Chiarimento derealizzazione/depersonalizzazione
Buona sera a tutti,
Avrei qualche dubbio sul mio caso.
Sto andando da uno psicoterapeuta da 2 mesi (6 sedute, le prime 4 di psicologia e raccolta dati).
Praticamente mi ha detto che ho problemi di derealizzazione, depersonalizzazione e depressione legati a cose infantili e traumi.
Per ora sto lavorando sugli attacchi di panico (probabilmente indotti da sostanze come marijuana e uso di droghe sporadiche fino a 1 anno e mezzo fa) e rilassamento da 2 sedute e fin qui tutto ok, vorrebbe iniziare dalla cosa più semplice e concordo.
Durante più sedute abbiamo affrontato il tema voce (un'altro me diverso) che sento e certe volte e ci dialogo/combatto un po', a volte mi dicone cose aggressive nel confronto degli altri ma altre voci no mi fanno quasi compagnia. Alla terza seduta gli dissi che udì questa voce che era contro il mio terapista e mi diceva che egli voleva fregarmi ad esempio, o che tornò a tormentarmi qualche giorno prima della seduta incentrata sulle voci.
Il terapista dice che preferisce chiamarle come "parti di me" e oltrettutto non potrei fare EMDR perchè dice che succederebbe un casino con le mie "parti".
Il mio dubbio è questo: leggendo online però vedo che nella depersonalizzazione ci si sente come robot o fuori dal corpo o distaccati ma non mi pare sia il mio caso se proprio dovrei dirlo mi sento come diviso più che altro, mentre per la derealizzazione mi ci rispecchio (senso di irrealtà, vedere cose che nn ci sono ecc) e anche depressione e ultimamente sta durando molto più del solito.
Vorrei solo sapere se secondo voi nella depersonalizzazione ci sono queste "parti" o cose simili.. o se semplicemente ci va più tempo e più sedute per capire bene..
Ecco non vorrei perdere tempo e denaro per nulla tutto qui.
Grazie in anticipo a tutti.
Avrei qualche dubbio sul mio caso.
Sto andando da uno psicoterapeuta da 2 mesi (6 sedute, le prime 4 di psicologia e raccolta dati).
Praticamente mi ha detto che ho problemi di derealizzazione, depersonalizzazione e depressione legati a cose infantili e traumi.
Per ora sto lavorando sugli attacchi di panico (probabilmente indotti da sostanze come marijuana e uso di droghe sporadiche fino a 1 anno e mezzo fa) e rilassamento da 2 sedute e fin qui tutto ok, vorrebbe iniziare dalla cosa più semplice e concordo.
Durante più sedute abbiamo affrontato il tema voce (un'altro me diverso) che sento e certe volte e ci dialogo/combatto un po', a volte mi dicone cose aggressive nel confronto degli altri ma altre voci no mi fanno quasi compagnia. Alla terza seduta gli dissi che udì questa voce che era contro il mio terapista e mi diceva che egli voleva fregarmi ad esempio, o che tornò a tormentarmi qualche giorno prima della seduta incentrata sulle voci.
Il terapista dice che preferisce chiamarle come "parti di me" e oltrettutto non potrei fare EMDR perchè dice che succederebbe un casino con le mie "parti".
Il mio dubbio è questo: leggendo online però vedo che nella depersonalizzazione ci si sente come robot o fuori dal corpo o distaccati ma non mi pare sia il mio caso se proprio dovrei dirlo mi sento come diviso più che altro, mentre per la derealizzazione mi ci rispecchio (senso di irrealtà, vedere cose che nn ci sono ecc) e anche depressione e ultimamente sta durando molto più del solito.
Vorrei solo sapere se secondo voi nella depersonalizzazione ci sono queste "parti" o cose simili.. o se semplicemente ci va più tempo e più sedute per capire bene..
Ecco non vorrei perdere tempo e denaro per nulla tutto qui.
Grazie in anticipo a tutti.
[#1]
Buonasera,
le sue informazioni circa la diagnosi di Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione sono parzialmente corrette. Provo brevemente a fare una sintesi.
Nella depersonalizzazione si verificano esperienze di irrealtà, di distacco, di essere osservatori esterni delle proprie sensazioni, dei propri pensieri, delle proprie azioni, del proprio corpo. Ci si rende conto che sono esperienze e vissuti interiori, indipendenti dall'uso di sostanze, e non un reale distacco.
Nella derealizzazione si verificano esperienze di irrealtà o distacco rispetto all'ambiente circostante (percezioni nebbiose o oniriche ad esempio). Anche in questo caso ci si rende conto che sono esperienze e vissuti interiori, indipendenti dall'uso di sostanze, e non un reale distacco.
Quando lei dice di "vedere o sentire cose che non ci sono" bisogna approfondire se intende una percezione confusa o deformata, se la sente provenire da sé o dall'esterno, oppure cos'altro. Anche quando dice di sentirsi "diviso", bisogna fare chiarezza.
Mi sto chiedendo se abbia una diagnosi in mente, tenga comunque presente che il Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione fa parte dei Disturbi dissociativi.
Non potendo noi fare una diagnosi né un approfondimento in questa sede, può senz'altro chiedere allo psicoterapeuta di fare chiarezza rispetto alla sua definizione di queste "voci" come "parti di sé", sottolineando a lui i suoi dubbi e le sue impressioni e dandosi tutto il tempo necessario per capire.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
le sue informazioni circa la diagnosi di Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione sono parzialmente corrette. Provo brevemente a fare una sintesi.
Nella depersonalizzazione si verificano esperienze di irrealtà, di distacco, di essere osservatori esterni delle proprie sensazioni, dei propri pensieri, delle proprie azioni, del proprio corpo. Ci si rende conto che sono esperienze e vissuti interiori, indipendenti dall'uso di sostanze, e non un reale distacco.
Nella derealizzazione si verificano esperienze di irrealtà o distacco rispetto all'ambiente circostante (percezioni nebbiose o oniriche ad esempio). Anche in questo caso ci si rende conto che sono esperienze e vissuti interiori, indipendenti dall'uso di sostanze, e non un reale distacco.
Quando lei dice di "vedere o sentire cose che non ci sono" bisogna approfondire se intende una percezione confusa o deformata, se la sente provenire da sé o dall'esterno, oppure cos'altro. Anche quando dice di sentirsi "diviso", bisogna fare chiarezza.
Mi sto chiedendo se abbia una diagnosi in mente, tenga comunque presente che il Disturbo di depersonalizzazione/derealizzazione fa parte dei Disturbi dissociativi.
Non potendo noi fare una diagnosi né un approfondimento in questa sede, può senz'altro chiedere allo psicoterapeuta di fare chiarezza rispetto alla sua definizione di queste "voci" come "parti di sé", sottolineando a lui i suoi dubbi e le sue impressioni e dandosi tutto il tempo necessario per capire.
Un saluto cordiale,
Enrico de Sanctis
Dr. Enrico de Sanctis - Roma
Psicologo e Psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico
www.enricodesanctis.it
[#2]
Utente
Buongiorno, grazie della risposta.
Sì intendo di vedere cose esterne ad esempio qualche parente che entra nella stanza, ma non c'è nessuno, oppure pensieri che la realtà che sto vivendo non sia vera, ma capisco che sono cose irreali dopo che accadono.
"Diviso" intendo come un altro me ma diverso da me.
Comunque ne parlerò col mio terapeuta che oltretutto ritengo bravissimo.
Grazie del tempo dedicatomi.
Sì intendo di vedere cose esterne ad esempio qualche parente che entra nella stanza, ma non c'è nessuno, oppure pensieri che la realtà che sto vivendo non sia vera, ma capisco che sono cose irreali dopo che accadono.
"Diviso" intendo come un altro me ma diverso da me.
Comunque ne parlerò col mio terapeuta che oltretutto ritengo bravissimo.
Grazie del tempo dedicatomi.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.6k visite dal 25/07/2019.
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