Ansia dopo i pasti
Buonasera dottori, é da inizio estate di quest'anno che quasi tutti i giorni dopo i pasti avverto un senso d'ansia e poco dopo difficoltà a digerire e senso di pesantezza allo stomaco. Soffro d'ansia dal 2014, sto facendo psicoterapia da ottobre dell'anno scorso e diciamo che é praticamente controllabile ormai, tranne questa piccola e fastidiosa compagna dopo pasto.
Premetto che nella prima fase dell'adolescenza ero un po' sovrappeso, credo di aver cominciato a mangiare più del bisogno quando si sono separati i miei genitori, e questo mi ha creato molti disagi a livello di autostima, col tempo a causa di svariate problematiche familiari i chili di troppo se ne sono andati via.
È probabile che questa ansia sia dovuta dal fatto che il mio inconscio mi veda ancora la dodicenne cicciottella di allora sebbene io sia consapevole che attualmente non lo sono?
Premetto che nella prima fase dell'adolescenza ero un po' sovrappeso, credo di aver cominciato a mangiare più del bisogno quando si sono separati i miei genitori, e questo mi ha creato molti disagi a livello di autostima, col tempo a causa di svariate problematiche familiari i chili di troppo se ne sono andati via.
È probabile che questa ansia sia dovuta dal fatto che il mio inconscio mi veda ancora la dodicenne cicciottella di allora sebbene io sia consapevole che attualmente non lo sono?
[#1]
"sto facendo psicoterapia da ottobre dell'anno scorso"
Gentile Utente,
il problema che pone non è isolabile dalle altre questioni affrontate in terapia, perciò è certamente più efficace che Lei ne parli in seduta con chi la segue e già conosce la sua storia e le sue caratteristiche.
Provi a ripensare al recente esordio di questo disturbo per cercare di collegarlo eventualmente a qualche situazione, evento, pensiero o stato d'animo particolare.
Potrebbe eventualmente valutare anche l'opportunità di un controllo medico con l'obiettivo di alleviare o eliminare i fastidi fisici conseguenti i pasti, così da evitare il più possibile di cadere in interpretazioni erronee di quanto le sta accadendo.
Saluti.
Gentile Utente,
il problema che pone non è isolabile dalle altre questioni affrontate in terapia, perciò è certamente più efficace che Lei ne parli in seduta con chi la segue e già conosce la sua storia e le sue caratteristiche.
Provi a ripensare al recente esordio di questo disturbo per cercare di collegarlo eventualmente a qualche situazione, evento, pensiero o stato d'animo particolare.
Potrebbe eventualmente valutare anche l'opportunità di un controllo medico con l'obiettivo di alleviare o eliminare i fastidi fisici conseguenti i pasti, così da evitare il più possibile di cadere in interpretazioni erronee di quanto le sta accadendo.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.7k visite dal 19/08/2019.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.