Ho paura di morire nel sonno
Buonasera dottori, è da un paio di mesi che ho paura di morire nel sonno, ho 19 anni e vorrei tanto avere qualche rassicurazione visto che su internet non ho trovato ciò che volevo.
P. s sono un tipo molto ansioso e questi attacchi mi vengono soprattutto quando leggo notizie su persone morte nel sonno.
P. s sono un tipo molto ansioso e questi attacchi mi vengono soprattutto quando leggo notizie su persone morte nel sonno.
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Buonasera,
tenga presente che per addormentarsi bisogna abbandonarsi ed entrare in una dimensione differente da quella della veglia, in cui ci sono una serie di parametri diversi. Ad esempio il tempo e lo spazio sono diversi, i sensi e i riflessi sono attivi in modo differente, c'è un orientamento nel proprio mondo interiore, siamo indifesi e non possediamo un controllo consapevole. E così via.
Per fronteggiare la paura che questo cambiamento può generare, e per poterla rassicurare, può essere importante ricordare che il sonno implica un'attività dell'organismo e, anche se il lasciarsi andare al sonno può evocare un senso di perdita delle proprie funzioni, di fatto non è così. Lei è vivo durante il sonno, con una forma di attività specifica, fondamentale per la nostra vita.
Accanto a questo è necessario tenere presente che la sua paura può avere anche origini soggettive. Parliamo di origini relative alla sua storia, che possono riguardare il suo mondo interiore e le sue relazioni. In tal senso è necessaria un'indagine approfondita dal vivo, affinché si possano circoscrivere i vissuti che danno origine alla sua paura.
In ambito psicoanalitico si ritiene che il sonno, proprio per la sua dimensione meno cosciente, lasci emergere alcuni vissuti emotivi della persona, che però possono essere dolorosi o vissuti in modo conflittuale, generando ansia e paura ad esempio. Vissuti che magari è più semplice evitare nello stato di veglia, riuscendo più facilmente a tenerli a bada, seppur in una propria zona di comfort non sempre autentica.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
tenga presente che per addormentarsi bisogna abbandonarsi ed entrare in una dimensione differente da quella della veglia, in cui ci sono una serie di parametri diversi. Ad esempio il tempo e lo spazio sono diversi, i sensi e i riflessi sono attivi in modo differente, c'è un orientamento nel proprio mondo interiore, siamo indifesi e non possediamo un controllo consapevole. E così via.
Per fronteggiare la paura che questo cambiamento può generare, e per poterla rassicurare, può essere importante ricordare che il sonno implica un'attività dell'organismo e, anche se il lasciarsi andare al sonno può evocare un senso di perdita delle proprie funzioni, di fatto non è così. Lei è vivo durante il sonno, con una forma di attività specifica, fondamentale per la nostra vita.
Accanto a questo è necessario tenere presente che la sua paura può avere anche origini soggettive. Parliamo di origini relative alla sua storia, che possono riguardare il suo mondo interiore e le sue relazioni. In tal senso è necessaria un'indagine approfondita dal vivo, affinché si possano circoscrivere i vissuti che danno origine alla sua paura.
In ambito psicoanalitico si ritiene che il sonno, proprio per la sua dimensione meno cosciente, lasci emergere alcuni vissuti emotivi della persona, che però possono essere dolorosi o vissuti in modo conflittuale, generando ansia e paura ad esempio. Vissuti che magari è più semplice evitare nello stato di veglia, riuscendo più facilmente a tenerli a bada, seppur in una propria zona di comfort non sempre autentica.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 22.5k visite dal 01/08/2019.
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