Problemi di coppia

Salve Dottori, sono una donna di 32 sposata da quasi un anno con mio marito di 36. Il nostro fidanzamento è durato due anni e siamo subito convolati a nozze. In questi mesi di matrimonio ho vissuto l'esperienza contraria a quanto mi ero immaginata di provare.Sento una grande solitudine in questo matrimonio, mio marito,se pur presente fisicamente è completamente assente mentalmente. Litighiamo spesso e ogni volta lui lascia le discussioni a metà chiudendosi e alzando un muro di silenzio che mi distrugge per giorni. Se mi avvicino per chiarire la situazione si aggrava e diventa tutto ancora più pesante. Alla fine di ogni discussione il risultato è sempre lo stesso: io ho torto lui ha ragione e questa cosa mi sta logorando. Mi sento oppressa, mi critica per ogni cosa, non mi sento "libera" di comprare alcunché per la casa,anche le cose più stupide da sola, che lui mi accusa che non viene considerato il suo parere, che prima di comprare qualcosa (parlo anche di cose "da donna", tipo tappeti per il bagno,asciugamani) devo mandargli foto sul cellulare. Premetto che lavoro, ho un mio dignitoso stipendio. Ho provato a chiarire in tutti i modi, che non mi ascolta,che non prova mai a capire le mie ragioni, ma nulla, rigira sempre la frittata a suo favore. Gli spiego sempre che vorrei che almeno per una volta provasse a mettersi nei miei panni,ma tutto fiato sprecato. A questo si aggiunge, cosa che già sapevo durante il fidanzamento,che lui guarda assiduamente i film porno. Ha cercato di coinvolgere anche me, ma è una cosa che proprio non riesco, pertanto lui lamenta che io non voglio trasgredire e che si annoia. Ho scoperto che si alza anche di notte, per chiudersi da qualche parte a vedersi questi filmini. Parlarne ha acceso l'ennesima discussione che si è risolta con la constatazione da parte sua che sono pesante e che lui continuerà a fare così perché gli piace vederli e basta, che quando li guarda pensa a me (ma io non gli credo). Gli ho detto del mio malessere, il mio sentirmi umiliata, tradita in un certo senso, il mio non riuscire a stare tranquilla sapendo che lui fa queste cose, ma lui mi ha detto che è stanco di dover fare sempre questa discussione per lui inutile.Credevo che una volta sposati quest'abitudine sarebbe scemata..ma credo sia peggiorata. Questa situazione, miscelata a tutte le discussioni,al senso di solitudine,al sentirmi completamente abbandonata con il suo modo di fare, mi sta provocando un forte disagio interiore, piango spesso e non riesco a reagire, se chiedo aiuto a lui ricevo picche e anzi vengo denigrata ancora di più, perché dice che mi applico sulle cavolate. Mi sento male al solo pensiero di tornare a casa dopo il lavoro e affrontarlo. Dormo male e non posso parlare con nessuno di questa cosa e inoltre mi ha completamente fatto passare la voglia di avere rapporti intimi con lui. Mi guardo allo specchio e vedo solo tristezza.Ho smesso di sorridere. Spero in un consiglio per capire come reagire a questa situazione. Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile signora,

mi dispiace molto per la situazione che sta vivendo a casa e che si è creata con il matrimonio.
Posso chiederLe se anche prima di sposarsi la situazione era uguale o è peggiorata?

In ogni caso, vorrei partire dalle dinamiche che si sono create a casa: Suo marito La definisce "pesante".
Per non essere più pesante, ma provare a modificare la situazione (anche perchè è trascorso solo un anno), Lei deve iniziare a modificare alcuni Suoi comportamenti.

NON sto dicendo che Lei ha torto, ma davanti a questi comportamenti di Suo marito, Lei non ricava nulla se prova a parlarci. Deve agire. E modificare quei comportamenti arrendevoli (es quasi chiedere il permesso per comprare ciò che Le serve a casa, lo faccia e basta) e soprattutto dare (NON a parole, ma con i fatti) delle regole.

Il tutto, ovviamente, con molta gentilezza.
Non ha senso discutere, anche perchè Suo marito non capisce il livello comunicativo che Lei utilizza.

Però, potrebbe anche farsi aiutare da uno psicologo psicoterapeuta di persona, anche da sola (senza Suo marito).

Tenga anche presente che il primo anno di matrimonio è il peggiore per alcuni aspetti, in quanto emergono tanti aspetti che magari non avremmo mai immaginato.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Attivo dal 2012 al 2019
Ex utente
La ringrazio anzitutto per la risposta. La situazione prima del matrimonio era più gestibile. Lui è sempre stato molto presente, a volte anche troppo, anche nelle mie questioni personali,lavorative e familiari. Ma mi sono sempre considerata una mente pensante, pertanto pur ascoltando i consigli di mio marito,al tempo fidanzato, ho cercato di non lasciarmi mai sopraffare dalla sua personalità. Vivere insieme ha reso tutto questo diverso, portando a vivere le situazioni sopra descritte. Quanto ad agire, spesso è capitato, che io facessi di testa mia, acquistando ciò che mi piaceva ad esempio, o sistemando un qualcosa in casa a mio gusto. Purtroppo la reazione è stato quel muro di indifferenza,silenzio così forte da farmi sentire in colpa per qualsiasi cosa facessi. Quasi quel silenzio fosse una punizione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Sta a Lei se lasciare che il silenzio di Suo marito sia qualcosa che La porta a cambiare strada e cedere (cosa certamente ben capita e usata da Suo marito), oppure se iniziare a dimostrare di avere una mente pensante e non solo averla.

E' terribile se non si riesce a discutere nella coppia di questi aspetti che portano poi tanta sofferenza, ma è anche vero che davanti a questa condizione sarà Lei la prima a dover modificare alcuni comportamenti.

Cordiali saluti,