Frustrazione disturbo dell attenzione vittimismo ed apatia difficoltà in famiglia

Chiedo questo consulto perché davvero non riesco a sentirmi bene e a capire cosa non va. Cercherò di essere breve. Nonostante gli ottimi voti scolastici mi sono sempre sentita inferiore da quando ero bambina poiché non sono mai stata brava in matematica nonostante gli sforzi e per via della competizione che c'è sempre stata nella mia famiglia con mio fratello. Ma il fatto è che ho sempre avuto una mente molto iperattiva, mi annoio e distraggo molto facilmente, non riesco a stare sempre nello stesso posto, ma ero sempre riuscita ad ottenere ottimi risultati ricorrendo all'isolamento o all'autolesionismo se necessario. Dopo aver finito il liceo al meglio, volevo frequentare una facoltà scientifica ma la mia incapacità di applicarmi e la mia probabile stupidità non me lo hanno permesso. Avrei voluto studiare fuori, ma quando ne ho avuto la possibilità, la scelta di una facoltà a me non consona e la convivenza con mio fratello, hanno spezzato il mio sogno. Così mi ritrovo nella mia città natale, orribile e priva di stimoli, senza persone con cui poter realmente intavolare una conversazione o uscire, ho portato al termine il primo anno di studi con successo, ma non riesco a fare l'ultimo esame. Mi sento bloccata, e per questo vengo criticata continuamente dalla mia famiglia, che mi accusa di essere vittimista e sfaticata. In famiglia ci sono vari problemi, ma non li elencherò proprio per evitare di scadere nel vittimismo.. . In ogni caso studiare è la mia unica ancora di salvezza per poter vivere in un contesto migliore e cambiare vita, ma il prospetto di altri lunghi anni in questo clima desolato, mi uccide e paralizza. Mi dicono che ci sono persone che studiano nonostante problemi maggiori dei miei e che se non riesco a studiare è perché non ci tengo davvero.. . Forse è davvero così, ma provo malessere fisico non appena provo a studiare, mi viene la nausea, un forte mal di testa e penso a mille altre cose.. . E la cosa assurda è che a me piace davvero imparare, apprendere, ma mi sento apatica, senza forze, come una condannata al patibolo. Non mi interessa nemmeno più avere contatti sociali, perché ogni volta sono stata ferita o comunque non riesco a trovare più le persone interessanti.. . Non sono mai andata da uno psicologo perché non ne ho mai avuto la possibilità economica, perché non volevo essere "schedata" in un futuro lavoro e perché mi sembra davvero di essere solo una persona debole, pigra ed inutile, che perde tempo invece di darsi da fare per andarsene da questo inferno e che seguendo la Teoria Darwiniana merita di soccombere.. . Vorrei davvero farcela, ma ho mille pensieri e paranoie che ad oggi, per la prima volta nella mia vita non riesco a superare né con i sensi di colpa, né strappandomi i capelli (tendo a ledermi il cuoio capelluto), né isolandomi. Sto passando le mie giornate come in trincea, nel vuoto ed frustrazione più assoluti, sapendo di poter dare molto di più se solo riuscissi ad impegnarmi. Aiutatemi, se non a risolvere, a capire.. .
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Dr.ssa Susanna Bertini Psicoterapeuta, Psicologo 13 1
GENTILE Utente 558XXX,
sicuramente è un momento molto difficile per lei, sembrerebbe l'epilogo di un lungo periodo di sofferenza. Credo che il nucleo del problema sia all'interno della sua famiglia dove inconsapevolmente si alimenta il confronto fra lei e suo fratello. Ovviamente queste sono solo supposizioni in quanto gli elementi sui quali riflettere sono proprio pochi. Da ciò che scrive finora era riuscita ad arginare le difficoltà con vari metodi "empirici", ma oggi gli escamotage non funzionano più: occorr
e affrontare i problemi alla radice, e prima si comincia....
Le suggerirei di individuare, fra i professionisti iscritti all'albo degli psicologi della sua regione, una/uno psicoterapeuta (magari privilegiando chi offre il primo colloquio gratuito) e cercare di individuare una via per costruire una vita ricca di soddisfazioni. Le preciso che gli psicoterapeuti non vanno confusi con gli psichiatri, e non "schedano" nessuno. Ultima raccomandazione: non si giudichi severamente!!!
Augurandole ogni bene, la saluto.

Dr.ssa Susanna Bertini
via Berthollet 42
Torino
Torino

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Utente
Utente
Gentilissima Dr.ssa Susanna Bertini,
La ringrazio per la risposta. Nonostante i pochi dati a sua disposizione, ha in parte colto nel segno. Sebbene preferisca non scendere nello specifico, la mia esistenza è stata costellata da gravi lutti, grandi difficoltà relazionali con tutti gli uomini della mia vita, mancanza di reali punti di riferimento nei miei genitori, forti difficoltà economiche, voglia di evadere e sentirmi realmente felice ed indipendente mai davvero realizzata ed ancora lontana... Ho riflettuto in questo giorni e credo che inizierò davvero un percorso psicoterapeutico. La ringrazio per le sue parole. La saluto, augurandole ogni bene a mia volta.