Tristezza...
Buongiorno, sarò breve.
Vado in terapia da 2 anni..i motivi sono diversi.
Oggi sono stato in terapia e la mia terapeuta ha capito che nei suoi confronti c'è qualcosa di più.
Ha capito che magari vorrei che la sua figura rimpiazzasse quella di mia madre o di mio padre più o meno.
Mi manca in continuazione..quasi come se fossi innamorato di lei (si so cos'è il transfert e bla bla bla...ovviamente non tutto quello che sapete voi).
In sintesi lei mi ha detto che "ovviamente" non può fare una cosa del genere..non può preoccuparsi, contattarmi ecc...
Sono uscito circa mezz'ora fa da quella stanza. Ho una tristezza addosso che non riesco a spiegarmi. Mi tremano un po' le mani.
Sto valutando l'idea di non andare più..ma l'idea di non poterla rivedere più mi rattrista molto. È solo questo il problema.
Non so cosa fare e vorrei qualche consiglio.
Grazie e scusate..ma non sono molto in vena.
Vado in terapia da 2 anni..i motivi sono diversi.
Oggi sono stato in terapia e la mia terapeuta ha capito che nei suoi confronti c'è qualcosa di più.
Ha capito che magari vorrei che la sua figura rimpiazzasse quella di mia madre o di mio padre più o meno.
Mi manca in continuazione..quasi come se fossi innamorato di lei (si so cos'è il transfert e bla bla bla...ovviamente non tutto quello che sapete voi).
In sintesi lei mi ha detto che "ovviamente" non può fare una cosa del genere..non può preoccuparsi, contattarmi ecc...
Sono uscito circa mezz'ora fa da quella stanza. Ho una tristezza addosso che non riesco a spiegarmi. Mi tremano un po' le mani.
Sto valutando l'idea di non andare più..ma l'idea di non poterla rivedere più mi rattrista molto. È solo questo il problema.
Non so cosa fare e vorrei qualche consiglio.
Grazie e scusate..ma non sono molto in vena.
[#1]
Gentile Utente,
le indicazioni della Collega sono corrette e condivisibili, ma la soluzione per Lei che scrive è quella di lavorare sulle figure genitoriali.
Come mai vorrebbe che qualcuno rimpiazzasse la mamma o il papà?
Non interromperei la psicoterapia, perchè non è in questo modo che risolverà il problema.
Cordiali saluti,
le indicazioni della Collega sono corrette e condivisibili, ma la soluzione per Lei che scrive è quella di lavorare sulle figure genitoriali.
Come mai vorrebbe che qualcuno rimpiazzasse la mamma o il papà?
Non interromperei la psicoterapia, perchè non è in questo modo che risolverà il problema.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Buongiorno.
So che è giusto che sia così...e lo sapevo anche prima che la mia terapeuta lo dicesse apertamente.
Ma in ogni caso...non ce la faccio a portare avanti la terapia così..soffro tanto per quello che ha detto. Mi sento spesso giudicato da lei e di questa cosa ne abbiamo parlato più o meno (più lei che io..avevo troppa vergogna) e io infatti nonostante tutto non riesco dirle nulla di profondo..anche se lei mi ha detto che nei confronti dei suoi pazienti non ha né un giudizio negativo..né positivo e questa risposta sincero mi ha fatto ancora di più del male perché mi sento preso in giro..perché è impossibile. E poi mi ha anche detto che a volte i miei messaggi per telefono ad esempio richiedono impegno ecc... Nonostante tutto..comunque..provo un bene assurdo nei suoi confronti e l'idea di essere in un certo senso "rifiutato" mi fa male.
Non so che fare...
Il problema non è la terapia..il problema è lei...io vorrei stare sempre con lei in ogni momento. Mi manca sempre e dopo avermi detto questa cosa mi sento male.
Per quanto riguarda i miei genitori invece... Io ho sempre avuto problemi con loro e lei lo sa...ma io non li voglio più..non ho bisogno di loro. In ogni caso lei mi ha detto che questa è una mancanza con cui devo convivere e che è inutile cercare qualcuno che li sostituisca.
Non so che fare..ho bisogno di un consiglio urgente e soprattutto di una persona a cui dire "tutto". Non mi sono mai sfogato "realmente" nella mia vita e una cosa che mi frena con lei è proprio il fatto che io non la conosco..è anche per questo che non riesco ad aprirmi. E si mi faccio tutte ste pippe mentali alla bellezza di 21 anni.
Scusatemi.
So che è giusto che sia così...e lo sapevo anche prima che la mia terapeuta lo dicesse apertamente.
Ma in ogni caso...non ce la faccio a portare avanti la terapia così..soffro tanto per quello che ha detto. Mi sento spesso giudicato da lei e di questa cosa ne abbiamo parlato più o meno (più lei che io..avevo troppa vergogna) e io infatti nonostante tutto non riesco dirle nulla di profondo..anche se lei mi ha detto che nei confronti dei suoi pazienti non ha né un giudizio negativo..né positivo e questa risposta sincero mi ha fatto ancora di più del male perché mi sento preso in giro..perché è impossibile. E poi mi ha anche detto che a volte i miei messaggi per telefono ad esempio richiedono impegno ecc... Nonostante tutto..comunque..provo un bene assurdo nei suoi confronti e l'idea di essere in un certo senso "rifiutato" mi fa male.
Non so che fare...
Il problema non è la terapia..il problema è lei...io vorrei stare sempre con lei in ogni momento. Mi manca sempre e dopo avermi detto questa cosa mi sento male.
Per quanto riguarda i miei genitori invece... Io ho sempre avuto problemi con loro e lei lo sa...ma io non li voglio più..non ho bisogno di loro. In ogni caso lei mi ha detto che questa è una mancanza con cui devo convivere e che è inutile cercare qualcuno che li sostituisca.
Non so che fare..ho bisogno di un consiglio urgente e soprattutto di una persona a cui dire "tutto". Non mi sono mai sfogato "realmente" nella mia vita e una cosa che mi frena con lei è proprio il fatto che io non la conosco..è anche per questo che non riesco ad aprirmi. E si mi faccio tutte ste pippe mentali alla bellezza di 21 anni.
Scusatemi.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 683 visite dal 16/07/2019.
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