Ansia di viaggiare e ansiolitico
Gentili dottori,
ho sempre sofferto di ansia, ho imparato a gestirla in maniera corretta con uno stile di vita sano e sport. Ma quando arriva il momento di partire, il momento delle vacanze(sembra assurdo lo so) tutto cambia, succede da circa 3/4 anni a questa parte. In maniera inspiegabile ho ansia, anche forte a partire dai giorni precedenti fino al giorno stesso. Ogni volta è devastante. Più o meno penso di sapere perché ciò accade: la paura di rompere la routine, non avere i miei soliti amici, annoiarmi, essere lontano dal mio ambiente...
A crearmi ansia più di tutto è il viaggio: prima la macchina, una sensazione di claustrofobia che mi portava ad avere veri e propri deliri cercando in ogni modo di non partire, dopo qualche ora passavano e da lì il tutto migliorava. Provavo come rimedio la passiflora, ma risultava essere proprio acqua fresca, lo stato di agitazione era talmente forte che non mi provocava la benché minima sensazione di sonnolenza.
Quest'anno ho prenotato l'aereo (pensando che essendo molto più breve il tragitto sarei stato colto in maniera minore dall'ansia), e invece no...peggio del peggio, con il terrore di avere attacco di panico in aereo e non poter fuggire.
Partirò a fine luglio e sono già in ansia ora, ho problemi a prendere sonno, dormo male ed il tutto inficia anche sulla qualità della mia giornata e sugli esami che sto preparando.
So che in questi casi la prima cosa è la psicoterapia, ma per tutto l'anno non ne sento il bisogno se non un mese prima di partire che sembra di impazzire.
Provare a parlare con il medico di base per provare qualche trattamento farmacologico con ansiolitici blandi, potrebbe essere una soluzione, anche solo momentanea per affrontare questo momento?
Credo che la paura più grande per me sia proprio essere colto da attacco di panico; il solo sapere di avere qualcosa vicino che lo possa bloccare nell'immediato potrebbe già di per sé farmi stare meglio, senza nemmeno usarlo
ho sempre sofferto di ansia, ho imparato a gestirla in maniera corretta con uno stile di vita sano e sport. Ma quando arriva il momento di partire, il momento delle vacanze(sembra assurdo lo so) tutto cambia, succede da circa 3/4 anni a questa parte. In maniera inspiegabile ho ansia, anche forte a partire dai giorni precedenti fino al giorno stesso. Ogni volta è devastante. Più o meno penso di sapere perché ciò accade: la paura di rompere la routine, non avere i miei soliti amici, annoiarmi, essere lontano dal mio ambiente...
A crearmi ansia più di tutto è il viaggio: prima la macchina, una sensazione di claustrofobia che mi portava ad avere veri e propri deliri cercando in ogni modo di non partire, dopo qualche ora passavano e da lì il tutto migliorava. Provavo come rimedio la passiflora, ma risultava essere proprio acqua fresca, lo stato di agitazione era talmente forte che non mi provocava la benché minima sensazione di sonnolenza.
Quest'anno ho prenotato l'aereo (pensando che essendo molto più breve il tragitto sarei stato colto in maniera minore dall'ansia), e invece no...peggio del peggio, con il terrore di avere attacco di panico in aereo e non poter fuggire.
Partirò a fine luglio e sono già in ansia ora, ho problemi a prendere sonno, dormo male ed il tutto inficia anche sulla qualità della mia giornata e sugli esami che sto preparando.
So che in questi casi la prima cosa è la psicoterapia, ma per tutto l'anno non ne sento il bisogno se non un mese prima di partire che sembra di impazzire.
Provare a parlare con il medico di base per provare qualche trattamento farmacologico con ansiolitici blandi, potrebbe essere una soluzione, anche solo momentanea per affrontare questo momento?
Credo che la paura più grande per me sia proprio essere colto da attacco di panico; il solo sapere di avere qualcosa vicino che lo possa bloccare nell'immediato potrebbe già di per sé farmi stare meglio, senza nemmeno usarlo
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"il solo sapere di avere qualcosa vicino che lo possa bloccare nell'immediato potrebbe già di per sé farmi stare meglio, senza nemmeno usarlo"
Se ciò le è d'aiuto fin da ora a tenere a bada i pensieri catastrofici e ritiene che lo potrà essere durante il viaggio in aereo, provi a fare come ha scritto.
In ogni caso, sentire il parere del suo medico ed effettuare una consulenza psicologica (non è detto che ci sia l'indicazione per una psicoterapia...) non sono strade tra loro alternative.
Saluti.
Se ciò le è d'aiuto fin da ora a tenere a bada i pensieri catastrofici e ritiene che lo potrà essere durante il viaggio in aereo, provi a fare come ha scritto.
In ogni caso, sentire il parere del suo medico ed effettuare una consulenza psicologica (non è detto che ci sia l'indicazione per una psicoterapia...) non sono strade tra loro alternative.
Saluti.
Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
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Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.9k visite dal 12/06/2019.
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