Periodo difficile
Buonasera,
sono una ragazza di 24 anni e vorrei chiedervi un parere.
Da qualche mese sto vivendo un periodo davvero brutto e complicato. Premetto che sono una studentessa e il mio percorso universitario, dopo non aver passato per diverse volte un esame qualche anno fa (oltretutto uno degli esami di indirizzo del mio corso, quindi uno di quelli che mi piacciono di più), è stato un po' complicato, in quanto ora mi trovo ad essere fuoricorso di due anni.
Questa è una delle motivazioni principali che mi sta facendo vivere così male ultimamente, perché il peso di questo ritardo negli studi sta diventando più pesante. Dovrei riuscire a laurearmi entro quest'anno, ma la paura di non farcela mi sta creando non poche difficoltà. I miei genitori mi fanno moltissima pressione e mi fanno pesare molto il fatto di essere in ritardo con gli studi. Sono sempre stata una persona ansiosa e per questo mi sono rivolta più di una volta a degli specialisti, i quali mi hanno "liquidata" dicendomi di riflettere sulle cause della mia ansia, senza considerare il mio malessere.
Ora mi ritrovo, da qualche mese, ad essere sempre stanca, ad avere poca voglia di fare le cose e anche prepararmi i pasti è diventata una cosa superflua. Non nascondo che spesso faccio brutti pensieri e mi vergogno a parlare di questi problemi con le persone a me vicine per paura che mi considerino una pazza o una persona esagerata. Il problema è che ora mi sembra che tutti i pensieri negativi si stiano ripercuotendo anche sul fisico. Vi scrivo quindi per avere un vostro parere o anche un piccolo consiglio/spunto di riflessione. Grazie mille
sono una ragazza di 24 anni e vorrei chiedervi un parere.
Da qualche mese sto vivendo un periodo davvero brutto e complicato. Premetto che sono una studentessa e il mio percorso universitario, dopo non aver passato per diverse volte un esame qualche anno fa (oltretutto uno degli esami di indirizzo del mio corso, quindi uno di quelli che mi piacciono di più), è stato un po' complicato, in quanto ora mi trovo ad essere fuoricorso di due anni.
Questa è una delle motivazioni principali che mi sta facendo vivere così male ultimamente, perché il peso di questo ritardo negli studi sta diventando più pesante. Dovrei riuscire a laurearmi entro quest'anno, ma la paura di non farcela mi sta creando non poche difficoltà. I miei genitori mi fanno moltissima pressione e mi fanno pesare molto il fatto di essere in ritardo con gli studi. Sono sempre stata una persona ansiosa e per questo mi sono rivolta più di una volta a degli specialisti, i quali mi hanno "liquidata" dicendomi di riflettere sulle cause della mia ansia, senza considerare il mio malessere.
Ora mi ritrovo, da qualche mese, ad essere sempre stanca, ad avere poca voglia di fare le cose e anche prepararmi i pasti è diventata una cosa superflua. Non nascondo che spesso faccio brutti pensieri e mi vergogno a parlare di questi problemi con le persone a me vicine per paura che mi considerino una pazza o una persona esagerata. Il problema è che ora mi sembra che tutti i pensieri negativi si stiano ripercuotendo anche sul fisico. Vi scrivo quindi per avere un vostro parere o anche un piccolo consiglio/spunto di riflessione. Grazie mille
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Gentile utente,
crede che potrebbe esserle davvero utile un parere di un estraneo sulla sua vita, tenendo conto di quanto le opinioni altrui, da quello che mi pare di scorgere da queste righe, sono per lei fonte di ansia? Quale domanda, dovendola esplicitare, sta cercando di fare secondo lei? Se la domanda è su cosa fare o cosa sia giusto fare, "temo" dovrà ricominciare da lei. Poco male, anzi...forse è proprio da quello che pensa, sente, desidera e che per lei è importante che dovrebbe partire. Per quanto mi riguarda, invece di pensare al tempo perso, penserei a cosa ha acquistato in questo tempo e a cosa vuole fare di quello futuro. La lascio con alcune parole di Simone Tempia
"Lloyd, cosa si fa quando le aspettative vanno in fumo?"
"si trasforma il fumo in profumo, sir"
"Non è mica semplice..."
"Basta spegnere la bruciante delusione e mettere ciò che resta sotto un adeguato spirito di osservazione, sir"
"Ne uscirà una buona essenza, Lloyd?"
"E un'esistenza ancora migliore, sir"
Saluti
crede che potrebbe esserle davvero utile un parere di un estraneo sulla sua vita, tenendo conto di quanto le opinioni altrui, da quello che mi pare di scorgere da queste righe, sono per lei fonte di ansia? Quale domanda, dovendola esplicitare, sta cercando di fare secondo lei? Se la domanda è su cosa fare o cosa sia giusto fare, "temo" dovrà ricominciare da lei. Poco male, anzi...forse è proprio da quello che pensa, sente, desidera e che per lei è importante che dovrebbe partire. Per quanto mi riguarda, invece di pensare al tempo perso, penserei a cosa ha acquistato in questo tempo e a cosa vuole fare di quello futuro. La lascio con alcune parole di Simone Tempia
"Lloyd, cosa si fa quando le aspettative vanno in fumo?"
"si trasforma il fumo in profumo, sir"
"Non è mica semplice..."
"Basta spegnere la bruciante delusione e mettere ciò che resta sotto un adeguato spirito di osservazione, sir"
"Ne uscirà una buona essenza, Lloyd?"
"E un'esistenza ancora migliore, sir"
Saluti
Dr.ssa Caterina Zanusso - Psicologa Psicoterapeuta Padova e Skype
Cell: 347.1173841 Mail: zanusso.caterina@gmail.com
www.caterinazanusso.com
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 741 visite dal 06/08/2019.
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