Tristezza perenne e confusione mentale

Salve dottori,da inizio gennaio vivo una situazione che mi sta consumando dall'interno.
Mi sono diplomato circa una settimana fa e da inizio gennaio sto vivendo una situazione di tristezza mista a confusione che mi sta distruggendo.
Tutto è iniziato perché sentivo nostalgia della scuola e ho iniziato a rivivere mentalmente tutti i momenti passati tra i banchi,quasi per cercare di non dimenticarli.Poi si è aggiunta l'incertezza per il post diploma che mi ha fatto entrare in crisi,dato che non ho la certezza di occupazione che mi dava la scuola.
Il terzo fattore è legato a una mia compagna di classe,di cui me ne sono innamorato a ottobre, ovviamente non corrisposto e ciò ha provocato un forte malessere.
Se a scuola questi pensieri erano opprimenti ma comunque sotto controllo,ora,da circa una settimana mi stanno assalendo,non riesco più ad essere "felice".
Non riesco più ad andare avanti, perché mi riguardo indietro e non riesco a distaccarmi dalla scuola e allo stesso tempo non riesco a pianificare il futuro.Per quanto riguarda la ragazza,non riesco a dimenticarla,sto dando tutto me stesso per dimenticarla,ma non ce la faccio.
Vorrei che tutto ciò fosse solo un brutto sogno,ma ormai sono 6 mesi che non sto capendo nulla,vorrei trovare un po' di pace interiore e guardare al domani.
Ho la sensazione che soprattutto l'ultimo anno che dovevo godermi,l'abbia buttato via per inseguire questo amore che poi non si è rivelato per niente amore e non ho fatto nulla,non ho concluso nulla.
Mi sento un inetto perché non riesco a reagire a tutto ciò e non riesco a pianificare la mia vita come di dovere.
Il fatto su cui rifletto è che fino a dicembre io stavo benissimo mentalmente e mai avrei potuto immaginare di ritrovare in una simile situazione.
Voglio riprendere la mia vita in mano,magari risolvere tutte le questioni una volta sola,ma mi sento sopraffatto da questi pensieri.
Non riesco a coltivare alcun hobby,ho perso pure un bel po' di desiderio sessuale e faccio fatica a rimanere concentrato,per la maturità ho studiato malissimo.
Mi faccio 300 domande su tutto ciò ma non riesco a trovare risposta,vorrei trovare in po' di sollievo perché non capisco cosa mi sta succedendo,non mi ritrovo in me stesso.
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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 113 3
Gentile ragazzo, emerge dalle Sue parole il senso di confusione dato dall'aver "perso" la routine che l'attività scolastica le ha garantito negli ultimi 5 anni. La scuola le ha dato un ritmo, un tempo scandito, abitudini, compagni e un contesto dove ha vissuto delle belle esperienze che sicuramente nessuno le toglierà mai.

D'altro canto il continuare a rimuginare sulle esperienze passate tra i banchi la tiene legato al passato, soprattutto al pensiero di questa compagna ("ovviamente non corrisposto": perchè "ovviamente"?)

Al momento l'indicazione principale non è legarsi al passato e alle situazioni in cui lei sente di "essere inetto" o aspettare di raggiungere la pace, ma pur mantenendo questi dubbi, concentrarsi su se stesso e su nuove possibilità, pensare concretamente a cosa farà dopo il diploma, vuole continuare gli studi? Cercare una occupazione? Si deve dare da fare prima di tutto per se stesso.

Con un grande in bocca al lupo

Dr.ssa Elisabetta Molteni
Psicologa Psicoterapeuta - In studio e Online
www.elisabettamolteni.it

[#2]
Utente
Utente
Innanzitutto la ringrazio per la risposta.
La questione scuola ho capito di dover metterla alle spalle, forse sarò io che sono poco incline ai cambiamenti grossi, fin da piccolo ho avuto questo problema.
Tuttavia non riesco a capire perché fino a un anno fa sti problemi non me li ponevo.
Sulla questione ragazza la situazione è faticosa. Premetto che forse, cotte escluse, è la prima volta che m'innamoro intensamente di una ragazza. Non so nemmeno io perché è successo, ha rotto tutto il filo logico che avevo in testa riguardo me stesso, il mondo e le aspirazioni future. In due anni di scuola (è venuta nella nostra classe il terzo anno) non gli avevo rivolto parola manco mezza volta e mi dimenticavo pure della sua presenza in classe. Ho scritto ovviamente perché la ragazza è fidanzata e io, pur capendo che non l'avrei mai conquistata in alcun modo né avrei potuto farlo, ho cercato di farmela amica (in modo faticoso perché sono un ragazzo estremamente timido e impacciato) pur di stargli vicino.
Ho dimenticato gli amici e la loro compagnia e ho passato l'intero anno pensando a lei.
Ora vorrei dimenticarla, toglierla dalla testa ma non ci riesco, ho provato emozioni troppo forti e ho fantasticato troppo su di lei per farlo velocemente. Mi sento legato sempre a quel periodo di ottobre e faccio fatica a pensare che ormai sia passato quasi un anno, perché mi sono totalmente dedicato a lei che pare che il tempo si fosse fermato attorno quel periodo. Avevo la convinzione di vederla per sempre e ora che le nostre strade si divideranno, anzi si sono già divise, mi sento perso e confuso.
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Dr.ssa Elisabetta Molteni Psicologo, Psicoterapeuta 113 3
Ringrazio lei per la sua aggiunta, ora capisco meglio quel "ovviamente". Potrebbe vederla così: nonostante questa situazione dove non poteva essere corrisposto, lei ha provato lo stesso a sfidare la sua timidezza e il suo sentirsi impacciato mettendosi in gioco.

Fa bene ad ammettere di aver fantasticato un po’ ma nello stesso tempo non deve continuare a ripetersi quanto è inetto e quanto tempo ha perso.

Sono situazioni frequenti per la sua età: stringere amicizie o legami che magari qualche anno prima non ci si immaginava neanche, la nostalgia di quello che è stato, l’incertezza del futuro; ci vorrà il suo tempo per elaborarle, dia tempo al tempo. Non si dia tormento per questo, nonostante lei sia una persona molto sensibile, concentrata sui suoi pensieri e tendente all’autocritica, può provare ad iniziare ad essere un po’ meno rigido con se stesso e ri-partire da qui: "Voglio riprendere la mia vita in mano".
Coraggio!