Ansia acuta a 17 anni

Ciao a tutti, vi scrivo qua perchè ho un problema da qualche giorno e vorrei prima consultarmi con voi anzichè con mia madre, per non portarle preoccupazioni inutili.
4 giorni fa ho avuto un attacco di panico in palestra, probabilmente dopo uno sforzo eccessivo dato che non ci andavo da un mese. L’attacco è durato circa 40 minuti dove sono rimasto disteso sul tappetino a fare respiri profondi, alternati da sbadigli incompleti, tremori e vertigini. un giorno dopo ho cominciato a provare una sensazione strana, come se ció che mi circondasse non fosse reale o qualcosa del genere. ho fatto una piccola ricerca su internet e ho trovato la parola Derealizzazione . dopo questa ricerca ho avuto un’altro attacco di panico dove mi sono sentito come non fossi in me, se stessi per impazzire da un momento all’altro. Dato che comunque io sono un po ipocondriaco, ho paura che, leggendo i vari sintomi della derealizzazione, mi siano venuti in automatico.
Sono stato da sempre un ragazzo molto ansioso, durante le interrogazioni tremo, sento un forte noto alla gola e un bisogno di respirare a pieni polmoni. Mi sono inoltre reso conto che questa ansia non mi accompagnava solo a scuola, ma anche a casa, dove sono stato ripreso più volte da mia madre a mangiarmi le unghie o a far tremare la gamba, come se fossi in ansia per qualcosa.
Non voglio chiedere aiuto a mia madre perchè penso che questa Derealizzazione che sto provando possa non essere vera, che è la mia mente ad esseresi autoconvinta di avere questo sintomo che si presenta per circa un’ora massimo.
so perfettamente che voi non potete dare un giudizio da ció che ho descritto su internet senza potermi vedere di persona, ma vorrei solo domandarmi se c’è un modo per far sparire questa derealizzazione. È solo un sintomo dell’ansia o è un sintomo di una futura malattia mentale che potrei avere? la posso curare a casa? magari leggendomi un libro, facendomi tisane più spesso o trovandomi degli hobby? ah e mi sono dimenticato di specificare che in questo periodo ho cominciato ad uscire molto più spesso di prima, eppure non ho visto miglioramenti, anzi mi provoca solo più ansia pensare di dover stare in mezzo ad altra gente sconosciuta. Grazie per aver letto, attendo risposta.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

le diagnosi come quelle di disturbo d'ansia con attacco di panico DEVONO sempre essere poste da chi è in grado di farle, cioè il medico o lo psicologo.

Intanto escludo che sia stato un attacco di panico, perchè l'attacco di panico vero e proprio dura al massimo una manciata di minuti. Non potrebbe mai durare quaranta minuti!

Questo dato mi fa pensare che probabilmente in palestra si sia trattato di un attacco di ansia. Senz'altro la crisi dev'essere stata molto intensa e i sintomi di cui parli sono certamente inquietanti.

La persona ansiosa che ha crisi molto intense, oltre a tutta una serie di sintomi fisici quali ad esempio la tachicardia, la sudorazione eccessiva, tremori agli arti, ecc..., potrebbe anche avvertire sintomi quali la depersonalizzazione, la derealizzazione e il rimuginio.

Ovviamente ci si spaventa per questi sintomi, tant'è che i pazienti spesso giungono al Pronto Soccorso dichiarando di essere terrorizzati per la paura di avere un infarto oppure di impazzire.

Niente di tutto ciò, ma si tratta di sintomi che la persona ansiosa conosce molto bene.

La cura? Dopo una valutazione diretta da parte di uno psicologo psicoterapeuta, è indicata una psicoterapia di solito.

Bisogna dire che alla tua età e dal momento che i sintomi si sono manifestati da poco tempo è possibile intervenire con successo in tempi brevi.

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#2]
Utente
Utente
salve dottoressa, grazie per la sua risposta. Le riscrivo perchè oggi i sintomi non sono ancora spariti dal mio risveglio. Ieri invece, ho provato questa strana derealizzazione solo per due orette al mattino e una mezz’oretta la sera, e dopo sono stato meglio.
Ho paura davvero di impazzire. Questa sensazione mi mette tanta ansia, abbastanza da bloccarmi lo stomaco poco prima di dover consumare un pasto.
sono stato da uno psichiatra a febbraio, dove mi disse che ho dei problemi legati all’ansia e che gli farebbe piacere rivedermi. Tuttavia, ho preferito non far spendere altri soldi a mia madre e risolvere la cosa da solo. A febbraio ho avuto ansia che non mi ha permesso di mangiare, ma non ho provato derealizzazione o altro, solo ansia (che poi sono riuscito a calmare).
questi nuovi sintomi (spossatezza, stordimento..) sono comparsi il giorno della fine della scuola, ovvero il periodo in cui sono mentalmente più libero. Ho paura di stare impazzendo, che posso fare? esista una cura? posso provare la meditazione? non so cosa fare.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
Gentile ragazzo,

la cura esiste, e l'ho già scritta sopra. Il fai-da-te non è la cura, anche perchè altrimenti avresti già risolto da solo il problema, non ti pare?

Prova a rivolgerti allo Spazio Giovani del consultorio di zona, oppure ad un ospedale, dove accedi pagando il ticket sanitario. Anche qui, infatti, puoi trovare degli psicologi pronti ad aiutarti.

Cordiali saluti,
[#4]
Utente
Utente
grazie mille, una sola domanda: questi miei sintomi possono essere sintomi premonitori di una futura malattia mentale o psicosi?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.9k 509
No.

Cordiali saluti,
[#6]
Utente
Utente
salve, torno a scrivere su questo sito perchè la situazione non è cambiata.
Ho scritto al mio psichiatra chiedendogli un consulto, ma mi ha detto che non è possibile farlo senza che mia madre lo sappia. Decisi quindi, a malincuore, di parlare di questo problema a mia madre. La sua risposta è stata questo è l’inizio della fase della schizofrenia , e più cercavo di dirle che non era così, più lei mi convinceva.
Non ci ho dato peso. Passano i giorni e pensai che uscire mi sarebbe servito, difatti mentre ero in giro con amici mi dimenticavo totalmente della mia sensazione di irrealtá, e le domande esistenziali che mi facevo non mi importavano, ma appena avevo un momento libero per me tornavo a sentirmi strano, con le tipiche domande del tipo ma perchè esisto? è tutto vero? come faccio a sapere che sono io? eccetera.
Ne ho riparlato ieri con mia madre, che mi chiese che tipo di domande mi facessi. le risposi dicendo mi faccio domande come: perchè io sono io? e la sua risposta fu quindi adesso pensi di non sentirti maschio? sei per caso trans?
insomma, ogni volta che ne parlo con mia madre lei cerca sempre di indirizzare il mio problema da qualche altra parte, dicendomi che la cura è uscire di più con amici e di non usare più il telefono, anzichè richiedere un consulto.
Che posso fare? sono bloccato in questa situazione che sembra peggiorare.
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