Ansia ?
Salve a tutti sono un ragazzo di 22 anni da circa 1 anno soffro di Ansia o almeno penso, sono qui per chiedervi se secondo voi in base a quello che descrivo si tratta appunto di un problema di origine ansiosa, Circa 4 anni fa ho perso mio cugino per un incidente stradale in moto lui aveva 17 anni come me in quel periodo quindi la cosa mi ha scioccato abbastanza, io tutti i giorni me li vivo male con la paura che qualsiasi persona accanto a me possa non tornare a casa, vivo con la costante paura e pensiero di avere qualsiasi tipo di malattia grave, ci penso veramente tutto il giorno e il mio cervello non si stacca da lì , e quindi le cose non fanno che peggiorare sempre, ad esempio ho un mal di testa è male agli occhi(senso di stordimento) che si intensifica in base al mio stato d’animo, più mi preoccupo più aumenta , ho avuto la sensazione per circa 3 settimane di avere le gambe molli, è un circolo vizioso perché questi sintomi sono scatenarti sallNansia è più sintomi ho è più mi preoccupo è più peggiorano è così via, secondo voi si tratta di ansia ?
[#1]
Gentile ragazzo,
potrebbe anche trattarsi di un problema più articolato e complesso, perchè in seguito alla morte di Suo cugino, che era anche coetaneo, Lei dice di avere un senso di preoccupazione per l'incolumità Sua e di altri. Questo è strettamente legato a quel trauma.
Ma non possiamo sapere con certezza se il Suo disagio oggi sia legato a quell'evento o se Lei sia già una persona ansiosa.
Vero è che si parla di stress post-traumatico, cioè di quel tipo di stress che è diverso dallo stress di tutti i giorni e che è determinato da un qualunque cambiamento (ad esempio, anche traslocare è uno stress, oppure cambiare lavoro).
Lo stress post-traumatico subentra in seguito ad un evento traumatico, come ad esempio la morte di Suo cugino.
Io le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per diagnosi e trattamento, anche considerando che Lei ha poco più di vent'anni e non ha senso stare così male alla Sua età. Inoltre, nelle persone molto giovani è possibile intervenire molto rapidamente da un punto di vista psicologico.
Cordiali saluti,
potrebbe anche trattarsi di un problema più articolato e complesso, perchè in seguito alla morte di Suo cugino, che era anche coetaneo, Lei dice di avere un senso di preoccupazione per l'incolumità Sua e di altri. Questo è strettamente legato a quel trauma.
Ma non possiamo sapere con certezza se il Suo disagio oggi sia legato a quell'evento o se Lei sia già una persona ansiosa.
Vero è che si parla di stress post-traumatico, cioè di quel tipo di stress che è diverso dallo stress di tutti i giorni e che è determinato da un qualunque cambiamento (ad esempio, anche traslocare è uno stress, oppure cambiare lavoro).
Lo stress post-traumatico subentra in seguito ad un evento traumatico, come ad esempio la morte di Suo cugino.
Io le suggerisco di rivolgersi ad uno psicologo psicoterapeuta per diagnosi e trattamento, anche considerando che Lei ha poco più di vent'anni e non ha senso stare così male alla Sua età. Inoltre, nelle persone molto giovani è possibile intervenire molto rapidamente da un punto di vista psicologico.
Cordiali saluti,
Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica
[#2]
Utente
Grazie mille dottore ah dimenticavo che circa 1 anno fa mia nonna ha avuto un ictus e quindi me la sono vissuta male perché sono stato cresciuto da lei, fortunatamente è stata salvata ma anche quello ha influito sul fatto della mia preoccupazione su tutto, quindi anche tutti i sintomi che sento secondo lei sono dovuti all’ansia?
[#3]
Gentile utente,
premetto che appare quantomeno azzardato per un professionista che opera offrendo brevi consulti sul web ricondurre i sintomi che lei ci descrive ad una manifestazione ansiosa. Tale operazione, infatti, non andrebbe fatta se non dopo aver compiuto un'attenta analisi specialistica del suo caso.
Volendo comunque provare a darle una risposta, seppur vaga e poco attendibile, è possibile pensare che la morte di suo cugino abbia rappresentato per lei un evento traumatico che ancora oggi la starebbe condizionando; ad esempio, mantenendo molto elevati i suoi livelli di attivazione interna.
Con uno stato interno così attivo, sarebbe dunque facile interpretare in modo catastrofico normali indicatori di attivazione fisiologica, specie se si ritenesse molto grave non monitorare costantemente le proprie condizioni di salute fisica e psicologica. Tali convincimenti potrebbero infatti portare la sua attenzione a focalizzarsi su ogni singolo cambiamento di percezione interna, che verrebbe interpretato rapidamente in termini catastrofici. Questi processi psicologici avverrebbero rapidamente ed in modo automatico, lasciandola testimone di un forte vissuto di ansia poco chiaro e di difficile gestione.
In casi simili è utile rivolgersi ad uno specialista tanto per comprendere meglio la situazione che starebbe vivendo, quanto per interrompere gli eventuali circoli viziosi dell'ansia insorta per preoccupazioni ipocondriache.
Le auguro di riuscire quanto prima a ritrovare maggiore benessere ed equilibrio emotivo.
Saluti,
Dr. Alessio Congiu
premetto che appare quantomeno azzardato per un professionista che opera offrendo brevi consulti sul web ricondurre i sintomi che lei ci descrive ad una manifestazione ansiosa. Tale operazione, infatti, non andrebbe fatta se non dopo aver compiuto un'attenta analisi specialistica del suo caso.
Volendo comunque provare a darle una risposta, seppur vaga e poco attendibile, è possibile pensare che la morte di suo cugino abbia rappresentato per lei un evento traumatico che ancora oggi la starebbe condizionando; ad esempio, mantenendo molto elevati i suoi livelli di attivazione interna.
Con uno stato interno così attivo, sarebbe dunque facile interpretare in modo catastrofico normali indicatori di attivazione fisiologica, specie se si ritenesse molto grave non monitorare costantemente le proprie condizioni di salute fisica e psicologica. Tali convincimenti potrebbero infatti portare la sua attenzione a focalizzarsi su ogni singolo cambiamento di percezione interna, che verrebbe interpretato rapidamente in termini catastrofici. Questi processi psicologici avverrebbero rapidamente ed in modo automatico, lasciandola testimone di un forte vissuto di ansia poco chiaro e di difficile gestione.
In casi simili è utile rivolgersi ad uno specialista tanto per comprendere meglio la situazione che starebbe vivendo, quanto per interrompere gli eventuali circoli viziosi dell'ansia insorta per preoccupazioni ipocondriache.
Le auguro di riuscire quanto prima a ritrovare maggiore benessere ed equilibrio emotivo.
Saluti,
Dr. Alessio Congiu
Dr. Alessio Congiu
Psicologo-Psicoterapeuta
T. +39 345 465 8419
alessio.congiu@hotmail.it
alessiocongiupsicologo.it
[#4]
Utente
Grazie per le vostre ipotesi, i sintomi riguardanti il mio corpo ho notato che appunto migliorano anzi scompaiono nei momenti in cui non ci penso o magari sono distratto, poi ho fatto anche varie visite risultate tutte negative, il problema è solo psicologico, questo devo dire anche un altra cosa è successo tutto dal momento che ho finito di andare a scuola quindi probabilmente non pensando più alla scuola mi sono concentrato di più a controllare il mio corpo può essere ?
[#5]
Gentile utente,
la sua tesi potrebbe essere corretta: avendo più tempo per riflettere, è quanto meno plausibile ipotizzare che la sua attenzione venga diretta in modo automatico a livello di tutte le sensazioni corporee; tale azione, tuttavia, non spiegherebbe il vissuto di ansia che dichiara di vivere poco dopo. Perché sia possibile ipotizzare una correlazione di questo tipo, secondo un approccio cognitivo è necessaria l'intermediazione di un pensiero negativo circa tali sensazioni. Detto diversamente, non solo dovrebbe percepire tali sensazioni corporee, ma anche valutarle come una minaccia a qualcosa per lei particolarmente rilevante, come ad esempio la salute.
Dato comunque che in casi simili le rassicurazioni che potrebbe ricevere potrebbero non riuscire ad allontanare i timori che dichiara di provare, il suggerimento rimane quello di rivolgersi ad uno specialista perché possiate comprendere più nel dettaglio il meccanismo psicologico che starebbe mantenendo i suoi vissuti di ansia e di disagio.
Rinnovo i saluti
Dr. Alessio Congiu
la sua tesi potrebbe essere corretta: avendo più tempo per riflettere, è quanto meno plausibile ipotizzare che la sua attenzione venga diretta in modo automatico a livello di tutte le sensazioni corporee; tale azione, tuttavia, non spiegherebbe il vissuto di ansia che dichiara di vivere poco dopo. Perché sia possibile ipotizzare una correlazione di questo tipo, secondo un approccio cognitivo è necessaria l'intermediazione di un pensiero negativo circa tali sensazioni. Detto diversamente, non solo dovrebbe percepire tali sensazioni corporee, ma anche valutarle come una minaccia a qualcosa per lei particolarmente rilevante, come ad esempio la salute.
Dato comunque che in casi simili le rassicurazioni che potrebbe ricevere potrebbero non riuscire ad allontanare i timori che dichiara di provare, il suggerimento rimane quello di rivolgersi ad uno specialista perché possiate comprendere più nel dettaglio il meccanismo psicologico che starebbe mantenendo i suoi vissuti di ansia e di disagio.
Rinnovo i saluti
Dr. Alessio Congiu
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 892 visite dal 20/06/2019.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.