30 anni appena lasciato e ancora vergine
Buonasera egregi dottori,
Mi trovo in una situazione di forte disagio dalla quale non so bene come uscire. Fino ai 26 anni non ho mai avuto rapporti di alcun tipo con delle ragazze (ci sono due mie precedenti richieste di consulto in archivio), poi finalmente sono riuscito ad ampliare la mia vita sociale, che era praticamente inesistente, ho approcciato una ragazza e dopo qualche mese di corteggiamento sono riuscito a conquistarla. Siamo stati insieme per 4 anni: le ho sempre voluto moltissimo bene, ma indubbiamente il rapporto non è mai andato come doveva andare. Il problema è che era (ed ancora è) una ragazza molto immatura, nonostante l'età non tenera (aveva 22 anni all'epoca, ora ne ha 27), molto attaccata alla propria famiglia, che le ha impartito un'educazione molto rigida ed infatti in questi anni non le ha mai permesso di venire in vacanza con me. Lei stessa ha dei blocchi psicologici (paura di guidare, paura dei cani) trasmessile dalla famiglia e che non ha mai avuto voglia/forza di superare. Quello che però a me ha sempre creato i problemi maggiori è stato la mancanza di sesso: in 4 anni non sono mai riuscito a fare in modo che si lasciasse andare e l'unico contatto intimo che abbiamo avuto si è limitato, sempre su mia iniziativa e spesso contro la sua volontà, a qualche sporadica occasione di sesso orale. Spesso mi è successo di pensare che avrei dovuto lasciarla anche solo per questo motivo, ma non ne ho avuto la forza perché le volevo troppo bene ed ero sopraffatto dalla paura di soffrire per la separazione; in più, ero fiducioso che prima o poi si sarebbe sbloccata, mentre la mia eccessiva bontà non ha fatto altro che spingerla ad adagiarsi ancora di più. Adesso è successo: sabato scorso, dopo una lite furibonda, lei mi ha lasciato. Ed io mi ritrovo a 30 anni vergine, senza fidanzata e con una vita sociale piuttosto limitata: oltre ad avere pochi amici, faccio un lavoro che mi porta a stare circa 10 ore al giorno in un ambiente di soli uomini, con pochissime occasioni di conoscere ragazze. Oltre a ciò, mi spaventa molto il fatto che un'eventuale nuova ragazza, che chissà quando arriverà, difficilmente accetterà questa mia inesperienza, che ovviamente non sono tenuto a dichiarare ma che sicuramente verrà fuori quando l'occasione si presenterà. Inoltre, il fatto stesso di sapermi inesperto mi fa sentire inadeguato a fare nuove conoscenze femminili. E così, alla tristezza per la separazione appena avvenuta si associa la paura per ciò che verrà e la sfiducia di poter trovare una persona che possa voler stare con me malgrado la mia inesperienza. Non so bene come affrontare la situazione e per questo sono a chiedervi supporto.. . 30 anni è un'età un po' ridicola per essere vergini.
Grazie in anticipo
Mi trovo in una situazione di forte disagio dalla quale non so bene come uscire. Fino ai 26 anni non ho mai avuto rapporti di alcun tipo con delle ragazze (ci sono due mie precedenti richieste di consulto in archivio), poi finalmente sono riuscito ad ampliare la mia vita sociale, che era praticamente inesistente, ho approcciato una ragazza e dopo qualche mese di corteggiamento sono riuscito a conquistarla. Siamo stati insieme per 4 anni: le ho sempre voluto moltissimo bene, ma indubbiamente il rapporto non è mai andato come doveva andare. Il problema è che era (ed ancora è) una ragazza molto immatura, nonostante l'età non tenera (aveva 22 anni all'epoca, ora ne ha 27), molto attaccata alla propria famiglia, che le ha impartito un'educazione molto rigida ed infatti in questi anni non le ha mai permesso di venire in vacanza con me. Lei stessa ha dei blocchi psicologici (paura di guidare, paura dei cani) trasmessile dalla famiglia e che non ha mai avuto voglia/forza di superare. Quello che però a me ha sempre creato i problemi maggiori è stato la mancanza di sesso: in 4 anni non sono mai riuscito a fare in modo che si lasciasse andare e l'unico contatto intimo che abbiamo avuto si è limitato, sempre su mia iniziativa e spesso contro la sua volontà, a qualche sporadica occasione di sesso orale. Spesso mi è successo di pensare che avrei dovuto lasciarla anche solo per questo motivo, ma non ne ho avuto la forza perché le volevo troppo bene ed ero sopraffatto dalla paura di soffrire per la separazione; in più, ero fiducioso che prima o poi si sarebbe sbloccata, mentre la mia eccessiva bontà non ha fatto altro che spingerla ad adagiarsi ancora di più. Adesso è successo: sabato scorso, dopo una lite furibonda, lei mi ha lasciato. Ed io mi ritrovo a 30 anni vergine, senza fidanzata e con una vita sociale piuttosto limitata: oltre ad avere pochi amici, faccio un lavoro che mi porta a stare circa 10 ore al giorno in un ambiente di soli uomini, con pochissime occasioni di conoscere ragazze. Oltre a ciò, mi spaventa molto il fatto che un'eventuale nuova ragazza, che chissà quando arriverà, difficilmente accetterà questa mia inesperienza, che ovviamente non sono tenuto a dichiarare ma che sicuramente verrà fuori quando l'occasione si presenterà. Inoltre, il fatto stesso di sapermi inesperto mi fa sentire inadeguato a fare nuove conoscenze femminili. E così, alla tristezza per la separazione appena avvenuta si associa la paura per ciò che verrà e la sfiducia di poter trovare una persona che possa voler stare con me malgrado la mia inesperienza. Non so bene come affrontare la situazione e per questo sono a chiedervi supporto.. . 30 anni è un'età un po' ridicola per essere vergini.
Grazie in anticipo
[#1]
Gentile utente,
sempre più persone decidono di attendere .. la persona giusta.
E dunque la verginità
... non è una virtù
ma neanche un difetto.
Però nel caso Suo
è stato Lei ad essere scaricato,
come se la responsabilità fosse Sua.
Forse la Sua ".. eccessiva bontà non ha fatto altro che spingerla ad adagiarsi ancora di più."?
Oppure ha fatto sembrare Lei un pavido? uno poco passionale?
Non è possibile sapere.
Certo che se Lei si facesse aiutare di persona a capire
meglio sarebbe.
In vista di una nuova relazione.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
sempre più persone decidono di attendere .. la persona giusta.
E dunque la verginità
... non è una virtù
ma neanche un difetto.
Però nel caso Suo
è stato Lei ad essere scaricato,
come se la responsabilità fosse Sua.
Forse la Sua ".. eccessiva bontà non ha fatto altro che spingerla ad adagiarsi ancora di più."?
Oppure ha fatto sembrare Lei un pavido? uno poco passionale?
Non è possibile sapere.
Certo che se Lei si facesse aiutare di persona a capire
meglio sarebbe.
In vista di una nuova relazione.
Saluti cordiali.
Dott. Brunialti
Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.6k visite dal 24/07/2019.
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