Potrebbe essere philofobia?

Salve, Da anni mi trovo a convivere con quella che io credo possa essere un meccanismo di difesa, forse si tratta di philofobia. Sono un ragazzo di 28 anni, ed è da quando avevo circa 16anni (da quando mi lasciai con la mia ultima fidanzatina) che penso di soffrire di questa ipotetica fobia. I modi/tempi in cui si manifesta sono sempre gli stessi:
Come nasce? Prima conosco una ragazza, una collega, una ragazza che vedo spesso in posto X, quasi sempre queste ragazze le conosco solo di vista, oppure pochissimo/niente. La maggior parte delle volte non le conosco affatto. Poi nel giro di qualche giorno, inizio a stare male

Cosa provo? Incomincio ad idealizzare la ragazza, sento che l'ansia aumenta sempre di più quando sono a casa o fuori. Inizio a farmi film mentali, rimuginio. Ed inizio ad entrare in una specie di stato depressivo,mi sento spento, e sento di essere in balia di un dolore interiore che non riesco a controllare, che mi impedisce di vivere serenamente la vita quotidiana anche quando sono con amici. Quasi sempre va a finire che rinuncio a provarci con la ragazza, oppure se decido di farlo (raramente, e pensando di non essere in grado di attrarla) vengo rifiutato, quindi altro dolore.
Fatto strano, sembra che quando mi trovo davanti alla ragazza X, le mie ansie spariscono, e quando invece esco di casa e vedo altre belle ragazze, mi dimentico completamente della ragazza di turno e torno a sentirmi meglio. Inoltre sono cosciente che a livello razionale tutto ciò è assurdo, e che non posso provare un reale interesse per qualcuna che non conosco. Ho pensato che questo possa essere dovuto al fatto che durante l'anno, conosco pochissime, se non nessuna ragazza (non frequento l'università/associazioni sportive), perciò tendo a fissarmi sulla prima ragazza carina a portata di mano.

ho deciso di farmi forza, voglio liberarmi di questi blocchi, infatti pratico attività fisica, leggo libri con esercizi sul miglioramento personale e sembrerebbe che la situazione sia migliorata. Ma quando si presenta una nuova ragazza, ho di nuovo a che fare con questo malessere Perciò mi chiedo, sono soltanto io, oppure succede anche agli altri ragazzi di stare così male? Tutto ciò che ho scritto, ha un nome? cioè è riconducibile alla philofobia,dipendenza affettiva o ad altro? come si potrebbe migliorare? immagino anche affrontando la situazione andando a conoscere la ragazza di turno nonostante la paura del rifiuto mi blocchi.

Grazie in anticipo per la risposta
Ps. Sono già stato in cura con una psicoterapeuta per qualche anno, ma non so per certo fino a quanto sia migliorato. Da diversi anni purtroppo per motivi economici ho interrotto la terapia e attualmente non posso permettermela.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile Utente,

per capire meglio la problematica, partirei da qui:

" Sono già stato in cura con una psicoterapeuta per qualche anno, ma non so per certo fino a quanto sia migliorato"

Che tipo di psicoterapia è stata? Quali erano gli obiettivi di questa terapia? Che cosa nello specifico è migliorato?

Senza una valutazione diretta e da ciò che scrive, sembrerebbe un problema di ansia e insicurezza e lo stesso rifiuto da parte delle ragazze può essere frutto proprio di come una persona si pone.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Utente
Utente
Gentile Dr.ssa,
la ringrazio per la sua risposta

Quando iniziai la terapia avevo circa 20 anni e durò circa un paio di anni, purtroppo alterni (l'ultima seduta la feci nel 2016)
ricordo che la dott.ssa mi disse dopo avermi fatto diverse domande, fra cui chiedermi perchè mi fossi rivolto a lei, che ciò di cui avevo bisogno era fare psicoanalisi, ricordo che analizzavamo di tanto in tanto qualche mio sogno.

Quali fossero gli obiettivi non saprei dirlo con certezza, credo che fosse sottointeso risolvere questo problema di ansia e fissazione, magari cercando la causa tramite la psicoanalisi.
Spesso però non soffrivo di questo problema, semplicemente perchè non conoscevo nessuna ragazza, quindi mi chiedevo che cosa ci facessi in terapia, ma poi quando capitava la ragazza di turno, puntualmente riscattava il meccanismo e stavo male.

In cosa mi sento migliorato?
Sono diventato più maturo con gli anni, credo di essere diventato più sicuro di me stesso, accetto con più facilità i no, e credo di riuscire a gestire meglio l'ansia, ovviamente su tutti questi aspetti devo ancora lavorarci molto.

Di recente mi è capitato di fissarmi su una nuova ragazza, la mia vicina di casa, ma ho deciso che siccome è la mia vicina, non potevo star male a casa mia ogni giorno per una ragazza che non conosco, conosco solo il nome (in 1 anno l'avrò vista una sola volta di sfuggita)
perciò, ho deciso di evitare di pensarla per salvaguardarmi, e ci sto riuscendo col passare dei giorni

Concordo perfettamente con la sua ultima frase, credo che le ragazze quando rifiutano qualcuno, spesso sia dovuto a come l'altra persona si presenta, cioè se mi sento insicuro, verrò rifiutato perchè lei percepirà la mia insicurezza.
Ed è anche per questo motivo che prima di decidermi di provarci seriamente con una ragazza, preferisco prendere coscienza di me stesso,della mia vita, e diventare più sicuro

Cordiali saluti
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