Paura di essere bisessuale

Salve, sono una ragazza di 23 anni e da qualche mese sto vivendo un periodo molto stressante. Tutto è iniziato con un problema in famiglia, che mi ha spinto ad andare da una psicologa. Durante il percorso ho iniziato a soffrire di ipocondria (le mie non erano semplici paure, a volte andavo in panico all’idea di avere una malattia) e di attacchi di panico. Sono sempre stata una persona ansiosa, ma ultimamente lo sono molto di più. Un giorno in terapia è stato sollevato il discorso della sessualità. È una cosa che mi ha sempre imbarazzato, ho sempre vissuto la mia inesperienza come un fallimento personale. Premetto che da piccola ho subito bullismo e questo ha causato in me grosse insicurezze sul mio corpo e con i maschi. Mia madre è inoltre una persona altamente ansiosa e insicura a sua volta, molto credente. Insomma, io ho rivelato di non essermi mai masturbata, di non aver mai avuto rapporti con un ragazzo, nemmeno una frequentazione perché anche l’idea del legame affettivo mi spaventa (questo a causa di vicissitudini familiari); dopo averne parlato con la psicologa è tornato in mente un ricordo: quando andavo a scuola un giorno una mia professoressa mi disse che ero sexy con un vestitino davanti alla classe. Io finsi di stare al gioco scherzando però questo mi ha fatto stare molto male: l’ho vissuto con senso di colpa in quanto fino a quel momento nessun ragazzo mi aveva mai detto che fossi sexy. Ho creduto di aver meritato quel complimento per colpa mia. Da quando ho risollevato questo ricordo ho iniziato a rimuginarci su in maniera piuttosto ossessiva, cercando test su internet e alternando momenti in cui penso Se una donna si sente attratta da me allora io sono lesbica o bisessuale perché è una mia responsabilità se la attraggo a momenti in cui passo a rassegna tutti i ragazzi che mi sono piaciuti e sui quali ho avuto fantasie sessuali, cercando di dimostrare a me stessa che non mi è mai successo spontaneamente con una ragazza. A volte provo a pensare se una persona del mio stesso sesso possa attrarmi fisicamente, ma questo mi mette angoscia perché mi costringo a farlo. Questi pensieri inoltre insorgono in seguito a speculazioni mentali mie e non quando sono in mezzo alla gente, perché in quel caso mi dimentico di queste paure e vivo come se fossi perfettamente etero. Quando so che però una donna è lesbica o bisex mi viene molta ansia perché ho paura che sia attratta da me e questo risveglia il mio senso di colpa. In seguito ad una mia autoanalisi ho capito che questo pensiero mi disturba perché lo vedo come conseguenza della mia inettitudine con i ragazzi non riuscirò mai a stare con un ragazzo, quindi finiró con una ragazza. La mia psicologa ha detto che queste sono solo mie paure e non si è soffermata su questo, però a volte la paura mi torna, specialmente quando devo approcciarmi ad un ragazzo e invece che godermi il momento vivo molta ansia e paura, date dalla mia inesperienza e inibizioni, questo mi fa stare molto a disagio.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

Lei ha già una Psicologa (anche Psicoterapeuta, giusto? solo in questo caso può curare...)
e dunque è a lei che deve fare riferimento.

Comprendo che Lei cerchi qui
un secondo parere,
una conferma,
come spesso accade quando si rimugina e i pensieri ingigantiscono dentro la mente.

Ma questo "doppio canale" Le crea solo confusione,
le rassicurazioni funzionano per pochi minuti,
e poi ... si ricomincia.

Segua con fiducia, costanza ed impegno il percorso con la Sua Psicoterapeuta.

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Utente
Utente
Salve dottoressa, in realtà per il momento ho interrotto il percorso per motivi che vanno al di lá dell’alleanza terapeutica tra me e la mia psicoterapeuta. Per tale ragione ho scritto qui, al momento non so a chi rivolgermi..
[#3]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Potrebbe chiedere un appuntamento alla Psicologa/o del Consultorio dell'Azienda Sanitaria
(gratuito),

i Suoi non sono pensieri e situazioni mentali
da affidare unicamente ad un consulto in rete,
pur essendo noi qualificati Psicoterapeuti...
non crede?

Dott. Brunialti
[#4]
Utente
Utente
Non capisco l’utilità di creare uno spazio online in cui fare consulti psicologici, se poi non si viene aiutati affatto.
Grazie comunque.
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile ragazza,

mi dispiace il Suo disappunto, peraltro comprensibile.
Ma online si viene aiutati per quello che online è possibile,
deontologicamente e dal punto di vista legale.

Non potendo emettere diagnosi online (non è lecito, non è legale
nè per noi, ma neanche per i Colleghi medici)
è impossibile dare certi generi di pareri che ne conseguono
quali ad es. quello che Lei auspica.

Mentre altri psy-pareri
- che riguardano i comportamenti, le relazioni, ecc. e che non implicano diagnosi cliniche -
questi sono invece possibili
come potrà leggere nelle decine di risposte ai consulti di ogni giorno.

Tuttavia dove non c'è la possibilità di essere efficaci di qui, online,
tutti noi Specialisti siamo sempre attenti ed impegnati a dare suggerimenti concreti su
come fare,
dove rivolgersi di persona,
e quando è possibile in forma gratuita.

Molti utenti si sono avvalsi delle informazioni ricevute e ce ne hanno fornito gradito riscontro.

Come altro aiutarLa?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
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