Sto molto male, odio me e la mia vita

Buongiorno, sono un ragazzo di 19 anni e odio la mia vita.
Sono sempre stato un ragazzo abbastanza chiuso, per questo di amici e esperienze sociali sono pari a zero
Oggi mi ritrovo solo, ultimamente mi sono aperto un pó di più ma nulla è cambiato realmente tranne l'aumento della sofferenza nel sentirsi solo.
L'altro giorno ero in palestra (iniziata da poco), c'era molta più gente del solito e oltre che a recarmi fastidio molti ragazzi facevano comunella e parlavano di robe tipo ubriacarsi,andare a letto con una ragazza... insomma erano i tipici "fighetti" e per carità assolutamente nulla di male in loro ma solo sentendo le cose che dicevano io mi sentivo a disagio! Mi sento diverso dalla maggior parte dei ragazzi della mia età, per esempio una volta ho conosciuto un ragazzo che era stranamente disponibile con me, ma che spesso parlava di andare a ubriacarsi, andare a letto con ragazze o fare cose stupide e pericolose.... e io mi sentivo a disagio! Perché non posso essere come gli altri? Per esempio a me piacciono le ragazze ma non a come i miei coetanei, vorrei tanto avere una ragazza ma non tanto per andarci a letto... ma per sentirmi bene,divertirmi con lei ! Certe volte penso pure di essere gay, o meglio bisessuale, anche se non penso proprio di esserlo ma il fatto che non sono così fissato con le ragazze e per il fatto che molte ragazze che trovo carine sono in generale (non esclusivamente) con capelli corti che quindi potrebbero anche essere scambiate per maschi o invece in certi ragazzi provo diciamo ammirazione perché magari sono "carini" ( sopratutto quelli che sembrano delle ragazze...) non credo proprio che mi piacciano i ragazzi ma provo solo ammirazione per loro, penso che siano belli e che mi piacerebbe se anch'io lo fossi (cmq il solo pensiero di baciare un uomo, no non mi piace affatto).
Quindi insomma sono abbastanza sicuro di essere etero ma sono così tanto confuso e insicuro che nulla per me è sicuro!
Ritornando al discorso iniziale, mi sento diverso da gli altri, parlare volgarmente di ragazze, ubriacarmi, andare a feste... tutto mi crea ansia!
Odio chi sono, mi sento stupido, brutto, sbagliato, sociopatico, solo, depresso, inutile, non so cosa fare nella mia vita, non ho la più mini a fiducia in me...faccio schifo!
Non so nemmeno cosa realmente voglio dalla vita, non so nemmeno chi sono
Ho solo paura a vivere perché ogni minima cosa per me potrebbe diventare fonte di gran malessere psicologico, e mi chiedo: Se un giorno mi succedesse qualcosa di realmente brutto? Io come potrei superare il problema se non riesco a superare nemmeno quelli piccolissimi...
Vorrei avere un amico vero, ma chi vorrebbe parlare con un ragazzo che ha solo paura di dire la parola sesso, di andare in ambienti affollati e così via? Non mi sento bene con me stesso e mi odio e non so più che cosa fare! Faccio fatica a parlare con le persone e ho il continuo terrore di cosa pensano di me.
Non so nemmeno perché sto scrivendo, non so nemmeno cosa voglio.
[#1]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Gentile ragazzo,
lei si trova in un'età delicata, quella delle scelte che in genere condizionano e orientano la vita, per cui la presenza di uno stato d'ansia può essere giustificata.
A questo tuttavia si sovrappone e sembra essere preponderante una difficoltà nel relazionarsi con i pari e una scarsa socialità che riferisce l'ha sempre caratterizzata.

Ambedue i problemi meritano di essere considerati attentamente e sono comunque risolvibili, soprattutto con un aiuto psicologico, qualora l'individuo non ne venga a capo da solo. In questo secondo caso invece potrebbero comportare conseguenze molto negative.
Le consiglio perciò caldamente di consultare uno psicologo psicoterapeuta.

cordiali saluti

Valentina Sciubba Psicologa
www.valentinasciubba.it Terapia on line
Terapia Breve Strategica e della Gestalt
Disturbi psicologici e mente-corpo

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta!
Si forse uno psicologo potrebbe aiutarmi a risolvere i problemi anche se i mia i genitori non saranno in disaccordo, almeno in parte.
Infatti io ero già andato da una psicologa ma dopo poche sedute ho smesso, per carità non solo perché i miei genitori non volevano più ma.anche perché problemi economici...
Comunque i miei genitori avevano preso in antipatia la psicologa perché alla prima seduta avevo parlato del mio problema della memoria ( in pratica ho immense.difficoltà a ricordare le cose studiate e non solo, anche le trame dei film e molto altro), la psicologa giustamente mi aveva detto che per sicurezza era.meglio fare dei controlli ma i miei genitori l'hanno presa male, dicevano che se facevo dei controlli era ovvio che trovavano qualcosa che non va perchè tutti hanno dei problemi anche se piccoli, e poi dicevano che erano cose nella mia testa e che la psicologa doveva dirmi le stesse cose che pensavano loro. Ovviamente i controlli non gli ho fatti e se provo solo ad accennare il problema memoria i miei iniziano ad urlare! Loro vogliono solo che studi per avere un buon lavoro.... ma io non so davvero cosa fare, non c'è che che mi attiri per davvero.
Lo so che lo studio é utile ma io non voglio e sono abbastanza sicuro che non riuscirsi a fare nessuna università o corso serio... Non so più cosa fare, certe volte mi metto davanti al pc per capire cosa mi piace nella vita ma alla fine non faccio molto ( anzi molto spesso dopo che sono stato al pc per cercare di capire se c'è qualcosa che mi piace nella vita visto che non ottengo risultati mi sento particolarmente male, pensando che sia solo un lazzarone stupido )
Grazie di nuovo della risposta, spero veramente che in qualche modo la mia vita cambia,almeno un po perche sono proprio stufo di essere me.
[#3]
Dr.ssa Valentina Sciubba Psicoterapeuta, Psicologo 1.7k 38
Penso che dei test potrebbero essere utili, capisco il pericolo di un etichettamento, ma anche negare il problema non lo risolve e non aiuta.
Comunque penso esistano diversi lavori in cui non è necessario molto studio, potrebbe consultare qualche centro di orientamento del Comune o dell'ASL o informarsi sui corsi della Regione ecc.
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