Ansia influenzata dal mio fidanzato
Buongiorno, sono una ragazza di 19 anni e sono fidanzata da 4 anni con un ragazzo più grande di me di 4 anni. Lui soffriva spesso in passato di attacchi di ansia che ha curato con delle medicine ma io mi sono fatta influenzare tanto dai suoi modi di fare ansiosi, di sentirsi quando non sta bene, che è capitato anche a me di stare male e ho conosciuto questo mondo terribile dell’ansia e degli attacchi di ansia da quando sto con lui! Lui, nonostante abbia curato il problema, quasi sempre ha il respiro affannoso e in più quando non si sente bene e si agita spesso si prende delle gocce per calmarsi! Io voglio capire come fare per migliorare la mia situazione, sento di essere cambiata da quando sto con lui, mi sento più ansiosa, ho le sue stesse paure come quella di viaggiare lontano, di sentirmi male quando sto da sola o lontano dai miei genitori, mi sta influenzando in senso negativo e almeno io vorrei uscirne al più presto! Vorrei un aiuto, vi ringrazio..a volte penso che la mia vita sia cambiata in peggio da quando sto con lui!
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"a volte penso che la mia vita sia cambiata in peggio da quando sto con lui!"
Gentile Ragazza,
la sua considerazione finale meriterebbe a mio avviso di essere approfondita, non solo riguardo il presente, ma soprattutto in funzione del futuro che Lei desidera per se stessa.
I famaci che il suo ragazzo assume da chi gli sono stati prescritti? Vista la portata dei suoi (sempre del suo ragazzo) disturbi d'ansia, si è già rivolto anche ad uno psicologo psicoterapeuta per cercare di affrontare il problema anche da questa prospettiva?
E Lei, non ha preso in considerazione l'opportunità di qualche colloquio di persona? La sua giovane età non dovrebbe essere condizionata così tanto da problematiche che possono efficacemente essere superate, tanto più presto si interviene.
Cordialità.
Gentile Ragazza,
la sua considerazione finale meriterebbe a mio avviso di essere approfondita, non solo riguardo il presente, ma soprattutto in funzione del futuro che Lei desidera per se stessa.
I famaci che il suo ragazzo assume da chi gli sono stati prescritti? Vista la portata dei suoi (sempre del suo ragazzo) disturbi d'ansia, si è già rivolto anche ad uno psicologo psicoterapeuta per cercare di affrontare il problema anche da questa prospettiva?
E Lei, non ha preso in considerazione l'opportunità di qualche colloquio di persona? La sua giovane età non dovrebbe essere condizionata così tanto da problematiche che possono efficacemente essere superate, tanto più presto si interviene.
Cordialità.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
La ringrazio Dottoressa, rispondendo alle sue domande, il mio ragazzo ha preso dei farmaci che gli sono stati prescritti da un neurologo. In più il suo medico di base, qualche giorno fa, gli ha prescritto un incontro con un neurologo che a quanto pare, dovrebbe ascoltarlo e dargli dei consigli. Questo è quello che mi ha detto lui.
Io invece spesso gli ho detto che avevo intenzione di fare un incontro da uno psicologo per cercare di fare chiarezza sulla situazione e lui mi dice che secondo lui non c’è bisogno perché io non soffro di ansia a differenza sua.
Dottoressa, io non credo ovviamente di avere un’ansia al suo livello ma sento tanto le sensazioni che lui prova come se fossero mie..riesco a percepirle tanto e questo mi fa male. Ieri gli ho chiesto se lui è riuscito a superare quello che prima lo bloccava e ad esempio non gli permetteva di viaggiare, fare un’uscita con amici, e lui afferma di sì, io ho solo bisogno che lui mi dia sicurezza e che non stia male perché io sono molto fragile e spaventata in merito a questo argomento e non voglio ancora peggiorare la situazione. Per quanto riguarda la frase che la mia vita sia cambiata in peggio, a volte si lo penso..credo però che questi siano anche i rischi di stare in Coppia..affrontare le difficoltà insieme..però ho paura che queste difficoltà mi stiano allontanando da lui..se dovessi essere single ora cercherei sicuramente un ragazzo che mi ispiri tanta sicurezza..non so proprio cosa fare, sono confusa
Io invece spesso gli ho detto che avevo intenzione di fare un incontro da uno psicologo per cercare di fare chiarezza sulla situazione e lui mi dice che secondo lui non c’è bisogno perché io non soffro di ansia a differenza sua.
Dottoressa, io non credo ovviamente di avere un’ansia al suo livello ma sento tanto le sensazioni che lui prova come se fossero mie..riesco a percepirle tanto e questo mi fa male. Ieri gli ho chiesto se lui è riuscito a superare quello che prima lo bloccava e ad esempio non gli permetteva di viaggiare, fare un’uscita con amici, e lui afferma di sì, io ho solo bisogno che lui mi dia sicurezza e che non stia male perché io sono molto fragile e spaventata in merito a questo argomento e non voglio ancora peggiorare la situazione. Per quanto riguarda la frase che la mia vita sia cambiata in peggio, a volte si lo penso..credo però che questi siano anche i rischi di stare in Coppia..affrontare le difficoltà insieme..però ho paura che queste difficoltà mi stiano allontanando da lui..se dovessi essere single ora cercherei sicuramente un ragazzo che mi ispiri tanta sicurezza..non so proprio cosa fare, sono confusa
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"Io invece spesso gli ho detto che avevo intenzione di fare un incontro da uno psicologo per cercare di fare chiarezza sulla situazione e lui mi dice che secondo lui non c’è bisogno perché io non soffro di ansia a differenza sua."
Dallo psicologo non si va solo se si sta male, ma anche proprio per darsi l'opportunità di far chiarezza in se stessi in alcuni "passaggi" critici della propria vita.
Il suo compagno ha espresso la sua opinione in merito, ma se Lei ne avverte l'esigenza, la decisione deve essere solo sua.
A mio avviso, sarebbe per Lei importante (e di riflesso, naturalmente, anche per il suo ragazzo) riuscire a porre un limite al "contagio" emotivo in cui resta a volte intrappolata.
E ancor più utile, potersi confrontare con uno specialista per cercare di risolvere la confusione in cui attualmente si trova riguardo la sua relazione.
Il suggerimento è quello di richiedere una consulenza gratuita presso lo Spazio Giovani del Consultorio della sua Asl: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_19_file.pdf
Saluti.
Saluti.
Dallo psicologo non si va solo se si sta male, ma anche proprio per darsi l'opportunità di far chiarezza in se stessi in alcuni "passaggi" critici della propria vita.
Il suo compagno ha espresso la sua opinione in merito, ma se Lei ne avverte l'esigenza, la decisione deve essere solo sua.
A mio avviso, sarebbe per Lei importante (e di riflesso, naturalmente, anche per il suo ragazzo) riuscire a porre un limite al "contagio" emotivo in cui resta a volte intrappolata.
E ancor più utile, potersi confrontare con uno specialista per cercare di risolvere la confusione in cui attualmente si trova riguardo la sua relazione.
Il suggerimento è quello di richiedere una consulenza gratuita presso lo Spazio Giovani del Consultorio della sua Asl: http://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pagineAree_913_listaFile_itemName_19_file.pdf
Saluti.
Saluti.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.5k visite dal 04/07/2019.
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