Disturbo ossessivo compulsivo cronico
Buongiorno a tutti,
Sono una ragazza di 28 anni. Da quando sono piccola ho un disturbo ossessivo compulsivo. Dico da quando sono piccola perché ricordo perfettamente qualche episodio in cui ripetevo ossessivamente delle frasi e stavo male se non erano ripetute perfettamente come volevo io. Il tutto sottoforma di dialogo interiore, nel senso che non ho necessità di ripeterle ad alta voce. Premetto che ho un'infanzia davvero difficile. Mia madre è malata psichiatrica da quando io ho 2 anni, ha una storia clinica complessa con tanti ricoveri e tentati suicidi. Mio padre non è stato comunque un padre affettivamente presente. Se può servire mia madre ha un disturbo bipolare dell'umore, depressione e disturbo istrionico di personalità. Qualche anno fa, non potendone più di questo mio disturbo mi sono rivolta ad un paio di teraupeti. Non trovandomici bene, ho cambiato. La mia attuale teraupeta è bravissima, ho fatto passi da gigante rispetto la comprensione ed elaborazione del mio passato e vissuto, ma i sintomi non si attenuano. Purtroppo, per motivi di lavoro e di lontananza, non posso andare una volta a settimana, ma sono comunque ormai 3 anni che faccio sedute. Lei dice che questo disturbo non sparirà mai del tutto e che tenderà a ripresentarsi nei periodi di maggiore stress. Il punto è che ce l'ho sempre, anche quando sono felice e contenta sebbene gli stress nella mia vita non manchino (mia madre vive con me e svolgo anche io una professione di aiuto..che ironia della sorte!). Questo disturbo sta seriamente compromettendendo la mia autostima, la mia tranquillità. I contenuti dei pensieri non riguardano solo cose specifiche che mi preoccupano ma di TUTTO E DI PIÙ. Anche una frase sentita, un pezzo di canzone..qualunque cosa. Sta ormai compromettendo la mia vita, causandomi stanchezza, nervosismo e depressione. Non vedo via di uscita e a volte penso che impazzirò. È stancante e sfiancante. Non mi godo più un momento in santa pace. Oltre la terapia cosa dovrei fare di più? So che questa ripetizione non ha senso, ma non immaginate neanche l'ansia che ho se la mia compulsione non è eseguita precisamente come "voglio" io. E stare in mezzo alla gente, distrarmi, non aiuta perché l'ansia di dover assecondare l'ossessione ti divora. Avrei affrontato e affronterei altri centomila problemi se necessario, ma che almeno questo disturbo mi lasciasse in pace. Potrei avere la forza di un leone e invece non riesco a godermi neanche più un caffè con un'amica. Sento che sto buttando la mia vita e che nonostante ci provi non riesco a guarire. Grazie per l'ascolto.
Sono una ragazza di 28 anni. Da quando sono piccola ho un disturbo ossessivo compulsivo. Dico da quando sono piccola perché ricordo perfettamente qualche episodio in cui ripetevo ossessivamente delle frasi e stavo male se non erano ripetute perfettamente come volevo io. Il tutto sottoforma di dialogo interiore, nel senso che non ho necessità di ripeterle ad alta voce. Premetto che ho un'infanzia davvero difficile. Mia madre è malata psichiatrica da quando io ho 2 anni, ha una storia clinica complessa con tanti ricoveri e tentati suicidi. Mio padre non è stato comunque un padre affettivamente presente. Se può servire mia madre ha un disturbo bipolare dell'umore, depressione e disturbo istrionico di personalità. Qualche anno fa, non potendone più di questo mio disturbo mi sono rivolta ad un paio di teraupeti. Non trovandomici bene, ho cambiato. La mia attuale teraupeta è bravissima, ho fatto passi da gigante rispetto la comprensione ed elaborazione del mio passato e vissuto, ma i sintomi non si attenuano. Purtroppo, per motivi di lavoro e di lontananza, non posso andare una volta a settimana, ma sono comunque ormai 3 anni che faccio sedute. Lei dice che questo disturbo non sparirà mai del tutto e che tenderà a ripresentarsi nei periodi di maggiore stress. Il punto è che ce l'ho sempre, anche quando sono felice e contenta sebbene gli stress nella mia vita non manchino (mia madre vive con me e svolgo anche io una professione di aiuto..che ironia della sorte!). Questo disturbo sta seriamente compromettendendo la mia autostima, la mia tranquillità. I contenuti dei pensieri non riguardano solo cose specifiche che mi preoccupano ma di TUTTO E DI PIÙ. Anche una frase sentita, un pezzo di canzone..qualunque cosa. Sta ormai compromettendo la mia vita, causandomi stanchezza, nervosismo e depressione. Non vedo via di uscita e a volte penso che impazzirò. È stancante e sfiancante. Non mi godo più un momento in santa pace. Oltre la terapia cosa dovrei fare di più? So che questa ripetizione non ha senso, ma non immaginate neanche l'ansia che ho se la mia compulsione non è eseguita precisamente come "voglio" io. E stare in mezzo alla gente, distrarmi, non aiuta perché l'ansia di dover assecondare l'ossessione ti divora. Avrei affrontato e affronterei altri centomila problemi se necessario, ma che almeno questo disturbo mi lasciasse in pace. Potrei avere la forza di un leone e invece non riesco a godermi neanche più un caffè con un'amica. Sento che sto buttando la mia vita e che nonostante ci provi non riesco a guarire. Grazie per l'ascolto.
[#1]
Gentile Utente,
Lei si trova bene con il curante e questo è un ottimo traguardo, ma non basta, tant'è che Lei domanda che cosa potrebbe fare, oltre alla psicoterapia.
Deve fare una psicoterapia che sia in grado di aiutarLa a risolvere il problema e non una che La faccia sentire meglio.
Lei scrive: "ho fatto passi da gigante rispetto la comprensione ed elaborazione del mio passato e vissuto, ma i sintomi non si attenuano". Certamente è così, perchè comprendere non basta e anzi non sposta di un passo il Suo disagio.
Deve imparare COME FARE quando è in difficoltà col sintomo, perchè dirsi che questo disturbo non sparirà mai mi sembra davvero triste.
Lei fa una psicoterapia per stare bene e risolvere il problema una volta per tutte. Altrimenti che senso ha?
Ne parli col terapeuta, sennò valuti l'idea di cambiare e scegliere una terapia focalizzata e prescrittiva.
Cordiali saluti,
Lei si trova bene con il curante e questo è un ottimo traguardo, ma non basta, tant'è che Lei domanda che cosa potrebbe fare, oltre alla psicoterapia.
Deve fare una psicoterapia che sia in grado di aiutarLa a risolvere il problema e non una che La faccia sentire meglio.
Lei scrive: "ho fatto passi da gigante rispetto la comprensione ed elaborazione del mio passato e vissuto, ma i sintomi non si attenuano". Certamente è così, perchè comprendere non basta e anzi non sposta di un passo il Suo disagio.
Deve imparare COME FARE quando è in difficoltà col sintomo, perchè dirsi che questo disturbo non sparirà mai mi sembra davvero triste.
Lei fa una psicoterapia per stare bene e risolvere il problema una volta per tutte. Altrimenti che senso ha?
Ne parli col terapeuta, sennò valuti l'idea di cambiare e scegliere una terapia focalizzata e prescrittiva.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Ex utente
Gentilissima Dott.ssa Angela Pileci,
Grazie per la Sua risposta. È la mia teraupeta ad aver detto che questo disturbo non se ne andrà mai. Non so se sia così, su internet leggo che in molti casi c'è una completa remissione dei sintomi, in altri no. Per quanto riguarda ciò che facciamo nelle sedute, avevamo cominciato a studiare le mie ossessioni più grandi, cioè non le frasi che ripeto ma le cose che a volte mi causano ansia e angoscia per poi sparire periodicamente.
Altra cosa che mi ha suggerito la terapista è stato lo stop del pensiero. Ma dire alla mia compulsione "stop" non è efficace.
Abbiamo provato anche l'esercizio di ridurre quanto meno il numero di ripetizioni..sono durata un paio di giorni. Tutte cose suggerite, ma comunque non ci abbiamo lavorato costantemente e imperativamente, anche perché magari "distratte" da altre mie cose personali successe che hanno richiesto una più urgente riflessione.
Posso sapere in cosa dovrebbe consistere, nella pratica, il trattamento di questo disturbo?
Posso sperare di guarire definitivamente?
Cordiali Saluti
Grazie per la Sua risposta. È la mia teraupeta ad aver detto che questo disturbo non se ne andrà mai. Non so se sia così, su internet leggo che in molti casi c'è una completa remissione dei sintomi, in altri no. Per quanto riguarda ciò che facciamo nelle sedute, avevamo cominciato a studiare le mie ossessioni più grandi, cioè non le frasi che ripeto ma le cose che a volte mi causano ansia e angoscia per poi sparire periodicamente.
Altra cosa che mi ha suggerito la terapista è stato lo stop del pensiero. Ma dire alla mia compulsione "stop" non è efficace.
Abbiamo provato anche l'esercizio di ridurre quanto meno il numero di ripetizioni..sono durata un paio di giorni. Tutte cose suggerite, ma comunque non ci abbiamo lavorato costantemente e imperativamente, anche perché magari "distratte" da altre mie cose personali successe che hanno richiesto una più urgente riflessione.
Posso sapere in cosa dovrebbe consistere, nella pratica, il trattamento di questo disturbo?
Posso sperare di guarire definitivamente?
Cordiali Saluti
[#3]
Gentile Utente,
cosa fare è ciò che si apprende in terapia e soprattutto come fare, ma non per uno o due giorni, perchè altrimenti è ovvio che velocemente riprenderà a fare ciò che ha sempre fatto.
Nel disturbo ossessivo compulsivo, infatti, il paziente tende ad attuare tutta una serie di strategie comportamentali ma anche cognitive con la finalità di abbassare il livello di ansia.
Ma è proprio questo meccanismo che deve essere spezzato e la psicoterapia deve proprio lavorare su questo aspetto.
All'inizio il paziente sentirà ancora più ansia, per poi adattarsi ad un nuovo modo di affrontare e gestire l'ansia.
Ci sono diversi gradi di severità del disturbo, ma è trattabile.
Purtroppo il tempo non aiuta; questo disturbo deve essere affrontato non appena si manifesta.
Cordiali saluti,
cosa fare è ciò che si apprende in terapia e soprattutto come fare, ma non per uno o due giorni, perchè altrimenti è ovvio che velocemente riprenderà a fare ciò che ha sempre fatto.
Nel disturbo ossessivo compulsivo, infatti, il paziente tende ad attuare tutta una serie di strategie comportamentali ma anche cognitive con la finalità di abbassare il livello di ansia.
Ma è proprio questo meccanismo che deve essere spezzato e la psicoterapia deve proprio lavorare su questo aspetto.
All'inizio il paziente sentirà ancora più ansia, per poi adattarsi ad un nuovo modo di affrontare e gestire l'ansia.
Ci sono diversi gradi di severità del disturbo, ma è trattabile.
Purtroppo il tempo non aiuta; questo disturbo deve essere affrontato non appena si manifesta.
Cordiali saluti,
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.4k visite dal 10/07/2019.
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