Solitudine e sovrappeso

Salve, chiedo consiglio sperando di essere il più chiaro possibile, anche se non è facile riassumere in breve. Ho 28 anni e da 3 anni circa non trovo la motivazione per niente. 3 anni fa ho chiuso la mia relazione con la mia ex fidanzata, dopo aver scoperto che mi tradiva, questo mi ha fatto stare male e chiudere in me stesso, non uscivo più di casa per paura di incontrarla con un altro, e il fatto che per 7 anni uscivo solo con lei, mi ha fatto ritrovare senza amici, prima facevo molto sport, dopo non aveva voglia di fare nulla, e uscivo di casa solo per il lavoro, inizio ad uscire da solo e prendo una brutta abitudine, praticamente esco da solo vado a comprare da mangiare e mangio da solo, dolci, pizze, panini, passavo la serata così spesso purtroppo tutte le sere. Solo in macchina a mangiare. Questo brutto vizio mi ha fatto prendere parecchi chili, e adesso sto malissimo a guardarmi allo specchio, o anche a vedere che i vecchi vestiti non mi vanno più. Nonostante penso a dimagrire non trovo la giusta motivazione, molte volte mi sono iscritto in palestra per poi andare solo una sera. Chiedo consiglio anche se forse non sono stato molto chiaro, ma il fatto di vedermi grasso in foto o allo specchio mi sta facendo stare davvero male, molte volte anche per colpa di conoscenti che fanno pesare tutto.
[#1]
Psicologo attivo dal 2013 al 2020
Psicologo
Gentile utente,
dal suo racconto sembra proprio che le difficoltà abbiano avuto origine dalle sue vicissitudini affettive. E' probabile (come lei stesso sembra avere intuito) che i cambiamenti delle sue abitudini alimentari possano essere una compensazione ad una carenza affettiva subentrata dopo la fine della relazione amorosa (magari non risolta completamente) e alla conseguente condizione di solitudine. E' possibile che possa esserci il rischio di cadere in un circolo vizioso dove: più forte è il senso di solitudine, più aumenta il bisogno di compensazione che lei placa con il cibo; ma ciò peggiora la sua forma fisica che causa un'ulteriore insoddisfazione di sé e che alimenta il suo bisogno di isolamento; ciò potrebbe avere come conseguenza una sempre più ridotta vita sociale che comprometterebbe anche la possibilità di ricostruirsi una nuova vita sentimentale.
Il mio consiglio è quello di ricercare una consulenza psicologica (anche on-line in video-seduta con Skype) che possa aiutarla a prevenire tale circolo vizioso innescandone uno virtuoso.
Cordiali saluti
[#2]
Dr.ssa Carla Maria Brunialti Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 18.5k 597
Gentile utente,

affrontare alla radice la questione del "malcomportamento alimentare" può essere importante
per la Sua salute e per le relazioni.
Mal-comportamento nel quale motivazioni psichiche e abitudini alimentari compensative si intrecciano potenziandosi a vicenda.

Considerato che il problema è complesso e multifattoriale,
già da qualche anno
il Servizio Sanitario Nazionale ha creato una rete di "Centri per i Disturbi alimentari" (GRATUITI o solo TICKET)
nei quali tutti gli specialisti
- nutrizionista, psicologo, psichiatra, endocrinologo, ecc. -
sono a disposizione in forma "integrata",
cioè coordinati tra loro
in modo che la problematica venga affrontata con approccio multidimensionale
come potrà leggere qui:

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/6999-anoressia-bulimia-binge-eating-sconfiggere-dca.html .

La terapia attuata presso i Centri pubblici è sempre a carico del Servizio Pubblico, in modo che il fattore economico non scoraggi il curarsi.

La mappa nazionale dei Centri la troverà nel link sopra, regione per regione;
ne vedo uno presente proprio anche nella Sua area geografica.

E' una ipotesi che può prendere in considerazione?

Saluti cordiali.
Dott. Brunialti

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

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