Ho sempre più paura

Soffro di gardnerella ed ureaplasma urealyticum da più o meno due anni. L'intesificarsi e il ripetersi di queste infezioni, che mi hanno ormai reso una vita sessuale quasi impossibile dovuta all infiammo che hanno creato e le cure che sembrano non finire mai mi hanno resa triste, nervosa, irritabile. Leggendo su internet che il ripetersi di queste infezioni può essere associato a immunodeficienza, mi ha fatto venire la paranoia dell HIV,ho avuto qualche rapporto non protetto nell arco della mia vita,ma non ci avevo mai pensato finché questa situazione non è peggiorata. Quando la ginecologa mi ha suggerito di incontrare un immunologo sono entrata ancora più in allarme. Vorrei trovare il coraggio di fare il test, visto che ho anche un ragazzo adesso anche se ho solo rapporti protetti , ma non faccio che angosciarmi, immaginare gli scenari più tragici,mi sento un'appestata. A volte credo sia tutto nella mia testa e che io stia ingigantendo ogni cosa visto che sono tante le donne che hanno vaginosi e infezioni recidivanti. Sono disperata e non so più cosa fare,non dormo bene , sento solo una paura che non mi fa respirare
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
"non faccio che angosciarmi, immaginare gli scenari più tragici"

Gentile Ragazza,
il fatto di lasciare campo libero all'immaginazione, soprattutto in quei momenti di particolare preoccupazione e angoscia, non fa altro che farla sprofondare sempre di più in un vortice di pensieri negativi e flessione dell'umore che si rinforzano a vicenda.

Anche se a volte può risultare difficile, è indispensabile cercare di tenere separati i fatti oggettivi dalle nostre interpretazioni o dalle nostre "fantasie", che solitamente tendono ad essere sempre più catastrofiche e -dunque- paralizzanti.
Il meccanismo di fusione tra pensiero e realtà fa sì che noi ci sentiamo (e magari ci comportiamo) come se gli scenari che abbiamo immaginato siano concreti e reali. E questo ci frega!

Razionalmente sa bene anche Lei che la cosa migliore da fare è incontrare l'immunologo per cercare di andare più a fondo al problema e magari finalmente riuscire a risolvero, o quantomeno a ridurlo.
L'HIV è una delle possibili cause? In che percentuale potrebbe esserlo rispetto alle altre?
Se poi davvero si trattasse di quello, attendere ancora che effetti potrebbe avere sulla sua salute e su quella di chi le sta accanto? E sul suo equilibrio psichico?
Se, invece, si trattasse di altro perché perdere altro tempo a star male e non decidere di tornare a respirare e restituire a se stessa una vita qualitativamente migliore da tanti punti di vista?

Se proprio non riesce da sola a superare questi timori che la bloccano, si rivolga di persona ad un nostro collega per effettuare alcune sedute di supporto in questo difficile momento. Coraggio! Vedrà che presto sarà solo un brutto ricordo, da cui però trarre insegnamento per il futuro...

Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
Utente
Grazie mille per il suo supporto dottoressa, non avendo parlato con nessuno di questi timori almeno sentire il suo parere mi ha rincuorata. Cercherò di andare fino in fondo al mio problema e di affrontarlo
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Bene.
Se le può far piacere, ci potrà aggiornare in seguito.

Saluti.
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Utente
Utente
Naturalmente vi terrò aggiornati, grazie mille!
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Utente
Utente
Salve dottoressa, ho preso coraggio e affrontato il test hiv, che è risultato negativo.. Ora che ho affrontato la principale preoccupazione mi sento più serena, e ora Intanto mi prendo cura del mio corpo dopo queste infezioni, sperando che ogni cosa torni al suo posto. Grazie per avermi Ascoltata, un abbraccio
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Dr.ssa Paola Scalco Psicoterapeuta, Psicologo, Sessuologo 4.3k 102
Bene: sono molto contenta che sia riuscita a scrollarsi di dosso questo peso.
Oltre al corpo, si prenda cura delle sue emozioni, ascoltando ciò che le vogliono comunicare. Magari il "posto" delle cose non è quello giusto, pertanto sarebbe meglio trovarne per loro uno differente ;-)
Rifletta su quali (anche piccolissimi) cambiamenti potrebbero rendere la sua vita più serena ed inizi a metterli in pratica.
Ormai ha sperimentato che si può fare....

Cari saluti.
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Utente
Utente
Sul piano emotivo sicuramente c'è un lavoro da fare, tra lavoro e studio e tutto il resto non sono esattamente la persona più calma del mondo.. E faccio anche tanta fatica a buttare tutto fuori, dall esterno appaio una persona tranquilla invece dentro sento un gran trambusto. pensando alle mille cose da fare e alle persone intorno a me, non le nascondo che vorrei tempo per me stessa e a volte sono stufa anche di correre dietro agli altri e di essere sempre disponibile.. Certo, non posso smettere ne di studiare ne di lavorare, ma essendo una persona che tra l'altro ama la lentezza mi risulta sempre difficoltoso stare a ritmi frenetici. Tra l'altro abito ancora con i miei e divido la camera con mio fratello, se devo essere sincera a volte mi sembra proprio di non avere uno spazio tutto mio.. Non riesco nemmeno ad avere un angolino della stanza ordinato come piacerebbe a me. Sommando tutte queste cose, spesso sento di avere i nervi a fior di pelle..spero di riuscire a trovare un equilibrio
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