Ansia e attacco di panico

Buongiorno dottori. Sono fidanzato da 7 anni e convivente da 4. Dopo l’acquisto della casa decido di fare la proposta di matrimonio alla mia compagna. Lei da subito si mostra entusiasta e felice. Le cose però cambiano rapidamente. Inizia ad essere pigra da morire, svogliata ed ha un atteggiamento davvero irritante quando provo a coinvolgerla nell’organizzazione. Deciso di supportarla prendendole una Wedding Planner che la supporti. Dopo l’entusiasmo della novità le cose tornano come prima se non peggio.
Provo a lasciarle il suo spazio e a non pressarla lasciando decantare la cosa. Un giorno se ne viene fuori dicendo che si sente bloccata e che non vede in generale né serenità né entusiasmo. Il matrimonio inevitabilmente slitta. Non riesco più a capire cosa provi per me. Sono solo enormemente deluso dal suo comportamento. Ieri il climax. Mentre ero in ufficio e ho sentito una collega che parlava del matrimonio di sua sorella a cui ha partecipato ho avuto un attacco di panico gestito bene da un mio collega/amico. Per favore vi chiedo un aiuto su come comportarmi, non so davvero che cosa fare.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
l'attacco di panico avuto è stato probabilmente come la sirena di un allarme: quale pericolo dovesse segnalarle, sta a Lei cercare di individuarlo.
La volontà di arrivare prima o poi al matrimonio era un progetto condiviso, oppure no?
Questo comportamento inatteso da parte della sua compagna in che modo sta influenzando la sua prospettiva sulla coppia? Ha messo dentro di Lei in discussione qualcosa di più della semplice cerimonia?

Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Utente
Utente
Dottoressa grazie della risposta. Il progetto era condiviso. C’era la volontà di entrambi di arrivare al matrimonio: io lo vedo come un momento fondamentale nella nostra vita dove si diventa una famiglia e si diventa più uniti e più responsabili insieme. Lei non si può dire che abbia abbandonato il progetto ma continua a dire che per lei è una grossa, costosissima festa che lei e la sua famiglia non possono permettersi. Alle spalle abbiamo situazioni economiche enormemente diverse e i suoi genitori non si stanno minimamente interessando alla cosa. L’ho tranquillizzata dicendo che non ci sarebbe stato alcun problema e che avrei provveduto io con la mia famiglia ma niente. Continua a trattarla come fosse una gita con degli amici che magari si fa magari no, senza un piano, un obiettivo, un programma come invece dovrebbe essere. Quando ne parlo mi sbadiglia in faccia, chiude l’argomento, dice poi vediamo o addirittura ha un atteggiamento aggressivo. Pensa di risolvere tutto annegando la cosa nella quotidianità per poi tirarla fuori se e quando non lo so. Per me invece è un bivio in cui o si va in una direzione o ci si lascia.
Sono innamorato di lei ma sto davvero male in questa incertezza, non so se questo suo rallentare è dovuto al fatto che non sia sufficientemente coinvolta o innamorata di me. Le ho proposto di vedere uno psicologo insieme ma non ne vuole sapere. Come posso comportarmi secondo lei? A che cosa è dovuto questo atteggiamento?
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
"Per me invece è un bivio in cui o si va in una direzione o ci si lascia."

Beh, questo è un punto fermo non da poco...
In che misura la sua compagna è davvero consapevole di questa sua convinzione?
Quanto sarebbe Lei disposto a correre il rischio di perderla, mettendola di fronte a tale bivio?

Quali siano i motivi alla base del suo atteggiamento è difficile dirlo, magari una spiegazione univoca e convincente non se la saprebbe dare neppure lei.
Non necessariamente, però, deve riguardare i sentimenti nei suoi confronti: potrebbe essere un differente peso attribuito al valore del matrimonio, una questione legata proprio alla disparità di disponibilità economica, o altro ancora.
Se queste motivazioni sono per lei dirimenti e potrebbero far la differenza nel prendere una decisione, ne chieda conto alla sua partner. Se, invece, ciò che più conta per Lei è l'esito, ossia il fatto di sentirsi non preso sul serio in questa sua esigenza, i temi da affontare insieme saranno altri.

Cordialità.
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Utente
Utente
La ringrazio ancora per la sua gentile risposta. Alla luce di quanto mi ha detto e dei suoi consigli penso che la cosa migliore da fare sia parlare nuovamente con lei per chiarire gli obiettivi che abbiamo insieme e quanto si senta effettivamente appagata a 360 gradi nella relazione che ha con me. Da parte sua le chiederò lo sforzo di guardarsi dentro nel profondo per capire i veri motivi di questo suo rallentamento, qualunque essi siano. Se fosse veramente una cosa passeggera e superabile penso che si ripartirà con lo slancio tipico di queste cose (per esempio fissando appena possibile il luogo e la data della cerimonia, galoppando per arrivarci).
Se questo tempo verrà viceversa utilizzato per ritardare ulteriormente e/o non voler prendere una decisione sono risoluto a terminare la relazione.
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