Senso di colpa mostruoso

Salve,
Avrei bisogno di un po' di supporto riguardo a rimorsi e senso di colpa che provo a causa di qualcosa che ho fatto due anni fa (avevo 15 anni). Nella mia classe c'è questa ragazza verso la quale in quel periodo provavo attrazione. Non ho mai avuto il coraggio di parlarle, né di scriverle un messaggio: ero (e sono, a dirla tutta) davvero molto insicuro con le ragazze in generale. Così un giorno decisi di fare qualcosa che ad oggi trovo terribile, mi disgusta anche solo pensare di averlo fatto: le scrissi nascondendomi dietro il volto di un'altra persona, costruendomi un "fake account". Lei rispose e parlammo un po'. Ricordo che era un po' insicura, e questo mi rende ancora piú furioso con me stesso: "Come hai potuto" mi chiedo, "Parlare con una persona che conosci fingendoti un altro, in modo da non permetterle di comportarsi adeguatamente?". Passiamo del tempo a parlare, poi le chiedo quello che più di ogni altra cosa mi fa vergognare, mi rende triste e pieno di rimorsi: le propongo di scambiarci... foto di quel genere. Dico subito che l'immagine che lei mi mandò rimase confinata alla chat, mai la diffusi in alcun modo, altimenti forse mi sarei ucciso per il peso di una cosa simile.
Quello che provo oggi è un tremendo senso di colpa, che scaturisce al solo ripensarci. Sono profondamente dispiaciuto, non riesco a conciliare come sono oggi al mio comportamento indifferente, egoista e stupido del passato. Come potrei mai amare una ragazza, se ho fatto una cosa del genere? Se lo sapessero le persone che mi amano, come reagirebbero? Penso alla persona che mi piace oggi e mi dico: "Non hai il diritto di sperare anche solo di conoscerla, tu sei cattivo, non la meriti". Forse è così. Comunque allora mi sono subito pentito un minimo e ho cancellato tutto, dalle immagini alla chat stessa.
Oggi non lo rifarei mai, e mi chiedo perché allora non la pensassi così, perché?
C'è un modo per superare il senso di colpa? O quantomeno per conviverci? Aiuto, vi prego...
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Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile ragazzo,

l'episodio va collocato nel'età in cui si è svolto: 15 anni.
Fase adolescenziale
di esplorazione,
di ormoni,
di trasgressioni piccole o grandi.

Inoltre era il periodo del boom del "sexting"
(queste cosa vanno anche "a mode"),
e anche Lei ci è incappato.

Comprendo che i Suoi sensi di colpa hanno a che fare
oltre che con il sexting
anche con un "furto di identità".

E trascorso del tempo,
Lei ora è cresciuto e si rende maggiormente conto.
Ha anche deciso - mi sembra -
che non è una esperienza che intenda ripetere.

E dunque che fare?
Non rimane che perdonarsi.
E in ogni caso occorre evitare che i "pensieri" legati al fatto possano diventare ossessivi;
cioè delle vere e proprie "fissazioni" intendo.

Ciao.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/