Perché piangevo sempre con lui
Buonasera Dottori,
Sono stata insieme a lui per 2 anni, e dopo la fase iniziale in cui eravamo entrambi presi e interessati, sono cominciate le prime discussioni e incomprensioni che hanno poi portato alla fine. Credo che lui non si fosse mai innamorato davvero, ma mi abbia voluto solo un gran bene, e questo sia stata la causa principale. Perché anche se, quando una storia finisce entrambi hanno le proprie colpe, Io mi sono comportata sempre bene con lui, anche troppo, tollerando tante cose di lui, quindi non mi sento in colpa di nulla. Detto questo c'è però un lato di me che in questa relazione è emerso, dato che nell ultimo anno, io stavo quasi sempre male perché lo vedevo allontarsi sempre di più e stavo praticamente quasi sempre a piangere o comunque avevo forti stati di ansia perché avevo timore di perderlo, e comunque la sensazione di non essere troppo importante per lui (proprio perché mi rendevo conto della situazione ma non riuscivo a metterci un punto o un ultimatum) E quando in determinate situazioni in cui io ci rimanevo male per suoi modi di fare, non riuscivo a comunicaglielo in modo tranquillo, finivo sempre per piangere. E neanche riuscivo ad arrabbiarmi con lui, e farmi valere nelle mie idee; Volevo parlargli in modo tranquillo per fargli capire quello che non mi andava bene ma la mia reazione era sempre il pianto. Nella mia vita non ho mai pianto per arrabbiature o cose del genere, solo in questa relazione con lui. Mi rendo conto però che non è il massimo dato che nell'altra persona può risultare pesante come situazione e magari non riuscire a gestirla. Quale può essere il motivo del mio pianto, perché non riuscivo a parlare in modo chiaro? Io mi aspettavo da lui determinate cose che lui non riusciva e non voleva darmi, perché non era più sicuro di investire nella storia, non ci credeva più, è forse qui che ho sbagliato? dovevo avere più fiducia nelle mie sensazioni e capire che forse non era più il caso di continuare?
Sono stata insieme a lui per 2 anni, e dopo la fase iniziale in cui eravamo entrambi presi e interessati, sono cominciate le prime discussioni e incomprensioni che hanno poi portato alla fine. Credo che lui non si fosse mai innamorato davvero, ma mi abbia voluto solo un gran bene, e questo sia stata la causa principale. Perché anche se, quando una storia finisce entrambi hanno le proprie colpe, Io mi sono comportata sempre bene con lui, anche troppo, tollerando tante cose di lui, quindi non mi sento in colpa di nulla. Detto questo c'è però un lato di me che in questa relazione è emerso, dato che nell ultimo anno, io stavo quasi sempre male perché lo vedevo allontarsi sempre di più e stavo praticamente quasi sempre a piangere o comunque avevo forti stati di ansia perché avevo timore di perderlo, e comunque la sensazione di non essere troppo importante per lui (proprio perché mi rendevo conto della situazione ma non riuscivo a metterci un punto o un ultimatum) E quando in determinate situazioni in cui io ci rimanevo male per suoi modi di fare, non riuscivo a comunicaglielo in modo tranquillo, finivo sempre per piangere. E neanche riuscivo ad arrabbiarmi con lui, e farmi valere nelle mie idee; Volevo parlargli in modo tranquillo per fargli capire quello che non mi andava bene ma la mia reazione era sempre il pianto. Nella mia vita non ho mai pianto per arrabbiature o cose del genere, solo in questa relazione con lui. Mi rendo conto però che non è il massimo dato che nell'altra persona può risultare pesante come situazione e magari non riuscire a gestirla. Quale può essere il motivo del mio pianto, perché non riuscivo a parlare in modo chiaro? Io mi aspettavo da lui determinate cose che lui non riusciva e non voleva darmi, perché non era più sicuro di investire nella storia, non ci credeva più, è forse qui che ho sbagliato? dovevo avere più fiducia nelle mie sensazioni e capire che forse non era più il caso di continuare?
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Gentile ragazza,
sembra piuttosto evidente che non ci sia stata una sufficiente ed efficace comunicazione tra voi. Lei non riusciva a dire ciò che avrebbe voluto, lui, mi sembra di capire, non è stato molto chiaro nel dirle cosa non lo convinceva più nella relazione.
Penso che molti aspetti della relazione potrebbero essere chiariti con l'aiuto dello psicologo e questo la aiuterebbe a far luce su cosa e perché non ha funzionato.
Potrebbe anche essere utile riflettere su cosa rappresenta il pianto e in quali occasioni gli esseri umani piangono.
Da ultimo le ricordo che si possono ottenere consulenze efficaci anche on line.
Cordiali saluti
sembra piuttosto evidente che non ci sia stata una sufficiente ed efficace comunicazione tra voi. Lei non riusciva a dire ciò che avrebbe voluto, lui, mi sembra di capire, non è stato molto chiaro nel dirle cosa non lo convinceva più nella relazione.
Penso che molti aspetti della relazione potrebbero essere chiariti con l'aiuto dello psicologo e questo la aiuterebbe a far luce su cosa e perché non ha funzionato.
Potrebbe anche essere utile riflettere su cosa rappresenta il pianto e in quali occasioni gli esseri umani piangono.
Da ultimo le ricordo che si possono ottenere consulenze efficaci anche on line.
Cordiali saluti
Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.6k visite dal 29/07/2019.
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