Forte insicurezza
Salve ,desidererei un parere ..sono una studentessa ,ho ottenuto sempre ottimi risultati scolastici ,mi impegno tanto in ogni cosa che faccio e cerco di ottenere il massimo ...unica cosa ,sono estremamente ansiosa e insicura. Prima di ogni evento a me estraneo sto male ,ciò nonostante cerco di non tirarmi indietro . Da poco ho iniziato un lavoretto come cameriera per cercare di "sbloccarmi " un po' ..ma mi sento e mi comporto come un 'imbranata e impacciata totale,ogni errore mi mortifico al punto di piangere (esagerata )..mi sento inferiore alle mie colleghe svelte,spigliate e pratiche ..mentre io vengo definita la bella addormentata..sia da amici che familiari ..(ma questo da sempre ).non sono stupida ,ho tanti amici e sono molto simpatica ,mi piace fare ridere e so stare in compagnia ..ma vorrei essere più "sciolta " a volte mi sento ritardata o credo che gli altri lo pensino di me..in questo contesto in cui lavoro sorpattutto in cui serve dinamicità e io mi vedo quasi scema ..infatti la titolare poco mi considera ...mi sono spesso tirata indietro in determinate mansioni perché non mi sento capace e l'idea di sbagliare ( nonostante mi succede spesso di farlo e so che non è niente di grave )mi abbatte ,mi deprime e mi porta ad un pianto di autocommiserazione..come devo fare per diventare più pratica ,svelta e sciolta ? Continuare ad affrontare queste mie "paure " più aiutare a cambiare ? Vorrei essere più spigliata
[#1]
Buongiorno,
la sensazione di non essere all'altezza, di poter sbagliare o non essere capace sembrano avere, dalle sue parole, origini antiche; presumibilmente il grande impegno negli studi e in ogni cosa che fa le permettono di attenuare la possibilità di scoprirsi in questo modo, anche se la melodia di fondo sembra rimanere.
Proverei a chiedermi dove ha imparato a pensare che compiere degli errori o aver bisogno di tempo per fare determinate cose sia essere inferiore agli altri. Per quale motivo ha l'idea che essere svelti possa significare essere più intelligenti e meno imbranati? Ricordo un detto che diceva "chi va piano, va lontano."
la sensazione di non essere all'altezza, di poter sbagliare o non essere capace sembrano avere, dalle sue parole, origini antiche; presumibilmente il grande impegno negli studi e in ogni cosa che fa le permettono di attenuare la possibilità di scoprirsi in questo modo, anche se la melodia di fondo sembra rimanere.
Proverei a chiedermi dove ha imparato a pensare che compiere degli errori o aver bisogno di tempo per fare determinate cose sia essere inferiore agli altri. Per quale motivo ha l'idea che essere svelti possa significare essere più intelligenti e meno imbranati? Ricordo un detto che diceva "chi va piano, va lontano."
Dr.ssa paola demartinidivalleaperta
[#2]
Utente
La ringrazio dottoressa per la risposta,il fatto è che a me già dal giorno prima fino alla mattina prima di recarmi a lavoro viene un 'ansia tremenda ...e quest' ansia mi fa andare in tilt e sbagliare e il che aumenta solo il mio livello di insicurezza...vorrei gestirla perché alla fine so che i veri problemi o cose da temere sono altre ma so che se potessi ,tante cose ,per stare più tranquilla le eviterei ed è sbagliato . Anche il primo esame all'università lo affrontai malissimo a livello emotivo poi con il tempo si è attutita ..penso che sia questa mia componente caratteriale o disturbo a bloccarmi...passerà mai?
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.2k visite dal 08/07/2019.
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