Papà poco presente

Buongiorno, sono una giovane mamma. Vi scrivo in merito al rapporto che c'è tra mio marito e nostro figlio di quasi undici mesi. Premetto che lui lavora tutti i giorni in quanto è titolare di un alloggio turistico. Il suo lavoro non ha orari, dipende se ha gente e cosa c'è da fare, ad esempio sono due sere che torna a casa all' una, mentre la notte precedente ha dovuto dormire là. Il problema è che quando è a casa, anziché passare del tempo con suo figlio, lui preferisce stare a letto a dormire fino a mezzogiorno, ma anche oltre, dipende, gli chiedo qualche favore e lui mi dice "sì dopo" restando comunque a letto e alla fine succede che mi devo arrangiare da sola. Non capisco come mai faccia così, come mai non abbia il desiderio di stare un po' con il bimbo, visto che si lamenta pure di non stare mai con noi, se poi quando ha la possibilità fa altro. Tempo fa ho avuto un colloquio con la sua psicologa, ma a quanto pare non ha avuto alcun beneficio. Io sono stanca, non per mio figlio, anzi, ma per mio marito, non lo vedo d'aiuto in alcun modo, né per me né per il bambino è questa cosa mi avvilisce molto. Secondo voi cosa posso fare? Sperando nella vostra comprensione vi ringrazio in anticipo
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente.

Lei scrive: "Tempo fa ho avuto un colloquio con la sua psicologa, ma a quanto pare non ha avuto alcun beneficio. "

Posso chiedere come mai Suo marito è seguito da una psicologa? Quando Lei ha parlato con la Collega Suo marito era presente?

Il bimbo è stato voluto da tutti e due?
Visti gli orari di Suo marito, a Lei non sembra logico che Suo marito sia sfinito quando torna a casa?

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
La ringrazio per aver preso in considerazione la mia richiesta. Mio marito inizialmente era seguito a causa di alcuni avvenimenti successi quando era piccolo che hanno lasciato un segno ancora oggi, però ultimamente va per sfogarsi e non parlano più di quei fatti. Di più non so. Certamente, al colloquio è stato presente anche mio marito che, dopo aver parlato io, su richiesta della psicologa veniva interpellato affinché spiegasse i suoi comportamenti.
In merito alla Sua domanda, sí, entrambi volevamo avere un bambino, per qualche mese l'avevamo cercato con rapporti mirati, poi visto che non arrivava lui aveva abbandonato l'idea dicendo che se arrivava prima bene, altrimenti avremmo cercato una gravidanza in modo mirato dopo qualche anno, io invece l'ho continuato a desiderare, più passavano i mesi senza successo più mi preoccupava, senza però fargli pesare la cosa (per intenderci, non è che gli dicessi costantemente "vorrei avere un bambino"), così dopo più di un anno che avevamo rapporti liberi sono rimasta incinta. Lui adesso dice di voler un mondo di bene a nostro figlio però sinceramente io non lo vedo...
Si Lei ha ragione, può essere sfinito dopo il lavoro, però, oggi è tutt'ora a letto e così capita anche altre volte, quando aveva detto che oggi mi avrebbe accompagnata a prendere dei vestiti e sarebbe stato con noi. Ogni tanto esce con frasi tipo "dovresti smettere di allattare", "arrangiati tu" oppure tira su discussioni in merito al fatto che attualmente io sia a casa ad occuparmi del bimbo e secondo lui sia a farmi la "bella vita" come l'ha definita lui, dicendo che non faccio niente per tutto il giorno, altre volte invece mi accusa di non voler che papà e bimbo stiano insieme, quando non è assolutamente così.
Lui è sfinito, lo posso capire, però non capisco perché debba essere così con me, anch'io sono sfinita alla sera , eppure aspetto sempre che torni a casa, non mi metto a rispondergli male solo per stanchezza. Onestamente tutto questo mi fa stare molto male, amo mio marito, però mi sento trascurata da lui così come sento che lui stia trascurando il nostro piccolo