,ha sempre avuto difficoltà nel confrontarsi e relazionarsi con gli altri.Difficoltà che durante l'adolescenza sono peggiorate inducendola a chiudersi continuamente in se stessa,ad abbandonarsi a pensieri cupi sulla sua vita e il suo senso.L'atteggiamento eccessivamente protettivo da parte dei genitori non l'ha aiutata anche se ho avuto modo di constatare che è dovuto alla debolezza caratteriale e instabile della figlia.
Adesso che lei è adulta,le cose non sono cambiate e io non so come comportarmi con lei anche perchè non posso fare a meno di essere preoccupata.
Siamo geograficamente distanti e l'unico modo per sentirci,è telefonarci o comunque scriverci quando possibile.Lei ha frequenti sbalzi d'umore e pensieri lugubri che la portano lontano anche da me,la sua migliore amica.
Dice di non accorgersi di avere un problema,che fa le cose per dovere e non per piacere,i suoi mille impegni non le danno alcuna soddisfazione personale ma sono solo un modo per non pensare.Non ha emozioni o percezione di se e degli altri.è come se fosse interiormente morta.Queste crisi però rispetto al passato sono sempre più evidenti,si manifestano più frequentemente e con maggiore intensità.Piange frequentemente quando non raggiunge uno scopo,quando suscita la delusione dei suoi genitori,quando soffre la solitudine o semplicemente senza motivo.Io non credo che tutto questo sia normale e mi stupisce pensare che non si accorga di avere un problema.Mi chiedo cosa accadrà quando dovrà trasferirsi per motivi di studio e lasciare il nido protettivo familiare;cosa mai potrà succedere visto che i suoi genitori sono le uniche figure certe nella sua vita.Il problema principale sta anche nel fatto che nulla è certo ma lei ha bisogno di questa certezza incondizionata che l'assicuri e dia gratificazioni.Quando viene a mancare,allora arriva anche a rimanere nella sua stanza al buio a piangere.
è possibile che tutto questo sia una forma depressiva o che con il corso del tempo le cose peggiorino al punto di diventarlo?c'è da preoccuparsi seriamente e spingerla a parlare con uno specialista?
La ringrazio per la cortese attenzione.
S.
[#1]
Gentile ragazza, al di la' della sintomatologia riportata da lei sulla quale si potrebbero fare solo potesi, è chiaro che si tratta di una condizione in cui c'è una dimensione di sofferenza. E, senza aspettare o ipotizzare cosa possa succedere in futuro, se lei ha una certa influenza sulla sua amica allora fa bene a consigliarle un intervento specialistico.
cordialmente
cordialmente
Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks
[#2]
Gentile ragazza
Sembra come se lei conoscesse questa persona meglio di chiunque altro. Addirittura dà già per scontato che dovrà trasferirsi per motivi di studio, e ne parla come se invece di essere geograficamente distante la frequentasse tutti i giorni.
Ad ogni modo, se tiene davvero tanto a questa sua amica, dovrebbe cercare di convincerla a lasciarsi aiutare per il suo disagio. Se sarà depressione o altro sarà lo specialista a deciderlo.
Cordiali saluti
Sembra come se lei conoscesse questa persona meglio di chiunque altro. Addirittura dà già per scontato che dovrà trasferirsi per motivi di studio, e ne parla come se invece di essere geograficamente distante la frequentasse tutti i giorni.
Ad ogni modo, se tiene davvero tanto a questa sua amica, dovrebbe cercare di convincerla a lasciarsi aiutare per il suo disagio. Se sarà depressione o altro sarà lo specialista a deciderlo.
Cordiali saluti
Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com
[#3]
Gentile Utente,
è molto bello da parte sua tutta questa preoccupazione per l'amica: è segno di grande sensibilità e di umanità, e almeno in questo la sua amica è davvero molto fortunata.
Se siete così amiche immagino che Lei conosca bene i genitori di questa ragazza: una prima soluzione potrebbe essere quella di parlarne con loro, segnalando le Sue preoccupazioni.
Ma se siete così amiche lo siete anche perchè tra di voi non avete segreti o remore: per questo motivo io le consiglio di parlare apertamente con questa ragazza, dicendo quanto Lei sia preoccupata, e che se non chiederà aiuto Lei contatterà i suoi genitori.
Più di questo non credo possa fare, davvero. Il fatto che la sua amica cambi residenza per studiare potrebbe anche essere positivo, ma dipende da molte cose. In ogni caso la Sua amica potrebbe rivolgersi ad un CPS, gratuitamente o quasi, della nuova città e farsi seguire da qualcuno (psicologo o psichiatra).
Infine, se parlerà alla sua amica le faccia leggere questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Sono certo che se starà vicino a questa persona le cose potranno cambiare
è molto bello da parte sua tutta questa preoccupazione per l'amica: è segno di grande sensibilità e di umanità, e almeno in questo la sua amica è davvero molto fortunata.
Se siete così amiche immagino che Lei conosca bene i genitori di questa ragazza: una prima soluzione potrebbe essere quella di parlarne con loro, segnalando le Sue preoccupazioni.
Ma se siete così amiche lo siete anche perchè tra di voi non avete segreti o remore: per questo motivo io le consiglio di parlare apertamente con questa ragazza, dicendo quanto Lei sia preoccupata, e che se non chiederà aiuto Lei contatterà i suoi genitori.
Più di questo non credo possa fare, davvero. Il fatto che la sua amica cambi residenza per studiare potrebbe anche essere positivo, ma dipende da molte cose. In ogni caso la Sua amica potrebbe rivolgersi ad un CPS, gratuitamente o quasi, della nuova città e farsi seguire da qualcuno (psicologo o psichiatra).
Infine, se parlerà alla sua amica le faccia leggere questo articolo sulla depressione https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/
Sono certo che se starà vicino a questa persona le cose potranno cambiare
Cordialmente
Daniel Bulla
dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 3.4k visite dal 23/02/2009.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.