Buongiorno ho un problema con la mia compagna che non so più come risolvere

Buongiorno sono una ragazza di 37 anni e un problema con la mia compagna che non so più come risolvere. Stiamo insieme da tre anni e io mi sono trasferita momentaneamente nella sua città perché stiamo seguendo dei progetti insieme e in più lei ha un lavoro a tempo indeterminato qui che ci permette di coltivare i nostri progetti e a me di continuare a studiare e lavorare online. Comunque il problema è che io sento il bisogno di staccare ogni tanto e di andare giù in Sardegna per vivermi i miei genitori la mia famiglia. Quindi per 5 max 7 giorni vorrei andare a casa e staccare. Non vado con lei perché i miei ancora farebbero fatica ad accettare il tutto e anche io davanti a loro non mi sentirei a mio agio con lei, per la questione omosessualità. Ogni volta che desidero scendere litighiamo perché lei dice che ha il problema di star sola la notte, ha un ansia forte, dice che è dovuta a un periodo non semplice.. . . Perché è dovuta rientrare nel suo posto di lavoro etc.. . . Il fatto è che lei ha sofferto anche per 20 anni di attacchi di panico. Comunque lei vorrebbe che quando scendo, resto poco oppure che sia possibile far venire anche lei e ogni notte io debba rientrare a dormire da lei. Non so più come comportarmi.. . Litighiamo sempre e io mi sento oppressa.. . Come in gabbia. Provo a parlarne con lei.. . Ma dice che sono insensibile, perché non la capisco e non le sto vicino, mentre io le dico che io così mi sento in gabbia, che non mi piacciano i rapporti soffocanti. Aiutatemi a capire cosa devo fare.. .
[#1]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.6k 598
Gentile utente,

entrambe presentate delle problematiche collegate ai legàmi e all'abbandono, sembrerebbe.
A cui l'una e l'altra cercate di fare fronte,
in maniere differenti
ma tutte due aggrappandovi ad altri
anzichè ciascuna cercando dentro di sè.

Detto questo, tenga conto che le nostre risposte sono tali sulla base delle Vostre poche parole,
e dunque non possono mai essere una diagnosi.
Ma una base di riflessione, questo sì.

E dunque prima di individuare "cosa devo fare"
è preferibile capire cosa sta accadendo e in quali vari altri modi potervi fare fronte..

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/