Ansia, paura e gioco

Buongiorno

Ho preso coscienza di essere malata e dipendente dal gioco.
Ho chiamato il centro dipendenze della mia città per chiedere aiuto e con l’intenzione di seguire una terapia.

Ho bisogno di sfogarmi perché non riesco più a tenermi tutto dentro. Ne ho parlato per la prima volta oggi con una persona e mi sono sentita di attivarmi subito per risolvere questa malattia, ebbene sì, ho capito che sono malata.
In questo momento mi sento messa all’angolo, ho tanta voglia di intraprendere questa strada ma ho paura di parlarne con la
Mia famiglia, già carica di problemi e di confrontarmi con il mio compagno, che non capirebbe forse, ma
Magari è solo
Una mia opinione.
Mi sento male, per la prima volta mi sento senza maschera e mi vergogno ma non voglio deprimermi o piangermi addosso e sono decisa a reagire per la mia famiglia.
Voglio intraprendere questa strada da sola ma sento di aver bisogno di un supporto.

Credo sia normale sentirsi così ma sono tanto impaurita perché non voglio far trasparire nulla a casa per ora.

Dovrei lasciar andare la mia corazza e parlare a cuore aperto con i miei cari ma ho paura della loro reazione e giudizio, e del grande dispiacere che li farò provare e questo mi uccide.
Grazie di avermi letto e attendo un vostro consiglio
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

non so dirLe quale sarà la reazione della Sua famiglia, anche perchè problemi di questo tipo sono molto gravi: per Lei, perchè come ha ben detto si tratta di una malattia e seria. Ma ci sono problemi anche per i Suoi parenti, perchè di solito sono inconsapevoli di ciò che accade, oppure hanno sentito parecchie bugie o hanno prestato molto denaro e non lo riotterranno probabilmente mai...

Però, se davvero ha deciso di lasciarsi aiutare, DEVE parlare con loro e chiedere anche il loro aiuto, oltre a quello di un professionista.

Chi Le sta vicino (compagno, parenti, ecc...) dovrà occuparsi di Lei, probabilmente anche delle Sue finanze e senz'altro potrà essere utile a stare accanto a Lei durante la terapia.

Se non farà questo passo OGGI, è probabile che la malattia prenderà il sopravvento. Lo faccia subito.
E' meglio per loro avere un dispiacere oggi che dover gestire domani una situazione non più controllabile.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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